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Atti osceni in luogo privato
 
Atti osceni in luogo privato 2015-06-28 14:13:33 mia77
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
mia77 Opinione inserita da mia77    28 Giugno, 2015
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Atti osceni in luogo Privato di Marco Missiroli

Ho appena letto due libri di giovani scrittori: una donna e un uomo under 40 italiani e devo dire di essere molto soddisfatta di entrambe le letture. Molto bravi gli scrittori e molto belli i loro libri, soprattutto quest'ultimo di Marco Missiroli, scrittore del quale non avevo ancora letto nulla.
Belli i classici, bravi coloro che li hanno scritti, ma ormai sono trascorsi 2-300 anni dalla loro stesura, anni che si sentono. Questi giovani scrittori invece sono freschi, attuali, miei contemporanei, vivono il mondo e la vita che ho vissuto io e provano i sentimenti e le sensazioni che posso vivere anch'io; impossibile, quindi, non immedesimarsi.
Dalla loro, inoltre, hanno il fatto di aver imparato ed essersi arricchiti leggendo i classici, cosa che i classici stessi, ai loro tempi, non hanno potuto fare. Quindi doppio complimenti a loro e alle loro opere e con questo mio incipit spezzo una lancia a favore dei "nuovi" rispetto ai "vecchi" (il mondo chiede di evolversi e di andare avanti).
Dopo l'incipit sono pronta ad affermare che il romanzo di Marco Missiroli mi ha letteralmente stregata. L'ho adorato e ho deciso di leggere la sua opera omnia (anche se, come lui ha detto, gli altri suoi libri sono più "di testa" e non sono spontanei e "di pancia" come questo, quindi immagino che mi piaceranno un po' meno). Ma, come succede da anni, uno scrittore del segno dell'Acquario non poteva non coinvolgermi, non emozionarmi, non stregarmi. Ha scritto di sé in modo magistrale, libero, coinvolgente, ma anche elegante e se io fossi uomo penserei e agirei esattamente come Libero (quindi come Missiroli).
Libero, il protagonista di questo affascinante romanzo è uno di noi, perché i suoi sono i nostri passi nel mondo, i nostri sentimenti, i nostri adii e le nostre sofferenze.
Libero lotta ogni giorno per togliersi di dosso l'invisibilità e per essere "qualcuno" e, segnato dalla separazione dei suoi genitori, scoprirà che il divorzio "è spesso è un capriccio contro la vecchiaia". Dopo il divorzio dei suoi genitori si prenderà cura di lui la bibliotecaria Marie, il suo primo desiderio segreto, "l'appuntamento dei sogni", la sua confidente e la sua coscienza, colei che gli farà scoprire l'affascinante mondo dei libri e della lettura consigliandogli di cominciare proprio con Lo Straniero di Camus e continuando con decine di capolavori, che formeranno il suo carattere e la sua vita sentimentale. Speciale anche il personaggio del padre, Monsieur Marsell, che resta sempre al margine, essendo invece molto presente nella vita e nelle scelte del figlio.
In questo romanzo Missiroli ci svela il significato più nascosto che si cela dietro ad un gesto, semplice e inconsapevole come quello che facciamo quotidianamente: la dignità di scegliere.
Più che un romanzo italiano contemporaneo sembra un film francese, per la capacità dello scrittore di rarefare il presente e creare atmosfere sospese, dove non si sa bene che epoca si stia vivendo (questo è uno degli aspetti che mi ma maggiormente intrigata).
Lo scrittore ha cercato di dare a questo protagonista la missione di essere il suo nome, quindi di essere libero. E l’unico modo che ha per essere libero è quello di proiettare e vivere le proprie fragilità. Quindi la liberazione di questo personaggio passa dalle fragilità quotidiane; se non le vivesse non sarebbe mai libero.
A dispetto della copertina, che sembrerebbe promettere qualcosa di scabroso, questo è più un romanzo di sentimenti che di sesso, è un libro sull'eros, ma da un punto di vista spirituale: inizia con un ragazzino di 12 anni che cerca di "allineare l'anima con gli ormoni" e continua con un uomo che, crescendo, capisce che il corpo non deve essere più consumato, ma vissuto. Nel frattempo viviamo la vita privata e lavorativa di Libero nel suo evolversi. Direi, quindi, di essere di fronte ad un vero e proprio romanzo di formazione.
Scrivere un libro così: dolce e malinconico, erotico e carnale non era certo facile, soprattutto il volerlo scrivere senza essere volgare. Eppure Missiroli è riuscito nel suo intento e, a mio avviso, in modo eccelso. Spero che lo scrittore decida di proseguire le avventure di Libero in un prosieguo, che sarò felicissima di leggere. Lo consiglio a tutti!
Frasi o espressioni che ho annotato:
"Mi ero accanito con la mano un'ultima volta, la decisiva, e solo allora avevo saputo come andava il mondo e come sarebbe andata la mia vita";
"La chimica non era attrazione, nemmeno complicità, nemmeno legame: consisteva nel ribollimento ormonale senza spiegazione. La chiave di tutto era: senza spiegazione. Al di là del viso, del corpo, dell'odore, da qualche parte in qualcuno resisteva un campo energetico che manipolava le scintille cerebrali. Quelle del finire a letto";
"Gli ebrei avevano conquistato il mondo a glande liberato, era solo una coincidenza? Anche la migliore letteratura apparteneva ai circoncisi: Singer, Primo Levi, Kafka";
"Rimasi a guardarlo per mezz'ora senza dire niente, il mio papà gelido e calmo. Poi gli dissi: Volià, je suis seul. Tu seras avec moi. E lo baciai sulla punta dell'orecchio, piano, come aveva fatto lui con il suo bambino";
"Il vero amplesso è il non fatto, il mai avuto, lo sfioramento eterno...";
"Lunette era la depositaria della mia purezza";
"Ognuno di noi, disse, accetta di superarsi per appartenere a qualcosa di altro da sé";
"La fragilità truccata da forza, era questa sua sostanza a ribollirmi";
"L'osceno è il tumulto privato che ognuno ha, e che i liberi vivono. Si chiama esistere, e a volte diventa sentimento";
"Ci sono notti che non accadono mai";
"Pianse di colpo, e piansi anche io. Non per nostalgia, non per desiderio, ma perché le cose finiscono";
"Elemosinavo legami camuffati da seduzioni, collezionavo carne per avere cuori";
"Anna era la mia rivelazione. Il sentimento per lei custodiva i miei atti osceni"
Ed infine: "eravamo insieme, tutto il resto l'ho dimenticato".

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Commenti

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Che entusiasmo!!
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mia77
28 Giugno, 2015
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Vero. Quando un libro mi entusiasma (e non succede così spesso), non riesco a non esternarlo: è più forte di me...
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