Dettagli Recensione

 
Il veleno dei ricordi
 
Il veleno dei ricordi 2018-03-24 18:32:35 ornella donna
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    24 Marzo, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un uomo sopravvissuto

Il protagonista del libro di Matteo Fontana, Il veleno dei ricordi, è un uomo che ha perso la memoria a causa di un grave trauma. Viene ricoverato in una clinica in Alaska, ed è in cura dal dottor Mills, uno psichiatra, che dopo svariati esami si rende conto che l’uomo ha subito una forte esposizione radioattiva. E’ sopravvissuto ad un disastro nucleare, di proporzioni immani; e nei dialoghi tra i due, poco alla volta, riaffiora il ricordo di una donna:
“E’ per lei che sono tornato . E’ lei la mia splendida donna dai capelli dorati, è lei che mi lega a questo luogo, col suo amore radioattivo fatto di ricordo e di rimpianto.”.
Dopo di lei, riaffiorano voci e suoni di una città che non ha nome, ma che si tratta molto probabilmente di Piypat, la città più vicina al reattore di Chernobyl. Una città fantasma, cancellata, che tuttavia è ben fissata nella memoria dell’uomo. Per questo motivo, cercando di recuperare una identità perduta e nell’illusoria speranza di ritrovare la donna amata, fugge dalla clinica e torna nella città. Conosce così persone che vagano, alla ricerca, e gli tornano in mente frammenti di un tempo perduto, un ricordo dimenticato, un dolore sempre più forte.
Il libro è scritto sottoforma di manoscritto, in cui la voce parlante è il paziente del dottor Mills. Un espediente antico che inizia con Cervantes e arriva fino a Manzoni e oltre. L’autore, però, abilmente, mescola parecchi differenti riferimenti letterari: il tentativo del paziente di recuperare la memoria riecheggia molti testi di casi psichiatri (es. Oliver Sacks), la storia è ambientata in uno scenario post-nucleare, la riflessione ossessiva sul tempo e sulla identità richiama temi molto cari a Marcel Proust (citato chiaramente alla fine del romanzo). Inoltre c’è una visione di fondo determinata che contrappone la natura al mostro della centrale nucleare. Così:
“Matteo Fontana prende il disastro ecologico più tragico di tutti i tempi- l’esplosione dei reattori della centrale nucleare di Cernobyl- e ne estrae il nucleo fondamentale: il tradimento nei confronti della natura, degli uomini e delle loro relazioni, di se stessi. Trascinando in un’atmosfera incandescente protagonista e lettori verso l’unica possibile espiazione.”
Una bella lettura.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione
Tutti i particolari in cronaca
Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia
La forma dei sogni
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America
Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi
Sua Eccellenza perde un pezzo
Il sale sulla ferita
L'educazione delle farfalle
Il cliente di riguardo
L'ultimo ospite
La morra cinese
Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi
Colpo di ritorno