Dettagli Recensione

 
Intrighi e morte sull'Adda
 
Intrighi e morte sull'Adda 2022-11-04 07:39:20 ornella donna
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    04 Novembre, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Miraggi e soldi facili

Antonio G. D’Errico, autore prolifico che spazia nei vari campi della cultura. Poeta, scrittore e sceneggiatore , nel 2020 ha scritto il saggio di divulgazione scientifica Il virus delle verità. Ora torna in libreria con il suo ultimo noir, intitolato Intrighi e morte sull’Adda, edito da Fratelli Frilli editore. Un giallo che si distingue, innanzitutto per la narrazione, portata avanti in prima persona, dal professore di religione al liceo Bonfanti; e in secondo per la capacità di entrare nel cuore delle persone e degli eventi narrati. Un lungo flusso di coscienza, travestito da noir raffinato, che colpisce ed intriga il lettore più smaliziato.
Sulle sponde dell’Adda, tra Treviglio e Cassano d’Adda, all’interno di un liceo viene trovato il corpo del custode della scuola, tale Giampiero Rota. Pare essersi impiccato. Pare un suicidio. Ma sarà proprio così? Le verità che ne emergeranno, saranno capaci di sconvolgere un’intera provincia. Chi era veramente la vittima? Quali oscuri segreti ne hanno minato la sopravvivenza?
“Vidi il corpo del custode dell’istituto pendere dal soffitto dell’aula, la testa piegata, la lingua fuori dai denti, privo di respiro. Un intreccio di fili e cavi elettrici aveva segnato un solco profondo intorno al collo, livido e gonfio, mentre verso l’alto era agganciato a una trave che lasciava lo spazio necessario per far passare un cappio.”
Ad una prima esamina emergono incongruenze devastanti:
“non è detto che sia stato un suicidio. Ci sono troppi dettagli che non trovano una ragione. Ad esempio manca la scala per salire e legare il capo dei fili al soffitto. E anche la posizione della testa, piegata in avanti, non spiega il segno del cappio troppo in alto rispetto al collo.”
Un noir che, in sé e per sé, è una riflessione profonda ed acuta dei mali che affliggono la nostra società:
“La morte del custode, senza nessun colpevole, rimaneva un affronto che la società civile non può tollerare. La negazione della verità è la sconfitta di qualsiasi senso di socialità”.
Un giallo scritto con una prosa raffinata e precisa. Il dipinto, puntiglioso e preciso, di una città di provincia, delle sue ombre oscure e minacciose, che ledono e travolgono inesorabilmente anche quella gioventù, che dovrebbe godere di un clima spensierato e godereccio, ma che mostra, invece, tutte le sue qualità negative e di disagio. Un romanzo su cui riflettere in profondità, uno spaccato deciso e lugubre di una società priva di valori fondanti e di felicità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Genitori cercasi
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Quel che ci tiene vivi
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Café Royal
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Freddo nelle ossa
Valutazione Utenti
 
3.4 (2)
Il passeggero
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Città di sogni
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Una brava ragazza è una ragazza morta
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Piero fa la Merica
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Vecchiaccia
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Dipendenza
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'assassino è tra le righe
Valutazione Utenti
 
1.0 (1)
Capolinea Malaussène
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Guaio di notte
Il Re del gelato
La fine è ignota
La libreria dei gatti neri
Requiem per un killer
Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi
Bell'abissina
Intrighi e morte sull'Adda
La casa delle luci
Giallo sulla Riviera del Corallo
Il male che gli uomini fanno
Chi si ferma è perduto
Quella notte a Valdez
Il liceo
Dalle nove a mezzanotte
Questioni di sangue