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Ogni coincidenza ha un'anima
 
Ogni coincidenza ha un'anima 2019-03-04 09:28:55 Valerio91
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Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    04 Marzo, 2019
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Inno alla lettura

“Ogni coincidenza ha un’anima” di Fabio Stassi è quasi un inno all’amore per la lettura.
Tra le sue pagine si nascondono innumerevoli consigli di lettura, che molto probabilmente vengono dallo stesso autore. In certi tratti ci sembra quasi di trovarci a leggere una lista di consigli di lettura (in realtà, in appendice ce n’è uno), anche se non associati a una diagnosi così come si diverte a fare il nostro protagonista: Vince Corso. Ho provato una forte empatia nei confronti del protagonista ma anche del vecchio su cui si ritrova a “indagare”, entrambi devoti alla letteratura e coi quali ho trovato vari punti in comune con me stesso. Probabilmente è proprio questo che l’autore voleva mettere in risalto: come i lettori forti in fondo appartengano tutti a un’unica razza che condivide in certi aspetti lo stesso modo di pensare; lo stesso modo di approcciarsi alla carta stampata; le stesse fisime, a volte.
L’autore poi non perde l’occasione di soffermarsi su temi di forte attualità, come l’evidente tendenza alla discriminazione razziale che stiamo riscontrando negli ultimi anni, come se stessimo già dimenticando gli errori e gli orrori del passato; gli episodi del corteo e del vecchio egiziano sono emblematici, in questo senso. Fa riflettere anche la visita a Vince Corso da parte di un personaggio che è lo stereotipo dell’attuale italiano medio, tutto rabbia e attivismo malsano, che ha identificato “l’unico nemico” ben conosciuto da Goebbels in chiunque sia “diverso”. Oltre a questi argomenti scottanti ci sono varie altre riflessioni forse un po’ più soft, come il ritratto che Stassi fa dello “scrittore esordiente”, esemplare sempre meno raro al giorno d’oggi e che nella maggior parte dei casi ha un modus operandi che l’autore coglie in pieno. Lo posso dire perché ci sono dentro.
C’è forse un evento che lascia un po’ l’amaro in bocca e che ha come protagonista Feng, una ragazza cinese incontrata da Vince Corso, e che si è ritagliata anche lo spazio in copertina. Certo, è stata “sacrificata” per rafforzare un messaggio… ma era davvero così necessario? Beh, ma queste sono le opinioni del lettore che lasciano il tempo che trovano.

Vince Corso è un biblioterapeuta, ovvero una specie di psicologo che riceve i suoi pazienti, si fa raccontare quelli che sono i loro problemi, e in base al caso consiglia delle letture da fare per provare a risolvere il problema. La porta del suo ufficio (che è anche la porta di casa sua), è varcata da ogni genere di persone: persone coi problemi più ovvi: lavoro, amore; ma anche con problemi strambi. C’è infatti chi chiede a Vince se esista un libro che possa fare in modo di smettere di essere stonati, giusto per fare un esempio.
Ma la situazione trova la sua svolta quando una donna varca la soglia per chiedere a Vince Corso di portare avanti una specie di “indagine”: il fratello della donna, esperto linguista e lettore più che vorace, è affetto da Alzheimer e ormai non in grado nemmeno di parlare; pronuncia solo frasi sconnesse, sempre le stesse. La donna ha il forte sospetto che le frasi appartengano a un libro e chiede a Corso di capire quale sia. Da qui, le ricerche del nostro protagonista che porteranno a una verità inusuale, che solo a un uomo pazzo d’amore per la lettura poteva covare, e che solo un uomo pazzo allo stesso modo poteva scovare.
Noi lettori parliamo una lingua tutta nostra.

“Non ho nessuna religione del ricordo, mi dispiace. Non ha senso mettere a fuoco il passato. Il tempo è una porta che si chiude e ha un solo verso.Tutto accade una volta e basta, e genera conseguenze, episodi totalmente occasionali, eventualità che potevano girare in un altro modo.”

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Commenti

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Non ho mai letto Stassi. Ma da quanto dici, "quasi un inno alla lettura", mi rende curioso. Che poi si possano anche trarre indicazioni di letture...
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
08 Marzo, 2019
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Ciao Emilio,
l'ho letto anche perché l'autore è venuto a una presentazione nella mia città e ho avuto il piacere di conoscerlo. Davvero una brava persona, e sì... potresti trarne qualche lettura. Io per esempio mi sono convinto a rileggere "La metamorfosi" di Kafka, ma anche "E così vorresti fare lo scrittore" di Giuseppe Culicchia.

Vale.
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