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Tutto bene
 
Tutto bene 2013-01-08 07:58:18 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    08 Gennaio, 2013
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Un romanzo di una tenerezza unica

Paolo Ruffini è un personaggio eclettico. Non è da tutti saper passare dalla recitazione alla scrittura. Se lo stimavo già, come attore, presentatore e comico, adesso che ho scoperto che scrive divinamente, mi ritengo "letterariamente" conquistata.
Il suo stile è scorrevole e fluente, nonostante con il lessico vada dal turpiloquio all’aulico nella stessa frase. Il risultato di queste alternanze di registro è autentica comicità, ma anche pathos, simpatia, riflessione sulla quotidianità e su quelli che sono i veri valori.
La storia che ha scelto di raccontare, in maniera tanto simpatica e commovente, è sviluppata in oltre 300 pagine dove non ci sono parti noiose, cali del livello narrativo o personaggi intollerabili. Tutti i personaggi sono particolari e simpatici. Forte è l’identificazione del suo protagonista Stefano con lo stesso scrittore. Paolo Ruffini trasmette quella che è la sua energia, la sua comicità e la simpatia propria del suo essere al suo personaggio principale, Stefano, creando situazioni quotidiane ma, allo stesso tempo, paradossali, estremamente ironiche, piacevoli da leggere.
Se questo è il suo esordio letterario, credo proprio che Paolo Ruffini non dovrebbe smettere perché questo romanzo è davvero un piccolo gioiello, da leggere quando si ha voglia di sorridere un po’ o quando si è alla ricerca di pillole di saggezza contro la banalità.
La vicenda narrata è quella di un giovane e vizioso, attore comico di fama nazionale, con qualcosa di irrisolto nella vita. È una sorta di eterno Peter Pan, apparentemente felice di esserlo, finché nella sua vita non entra la paternità. Infatti, è ignaro di avere una figlia di sette anni, molto intelligente e che ha molto di lui, non soltanto gli occhi. Imparare a conoscersi, vivendo forzatamente insieme, scatena una serie di situazioni proprie del mondo dei bambini che inteneriscono e commuovono anche l’animo del lettore.
È un bel romanzo, che mi sembra giusto classificare come un chick lit maschile, che vi consiglio perché è davvero un peccato lasciarselo sfuggire.

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Commenti

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L'eterno Peter Pan a volte è pericoloso...poi se è anche padre lo è di più, visto con gli occhi dei bambini ha una dimensione diversa...finchè dura!
In risposta ad un precedente commento
petra
09 Gennaio, 2013
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Bella recensione, gradevole e accattivante! Grazie per lo spunto!:)
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