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La solitudine dei numeri primi
 
La solitudine dei numeri primi 2013-03-27 08:26:50 valeceleste
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
valeceleste Opinione inserita da valeceleste    27 Marzo, 2013
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I numeri primi

IL TESTO CONTIENE SPOILER.
Buon libro (finito in meno di una settimana) che indaga sulla vita ai margini di Alice e Mattia, due esistenze segnate da profondi traumi infantili mai risolti. L'analisi sui personaggi è molto approfondita (soprattutto della controparte maschile, Mattia) e molto bella e calzante l'analogia con i numeri primi, sperduti e separati tra loro all'interno dei numeri naturali. Lo stile è ricercato ma senza troppi stancanti virtuosismi (così irritanti da parte dei giovani letterati). In generale è una buona opera, piacevole e apprezzata maggiormente da chi si sente in un certo suo senso speciale e reietto nei confronti della società e degli altri. Unica cosa che mi ha deluso è l'improvvisa e non certa ricomparsa del personaggio di Michela, ormai adulta, questa cosa mi ha un pochino deluso perchè ero rimasta affascinata dalla scena iniziale in cui la sorella gemella scompare nel nulla, come inghiottita dal parco. Questa improvvisa ricomparsa, che poi non provoca nessuna conseguenza nella vicenda, mi ha lasciato stranita e mi ha tolto parte di interesse nei confronti del romanzo. Sarebbe stato bello poi che il rapporto fra Alice e Mattia, almeno nel finale, si evolvesse maggiormente, invece semplicemente un bacio? Non so. Poi chiaramente va a gusti e a sensazioni personali.
Nel complesso lo consiglio.

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Commenti

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Ma tu avresti praticamente voluto un altro romanzo :-)
Ahah, nooo :) ...però visto ormai l'età "adultarella" avrei sperato in qualcosa di più di un bacio! A parte gli scherzi, l'ho trovato molto emozionante questo romanzo, ricco di spunti di riflessione, però certe cose le ho ritenute, non so, stridenti e deludenti, ma probabilmente sono io che non le ho capite: come la comparsa della sorella dopo anni e anni, la scena del quasi incidente in auto...comunque ora sono curiosissima di vedere il film!
In risposta ad un precedente commento

27 Marzo, 2013
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Non è sicuro che la persona che abbiano visto sia Michela. L'autore lascia la questione volutamente ambigua...
Ovvio che non c'è stato qualcosa di più altrimenti che numeri primi sarebbero :-) La comparsa della sorella mi è sembrata più che altro inverosimile.
Sul serio, quando ho letto di questa misteriosa ragazza, che in tutto per tutto lasciava credere di essere davvero la sorella ritrovata, ci sono rimasta male. Era così poetico e struggente pensare a questa bambina, scomparsa, così, nel nulla, in un bosco o più probabilmente affogata nel fiume, una bambina la cui esistenza rappresentava solo un ostacolo e una vergogna, che il solo pensiero che ci potesse essere un "lieto" fine in quel senso (Mattia che ritrova la sorella dopo tanti anni) mi avrebbe deluso completamente. Fortunatamente Giordano non indirizza la storia in tal direzione ma abbandona immediatamente questa ipotetica evoluzione della vicenda, però a questo punto non ho capito a cosa sia servito anche minimimente accennarvi. Secondo me non ha molto senso e infatti è l'unica pecca del libro, che comunque rimane un gran romanzo e ammirevole visto che si tratta di un romanzo di esordio.
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