Dettagli Recensione

 
Le otto montagne
 
Le otto montagne 2016-11-19 17:24:44 68
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
68 Opinione inserita da 68    19 Novembre, 2016
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Montagna e vita, destini incrociati

Questo bellissimo romanzo nasce e si nutre del sapore e dei gusti della montagna in un percorso spazio-temporale tra vite da essa segnate e anime altrove perdute.
Al centro il protagonista e voce narrante, Pietro, e quella vita indirizzata, sin dalla infanzia, da relazioni famigliari interrotte e dal legame con Bruno, suo coetaneo, una amicizia trentennale inizialmente quasi obbligata.
Una apparente indifferenza si farà legame profondo, inseguendo una traccia e la propria memoria, sfuggendo ad una certa definizione, lasciandosi per ritrovarsi, in quello stesso luogo, tra un nugolo di domande, presenze-assenze, perdite dolorose, desiderio di riconciliazione con un passato ingombrante.
Pietro, sin dai primi anni, ha fatto della montagna il proprio nutrimento, spinto da un padre emotivo, autoritario, indifferente, che si incamminava per sentieri tortuosi cercando disperatamente di raggiungere ogni vetta, anche lontana, per ripartire all' istante, cittadino insoddisfatto in fuga dai rumori molesti e dalle ingiustizie di una metropoli crudele ed indifferente ( Milano ).
Al contrario una madre forte, tranquilla, conservatrice, che amava sostare lungamente in un posto, e prendersene cura, coltivandolo della propria quotidianita'.
Ha inseguito le impronte di una vita così diversa da quella di Bruno, montanaro di nascita, con una famiglia poco attenta, assente, in altro affaccendata ed un destino segnato, " adottato " sentimentalmente dai genitori di Pietro.
Il tempo ed il destino ha consegnato ai due amici un lembo di terra sul quale costruire un rifugio che diverrà la loro " casa ", dimora dell' animo dove tornare e riallacciare un rapporto controverso, mai pienamente vissuto, silenzi oscuri e protratti, riannodando i fili di un passato troppo in fretta cambiato, improvvisamente interrotto, scavando nei propri ricordi ed in desideri insondabili, in un presente difficile e tortuoso ed in un futuro ancora indecifrabile.
Pietro sa che Il proprio destino abita tra le montagne, ha imparato ( dal padre ) che il passato è a valle, il futuro a monte. Spesso e' più facile osservare la natura che se stessi, e per fare i conti con il proprio vissuto non resta che allontanarsene ( inizierà così lunghi viaggi himalayani ).
Ma quando si parte gli altri continuano a vivere e si finisce con il trovare il proprio posto nel mondo in modi meno imprevedibili di quello che si credeva.
Il luogo della conservazione della memoria si lega ad affetti, rumori, silenzi, odori, ed in questo la montagna è speciale. Li' tutto sembra fermarsi, ci si riappropria di se', si vive seguendo un ciclo naturale che alterna luce e oscurità , i colori cangianti della primavera ed il bianco uniforme dell' inverno, mentre i ghiacciai, la' in alto, conservano la memoria del tempo.
La montagna non è solo natura selvaggia, prati, boschi, fiori, torrenti, neve, è anche silenzio, riflessione, consapevolezza e segna il percorso di una vita, diviene somma esperienza di vita.
È il luogo dove Bruno vorrà restare per sempre, dove inizia e finisce il suo mondo, e quello che sa fare, altrove non si riconosce, ed è inutile cercare di cambiarlo.
Pietro lo ha conosciuto meglio di tutti, o forse no, e viceversa, di certo i due hanno condiviso una importante parte di se'.
Da queste montagne ha continuato a partire per ritornarvi ogni volta, senza fissa dimora, ne' relazioni durature, riconciliandosi con la memoria del padre, che comincia a conoscere solo da adulto e scopre che la propria essenza e stabilità risiede nel senso della montagna, in quella esplorazione continua spinto dalla sola curiosità, libero di avventurarsi, senza una meta precisa.
Vi sono vette, infatti, sulle quali non si può più tornare, laddove si è persa una importante parte di se'. E la conservazione della memoria, attraverso un rituale ripetuto, nel significato, ma ogni volta diverso, nel gesto compiuto, ravviva il senso di appartenenza alla vita e ad affetti improvvisamente negati.
Paolo Cognetti ci consegna un romanzo denso, lirico, potente, una visione estetica e vivida all' interno della vita di un ragazzo prima e di un uomo poi ( con forti connotazioni autobiografiche ), un' amicizia per sempre, un modus vivendi segnato dalla continuità di forme e rituali consegnati e conservati nella saggezza secolare della montagna e nei suoi segreti più intimi.
È una lettura da assaporare lentamente, come salendo su un sentiero ripido e tortuoso, sostando di tanto in tanto a gustare il rumore del silenzio, respirando a pieni polmoni, scrutando l' orizzonte ed ascoltando i battiti, più o meno accelerati, del proprio cuore.
Buona lettura.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Gran bella recensione! Per me si tratta anche di una interessante segnalazione. Grazie.
In risposta ad un precedente commento
68
22 Novembre, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Buongiorno Emilio, un ringraziamento per le belle parole. Questo giovane autore scansa ogni banalità e, per chi ama iil sapore della montagna, sa descriverne egregiamente luoghi e tempi accompagnandoci in un viaggio nell' interiorità ( descrive ciò che vive e gusta per gran parte dell' anno ) È stata una piacevole scoperta.
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante
Il cognome delle donne