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Checkpoint Roma
 
Checkpoint Roma 2014-02-02 17:18:18 Yami
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Yami Opinione inserita da Yami    02 Febbraio, 2014
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Un barlume di speranza? Ma anche no...

L'equilibrio mondiale viene definitivamente sconvolto dallo scoppio improvviso di una devastante guerra nucleare esplosa tra Occidente e Medio Oriente, tra islamici e il resto del mondo.
In nome di Dio vengono spazzate migliaia di vite innocenti, gli accordi di pace tra le nazioni saltano e a farne maggiormente le spese sarà l'Italia e il suo popolo.
Menzogne, intrighi, segreti, cospirazioni, stupri, mutilazioni, squallore, violenze: nessuno sembra possa sfuggire dagli orrori che hanno cancellato dagli sguardi della gente ogni speranza per il futuro.
Non ci si può fidare di nessuno, nemmeno dei preti e di vecchiette apparentemente innocue che si prodigano per la salvezza dei piccoli orfanelli sopravvissuti ai bombardamenti e alle sevizie dei militari arabi che ormai hanno invaso il territorio.
Non si è al sicuro nemmeno tra le mura del Vaticano, che anziché presentarsi come un rifugio, è diventato un covo di spie, assassini e cospiratori che si servono di veleni e armi per liberarsi di personaggi scomodi e manovrare la realtà nel tentativo di ricostruire la grandezza della Roma di un tempo.
In mezzo a questo caos, seguiamo le vicende di alcuni personaggi, prima tra tutte quella di Anna Laura (che in teoria è la principale protagonista del romanzo, ma in realtà dividerà la scena equamente con altri comprimari), assisteremo alloro calvario presente e poco alla volta ricostruiamo anche il loro passato tormentato da accadimenti che hanno segnato per sempre le loro esistenze.
La trama non è originale, tuttavia all'inizio il testo scorre abbastanza bene e gli espedienti narrativi adottati dall'autore invogliano il lettore ad andare avanti con un certo ritmo, spinto dal desiderio di sapere come si evolveranno le vicende presentate nel primo capitolo.
Dopo qualche capitolo, però, si riscontrano alcune difficoltà: la storia è caratterizzata da numerosi flashback, che a volte vengono inseriti nel bel mezzo di un capitolo e per distinguerli dalle vicende che si svolgono al presente sono riportate in corsivo, altre volte interi capitoli informano il lettore di avvenimenti passati, senza che sia adottato alcun tipo di accorgimento, come per esempio l'inserimento di date e annotazioni oppure lo stesso sistema del corsivo che invece viene utilizzato per gli altri flashback. Questo continuo alternarsi tra passato e presente, senza che vi siano indicazioni temporali precise o con indicazioni di tipo visivo adottate in modo parziale a approssimativo generano un po' di confusione: se si è dotati di buon intuito si riesce comunque a destreggiarsi tra i vari passaggi, però in alcuni momenti ci vuole un po' prima di rendersi conto che il periodo che si sta leggendo si sta riferendo ad avvenimenti passati e questo proprio perché a scatenare i flashback dei personaggi sono situazioni analoghe che si ripresentano nella loro vita nel presente.
Ho riscontrato poche sbavature e imperfezioni sfuggite all'editing, per lo più concentrate nei capitoli centrali (18-19). In un passaggio, per esempio, Anna Laura Crespi diventa Maria Laura Crespi.
C'è stata una disattenzione anche nell'impaginazione: il numero identificativo del capitolo 25, per esempio, è finito in fondo all'ultima pagina del capitolo 24, segno che non è stato fatto un ultimo controllo attento prima di mandare il libro in stampa.
Dopo tante disavventure, violenze fisiche e psicologiche, omicidi e tradimenti, la storia sembra avviarsi a una conclusione definitiva e serena per la protagonista: c'è però un particolare poco chiaro, una scelta dell'autore che mi ha destato perplessità e mi ha delusa.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato:
sì, se vi piacciono particolarmente le storie che parlano di complotti, guerre tra religioni e agenti segreti;
no, se ne avete abbastanza di storie cruente in cui l'uomo da il peggio di se compiendo stermini, stupri ai danni di donne e bambini, mutilazioni e torture, dando sfogo alla propria meschinità e agli istinti più bassi nascondendosi dietro lo scudo di una guerra santa in nome di Dio.
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Commenti

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Terribile! Cruento e inquietante...confesso che non lo leggerò! Però mi è piaciuta la tua recensione attenta e dettagliata (non ti sfugge proprio niente! Addetta ai lavori?). Ciao! Domitilla.
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