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Acciaio
 
Acciaio 2010-09-24 15:59:47 Stefp
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Stefp Opinione inserita da Stefp    24 Settembre, 2010
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Una lettura che emoziona

Piombino, siamo nel 2001, l'acciaieria Lucchini S.p.A., da tutti chiamata semplicemente "la fabbrica", incombe su ogni cosa e condiziona la vita di ogni abitante. Nei casermoni popolari di Via Stalingrado si intrecciano le vite, le esistenze, di Anna e Francesca, due adolescenti, amiche inseparabili che vogliono una vita migliore, vogliono lasciare un segno, primeggiare. In uno scenario di miseria, degrado, ignoranza, tutti gli abitanti dei casermoni sognano una vita diversa, sognano la fuga da Piombino, dall'acciaieria e dai suoi veleni. La fuga è idealizzata nell'isola d'Elba, lì davanti, vicina, bella ma irraggiungibile se non per i turisti in coda all'imbarco dei traghetti. L'Elba che con il suo profilo fa da contraltare all'altoforno, sempre acceso che ricorda che Piombino è "la fabbrica". La fuga è anche la sniffata il sabato sera in discoteca, dopo il turno in acciaieria, per Alessio e Cristiano o la conquista delle ragazze, o la liberazione per Francesca da parte del padre violento e repressivo o per Anna del suo, inetto e delinquente. La vita, come sempre, ha già in serbo per tutti un destino scritto.
Un bellissimo romanzo, duro, crudo, coinvolgente. Silvia Avallone ci fa scoprire un'altra faccia degli adolescenti e dei giovani lontana mille anni luce rispetto agli stereotipi proposti dai nostri tempi. Ci fa scoprire un'Italia nascosta, che si nasconde. Una classe sociale, una volta detta proletariato, che ora, fuori dalla fabbrica, o dal quartiere popolare vuole sfoggiare la stessa auto del manager, consuma la stessa coca del borghese e magari vota anche Forza Italia "...perché Berlusconi non è uno sfigato".
I caratteri dei personaggi sono profondi, veri, i sentimenti di amicizia, più che amicizia, tra Francesca e Anna, o quello d'amore di Alessio per Elena sono delineati magistralmente, il caldo dell'estate afosa che vivono i protagonisti è assillante come quello dell'interno dell'acciaieria, una vena di dolore misto a ribellione e allo stesso tempo di rassegnazione accompagna per tutta la lettura.
Un libro che regala emozioni. Consigliatissimo.

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