Dettagli Recensione

 
Dove porta la neve
 
Dove porta la neve 2017-03-08 10:42:18 ornella donna
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    08 Marzo, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il fascino tenebroso della neve

La storia, delicata e struggente, di Nicola e Carlo. Nicola, settantaquattrenne, pensionato, vive solo, e non è un bel vivere, perchè "mica solo per i ricordi, i rimorsi, la nostalgia, la vecchiaia. Anche per i soldi che mancano, poichè sa che morire lentamente in questo mondo è cosa da ricchi." Allora per racimolare qualche soldo si traveste da Babbo Natale, e va al centro commerciale; ed è lì che fa la conoscenza di Carlo, che emozionato esclama: "mi manca perfino un po' il respiro, tanto che deve prendere una spruzzata di Ventolin. E pensare che aveva smesso di crederci a Babbo Natale. E invece no: esiste per davvero!" Carlo è una persona speciale: è un ragazzo down, un corpo da adulto in una mente da bambino, vive solo con la sua gatta Virna, orfano di padre, la madre all'ospedale. Ed è per lei che Carlo chiede un regalo speciale, perchè continua a lottare, nonostante la malattia, perchè lei è una montanara, "e un montanaro non molla mai! E' proprio nei momenti più duri che si forgia il suo destino". Ed è così che Nicola, lui che "non ha mai fatto nulla per nessuno", decide di aiutarlo a realizzare il suo desiderio. Partono su una vecchia 124, all'avventura, sotto una bufera di neve. Già, perchè la neve ha un suo preciso significato, che percorre tutto il romanzo fino alla fine. "La neve non è tutta uguale. C'era la nevera, come si chiamava la nevicata grande e copiosa, c'era la zijena, cioè la neve asciutta e farinosa, c'era la mola, che era la neve bagnata e pesante dell'autunno. E poi c'era la brija, che era la nevicata leggere, il jonfèdo, il nevischio con vento forte, la buria, la tipica neve burrascosa di aprile, rapida a venire e altrettanto rapida a sciogliersi, la balinà a pallini gelati, ed infine (...)la nef à panejiei, la nevicata delle fiabe, quella a falde così larghe che assomigliano a piume d'oca."
Una favola bellissima, mai melensa, tenera e commovente. E' una condivisione unica ed indissolubile di sentimenti, emozioni, piccoli ma determinanti gesti, la gioia, il calore di un abbraccio sincero, la saggezza dell'esperienza. I suoi personaggi sono figure marginali, non importanti per la società, assurti da esempio per la loro dignità e sincerità. Un romanzo breve, ma profondo ed intenso, destinato a lasciare un segno all'interno del cuore di ogni lettore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ha letto Charles Dickens, Il canto di Natale oppure Un inverno color noir, a cura di Marco Vichi.
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante