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Tiro al bersaglio
 
Tiro al bersaglio 2025-12-14 09:08:09 Pelizzari
Voto medio 
 
4.0
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Contenuto 
 
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    14 Dicembre, 2025
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Quando la colpa prende la mira

Questo libro è il sesto tassello coerente nel percorso narrativo incentrato sulla figura di Andrea Lucchesi, un romanzo che conferma l’idea di giallo dell’autore come strumento di osservazione della fragilità umana, storie realistiche e meditative. Anche qui il delitto non è mai un semplice meccanismo narrativo, ma il punto di partenza per interrogarsi su responsabilità, errori e conseguenze che non si esauriscono con la soluzione dell’indagine. L’indagine si sviluppa con il consueto passo misurato, lontano da ogni tentazione sensazionalistica. L’autore preferisce costruire tensione attraverso l’attesa, attraverso il lento emergere di verità che non assolvono nessuno del tutto. Ogni personaggio sembra portare con sé una colpa, piccola o grande, e il titolo diventa presto una metafora efficace: in questa storia, nessuno è davvero al riparo. La scrittura è sobria, asciutta, ma mai fredda. Al contrario, è proprio questa essenzialità a lasciare spazio all’empatia. I protagonisti non sono eroi, ma uomini stanchi, consapevoli dei propri limiti, chiamati a fare i conti con una giustizia che non sempre coincide con la verità morale. Simoni li osserva con rispetto, senza indulgere in giudizi o facili assoluzioni. Milano, ancora una volta, fa da sfondo discreto ma significativo: una città vissuta, quotidiana, attraversata da silenzi e routine che rendono più plausibile il male quando irrompe. Non c’è compiacimento nella descrizione del crimine, ma una costante attenzione alle sue ricadute umane, a ciò che resta dopo. La storia si legge indubbiamente con interesse e lascia una sensazione di inquietudine composta, quella che nasce quando una storia riesce a ricordarci che il confine tra colpa e innocenza è spesso meno netto di quanto vorremmo. Un giallo che non cerca l’adrenalina, ma la riflessione, perché l’autore è capace di trasformare l’indagine in uno specchio morale. Ne nasce un romanzo che non fa rumore, ma che continua a interrogare anche dopo l’ultima pagina.

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