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Il torto del soldato
 
Il torto del soldato 2012-10-16 10:45:30 Fonta
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Fonta Opinione inserita da Fonta    16 Ottobre, 2012
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La storia che conduce alla pazzia

Un racconto, una storia, anzi due!

Una passione che si intreccia con una vita, con un'epoca storica, con un'ossessione.

Dove finisce il territorio della giustizia nella vita un soldato? Quale sottile linea separa la gloria e l'eroismo dei vincitori dalla condanna dei vinti ad essere "criminali di guerra"?

Può una lingua antica possedere nella sua grammatica dei segni che possano portare a leggere gli eventi ed i destini?

Una storia affascinante e di molteplici letture quella che ci propone il bravissimo De Luca, un racconto di 88 pagine che ci cattura e ci fa riflettere sulla guerra, sulle sue bugie e sulle sue "mezze verità", sul fatto che la storia in fondo la scrivono i vincitori e che ai vinti resta solo uno spettro, un pensiero che dall'oggi al domani passa da giustizia ad atroce crimine!

Un libro che con semplicità e a tratti leggerezza ci fa entrare nella complessa psiche umana, che ci fa riflettere su eventi passati attraverso un bellissimo "scontro generazionale" tra padre e figlia che coinvolge lo scrittore in un "ballo a tre", un insieme di passi e pensieri che porteranno il lettore a vedere la storia da diversi punti di vista con i vari pro ed i molteplici contro.

Se uno dei quesiti scritti sopra può avervi interessato, se la voglia di vedere il passato con gli occhi e con i pensieri di chi ne è stato protagonista vi affascina, allora questa storia non può mancare nelle vostre librerie!

Una storia che è un libro, un libro che è la storia!

