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La regola dell'equilibrio
 
La regola dell'equilibrio 2015-01-30 15:48:48 cesare giardini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    30 Gennaio, 2015
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Corruzione a Palazzo di Giustizia

Dopo “Le perfezioni provvisorie”, ecco di nuovo in questo romanzo ( zeppo di riferimenti processuali talora di ardua comprensione per i non addetti ai lavori) il personaggio più amato da Gianrico Carofiglio, l’avvocato Guerrieri. Non so quanto di autobiografico ci sia nelle vicende narrate, ma l’analisi del protagonista proposta dall’Autore è minuziosa, profonda . La narrazione divaga spesso dalla vicenda professionale indugiando sulla vita privata del protagonista : momenti di nostalgia della passata gioventù, ricordi degli studi di giurisprudenza, commoventi rievocazione dei genitori da anni scomparsi. L’avvocato, in cui il fantasma ormai debellato di una grave malattia ha lasciato nell’anima dubbi e incertezze, vive nella quotidiana attività professionale esperienze difficili che sottolineano quanto siano irte di dubbi le decisioni da prendere, sempre oscillanti tra l’osservanza ineludibile della legge e l’applicazione di criteri di un più accettabile buon senso. E quando gli capita il caso di un giudice, suo amico, che gli chiede di difenderlo da un’infamante accusa di corruzione, l’avvocato Guerrieri accetta di buon grado, confidando nell’assoluta innocenza del collega. Ecco però emergere un’altra verità, scoperta da una singolare e intrigante investigatrice, Annapaola Doria : il giudice non è così adamantino come sembra, accetta disinvoltamente regali compromettenti, giustificando per di più tale comportamento che, a suo dire, non danneggia sostanzialmente l’iter della giustizia. L’etica professionale dell’avvocato Guerrieri prevale, mettendo a dura prova un equilibrio sempre precario tra attività professionale e un senso innato e profondo dei principi morali. Un giudice non deve essere corruttibile : Guerrieri rinuncia all’incarico di difensore, il giudice lo insulta volgarmente e minaccia vendetta. Mi è molto caro questo personaggio creato da Gianrico Carofiglio : è un uomo profondamente buono e onesto, amante della letteratura e della buona musica, un uomo che cerca, dilaniato da dubbi, una collocazione in un mondo, quello delle aule di tribunale, dei giudici e degli avvocati, in cui spesso emergono interessi personali, favoritismi, manovre sottobanco. Solo la bella e misteriosa Annapaola saprà forse comprenderlo, cercando di alleviare con la sua amicizia le amarezze di una vita professionale piena di ostacoli e perplessità.

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I romanzi di Gianrico Carofiglio
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