Dettagli Recensione
Equilibristi
Secondo episodio della serie del commissario Vivacqua, un po' splatter, un po' cruento, forse anche un po’ troppo sopra le righe, con omicidi efferati raccontati senza risparmio di particolari. Sono casi diversi, che hanno però qualcosa di superiore che li accomuna, come un messaggio, una comunicazione in codice. E nella ricerca al possibile colpevole ha la meglio il sesto senso, che è quella forma di intuito che fa la differenza tra un poliziotto ed un investigatore. Con un’attenzione ad aspetti umani che non è da tutti, che non sminuisce, anzi, arricchisce il personaggio, perché lo completa. Nella lettura percepisci anche il sentimento di impotenza che pervade chi deve fronteggiare una follia inspiegabile. Perché la sfumatura che separa l’essere eroi dal commettere errori irrimediabili è molto sottile ed il percorrere come equilibristi quel filo sottile non è cosa da tutti.





























