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Oceano mare
 
Oceano mare 2013-03-21 20:27:02 ramona balan
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
ramona balan Opinione inserita da ramona balan    21 Marzo, 2013
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Oceano mare

Oceano mare. Il mare, come protagonista, nella sua immensità, forza e bellezza. Il mare che distrugge e che accompagna i nostri personaggi come Ann Deverià che vuole guarire dalla malattia dell' adulterio.

L'amante di Ann Deverià ha finalmente scoperto dove il marito l' ha confinata. Le ha scritto. In questo momento forse è già in viaggio verso quel mare e quella spiaggia
-Io verrei qui e vi porterei via, per sempre.
Sorride, Ann Deverià.
-Riditemelo Bartleboom. Proprio con quel tono lì, vi prego. Riditemelo.

Troviamo personaggi particolari, ognuno con una propria caratteristica che li distingue da tutto ciò che avete letto fino a questo momento. Come il professor Bartleboom che sta ancora aspettando la donna della sua vita, e intanto ogni sera le scrive una lettera. E si aggira intorno alla riva del mare, con i suoi quaderni e i suoi strumenti, alla ricerca di dove inizia l' oceano.
E poi c'è Plasson, il pittore. Lo ritrovi lì, sulla spiaggia, immerso nell' acqua gelata fino alle caviglie, intento a dipingere il mare.
La giovane Elisewin, invece, si reca al mare perchè vuole ricominciare a vivere. E' una ragazzina "troppo fragile per vivere e troppo viva per morire che aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli."

Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non volgio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire, è vivere che voglio.

E Padre Pluche, anche lui alle prese con se stesso e le scelte che la vita che deve compiere. Padre Pluche, che sembra quasi un secondo genitore per la piccola Elisewin e che ogni sera scrive una preghiera:
"Non è chiedervi tanto
chiedervi se.
Non è offesa
sperare che voi.
Non è sciocco
illudersi di.
E poi è solo una preghiera,
che è un modo di scrivere
il profumo dell' attesa."

Non ci sono parole per poter descrivere l' opera di Baricco. Per me questo libro ha significato una ventata d' aria fresca, leggendolo mi sono sentita come dopo aver respirato dopo esser stata a lungo in apnea. Non voglio dilungarmi sull' analisi di quest' opera perchè semplicemente non trovo le parole per descrivere il meraviglioso. I personaggi sono unici, indimenticabili, sublimi; lo stile è così particolare che dev' essere letto con calma e tranquillità per poter essere capito. E' pura poesia, che va assaporata.

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Commenti

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Hai ragione, pura poesia da assaporare.... adoro Baricco!!!!
Bella rece!!
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