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Un altro giro di giostra
 
Un altro giro di giostra 2011-01-04 18:32:31 Cristina V
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Cristina V Opinione inserita da Cristina V    04 Gennaio, 2011
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Straordinaria testimonianza.

Se fosse posse possibile definire un libro "taumaturgico", ebbene, vi dirò che questo , per me, lo è stato.

Conoscevo già Terzani, per averne letto articoli di viaggio, di costumi lontani...
Un giorno, spulciando in libreria le novità, mi capitò sott'occhio il libro con la famosa frase...sull'altro giro di giostra, che sarebbe riuscito ancora a fare, se tutto fosse andato bene.

Sì, perchè Terzani aveva scoperto per caso di avere una grave forma di cancro e, come sempre aveva fatto, l'idea prima che gli balenò in mente fu quella di ..un viaggio.
Ma un viaggio speciale,nei luoghi dove la medicina non è quella tradizionale, super -avanzata , come negli USA, dove si recò per le prime cure.

Decise così di partire per l'India, prima, e poi per un eremo alle falde dell'Himalaya, dove si dedicò alla meditazione ed al silenzio.
Terzani passò attraverso ogni tipo di medicina orientale: Pozioni, canti sacri, meditazioni, digiuni, reiki, yoga...

Purtroppo, sappiamo noi, tutto fu vano, ma gli consentì il viaggio più importante, dentro sè stesso.

L'autore non aveva mai considerato la morte con paura; seguace delle religioni orientali, la vedeva come un naturale e giusto corollario alla vita. E la malattia stessa era un modo che gli era stato offerto da una qualche..Entità, per prepararsi alla morte con serenità e consapevolezza.

Infatti questo è un libro sulla morte che sprigiona un amore immenso verso la vita; in certi punti è quasi gioioso.
Così, con questo invidiabile stato d'animo, Terzani compie il suo ultimo "giro di giostra".

Come dicevo all'inizio, ho letto questo libro dopo un momento non roseo, per motivi di salute. Man mano che procedevo nella lettura, mi infondeva serenità, mi toglieva angosce difficili da vincere...
Per questo , credo che "taumaturgico" sia l'esatta definizione per questo capolavoro , nel suo genere!

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