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Commenti

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Non credo che la linea che separa gli eroi dai criminali di guerra sia così sottile, soprattutto riguardo ai crimini di cui si sono macchiati i nazisti. Mi sembra che il libro giustifichi sottilmente questi ultimi, e la cosa mi infastidisce.
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Fonta
17 Ottobre, 2012
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La storia viene scritta dai vincitori, questo è quanto sottolinea il libro secondo me. E non credo giustifichi nulla. I crimini dei nazisti sono stati tremendi e di proporzioni inaudite ma, pensaci, i tanto celebrati partigiani sai quanti crimini hanno commesso e a loro son riservate glorie e piazze?
So che il paragone è poco proporzionale ma, il concetto credo sia questo!
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Cristina72
18 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
18 Ottobre, 2012
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Rossi o neri poco importa, i criminali sono CRIMINALI, gente che uccide senza pietà civili inermi nel nome di presunte ideologie. Il messaggio che vuole lanciare De Luca (lo deduco dalla tua e da altre recensioni) è che se i nazisti "vinti" avessero avuto la meglio sarebbero stati coperti di onori. Lo stesso ragionamento si potrebbe applicare guarda caso alle Brigate Rosse, "vinte" dalle istituzioni. Ma la Storia, con buona pace di De Luca, ha da un pezzo giudicato gli uni e le altre.
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Fonta
18 Ottobre, 2012
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No, non concordo..per nulla con questa tua analisi!
Il messaggio che lancia De Luca è più profondo ed introspettivo, non so se lo hai letto questo libro ma, non mi pare una chiave di lettura corretta. Anzi, il soldato vede nei testi Sacri un destino giá scritto, un male che si poteva e doveva evitare!
E comunque la storia non ha mai giudicato i vincitori: ripeto l'esempio dei partigiani..hanno vinto e liberato dal Fascismo la Nazione ma, tra loro vi erano parecchi criminali, ladri ed assassini! E questo è solo un esempio! Nella mia cittá c'è una piazza intitolata al Generale Cadorna, grande stratega militare, ma pur sempre una persona che, eseguendo ordini, ha sancito la vita di molti innocenti. E se avesse perso? Prova a fare il ragionamento contrario: un criminale che ha decretato le sorti di numerosi soldati e civili! Un criminale! No?
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Cristina72
19 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
19 Ottobre, 2012
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Scusa Michele ma quando dici "il soldato vede nei testi Sacri un destino giá scritto, un male che si poteva e doveva evitare" ti contraddici.
Comunque l'Italia è stata liberata dagli angloamericani, i partigiani hanno solo supportato le azioni militari.
Non ho letto il libro, ma frasi come questa lasciano pochi dubbi sul retropensiero dell'autore:
"Noi quegli ordini li abbiamo smontati e rimontati come si fa con le armi. Li abbiamo oliati e lubrificati perché non si inceppassero. Li abbiamo eseguiti con l'efficienza dell'entusiasmo. La nostra colpa è più imperdonabile: è la sconfitta". C'è poco da riflettere, questa è pura faccia tosta.
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Fonta
19 Ottobre, 2012
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Ma come fai a giudicare un libro ed un commento se non hai letto il libro?
Guarda che leggendo a stralci non ci si fa un'idea!!!
Forse mi sono spiegato male, boh, a me non pare ma, il tuo commento non mi pare calzante.
Anche la frase che hai citato tu, nel contesto del libro ha un significato meno forte e si sposa perfettamente con le dinamiche di esso, senza giudicare il bene o il male o schierarsi.
Basta! E' ora di smetterla di leggere la storia con i paraocchi, non è facciatosta, è chiave di lettura, è staccarsi dai vinti per delineare la storia vera, fatta di guerre e con le guerre dolori e delitti, dei quali vengono rimarcati solo quelli dei vinti mai dei vittoriosi. Esempio: sai i nomi di alcuni campi di concentramento tedeschi? Sììì...Aushwitz, Birkenau, Dacau..e ne potrei citaretanti altri ma, di campi di sterminio di lavoro e sterminio americano per i giapponesi sul territorio statunitensi conosci? Immagino pochi e sai perchè? Perchè la storia la scrivono i vincitori!
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Cristina72
19 Ottobre, 2012
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Se ne parla poco perché in termini di orrori perpretati il paragone proprio non regge. Se è per questo ci sono stati anche i gulag voluti da Stalin (alleato e vincitore), e di quelli si parla parecchio (comunque, per quanto orribili, non erano come Auschwitz).
Il libro non l'ho letto e non lo leggerò, non mi interessano le "riflessioni" di uno che è stato responsabile del servizio d'ordine di Lotta Continua e ancora oggi, povero vinto, chiama sfacciatamente "rivoluzione" il terrorismo.
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Fonta
23 Ottobre, 2012
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Scusa scusa scusa??? Non ho capito bene... si parla tanto dei gulag? Ma sai che la stima della gente scomparsa e ritenuta internata e morta nei gulag russi supera di granlunga il numero di ebrei uccisi in Germania durante la seconda guerra mondiale? Si parla di quasi 3 milioni di anime date per "disperse". Si parla di persone usate come cavie per torture nei campi staliniani. E tu mi vieni a dire che non erano orribili come Auschwitz? Ma dico? Scherzi??? Io spero che gente come te non insegni in qualche scuola e non abbia a che fare con i giovani. me lo auguro, scusa se te lo dico, non voglio offendere ma, tu stai giudicando cose senza saperle. Come questo libro, che ritengo tutt'altro che "di parte".....e tu non lo hai manco letto! Ma ti sei soffermata su una sommaria biografia dell'autore senza valutarne i contenuti.
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Cristina72
23 Ottobre, 2012
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Per tua informazione, di ebrei nei campi di sterminio ne sono morti sei milioni, senza contare tutti gli altri prigionieri (in tutto ci si aggira sugli undici milioni). Non so se hai mai letto qualcosa sui vari campi di concentramento, io sì, e parecchio, e quando dico che quelli nazisti erano peggio dei gulag lo affermo a ragion veduta, ma non intendo certo dire che questi ultimi erano una passeggiata.
Di De Luca ho letto solo un libro, non mi ha trasmesso alcuna emozione e non ho voglia di conoscerlo meglio. Tra l'altro, faccio volentieri a meno dei cattivi maestri.
Io ho letto molti libri e testimonianze sui campi di concentramento e alcuni (molti meno ) sui gulag e mi sono fatta l'idea che il trattamento fosse il medesimo sono che nei gulag ne sono morti molti di più.
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