Dettagli Recensione

 
Divorare il cielo
 
Divorare il cielo 2018-08-24 12:43:36 Emilia Tartaglia
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Emilia Tartaglia Opinione inserita da Emilia Tartaglia    24 Agosto, 2018
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Romanzo che stride

Dopo ben dieci anni, durante i quali ha sperimentato altre forme di scrittura, Paolo Giordano ritorna con Divorare il cielo, romanzo attesissimo e carico di aspettative. Sarà in grado di reggere il confronto con La solitudine dei numeri primi?

Siamo in una masseria pugliese, a Speziale, dove tre ragazzi, Bern, Tommaso e Nicola, vengono allevati dal loro padre-mentore Cesare. Cesare che cresce questi tre ragazzi secondo i dettami della religione: Dio, reincarnazione, peccato.
Ben presto arriverà Teresa, torinese, che ogni anno si reca in vacanza in quella terra. A poco a poco Teresa diventerà parte di quel gruppo di ragazzi quasi fratelli, e condivide con loro i turbamenti adolescenziali, e poi le difficoltà della vita adulta. Tra Bern e Teresa subito si instaura un legame particolare, intimo, che non sfuggirà agli occhi degli altri, ma soprattutto non sfuggirà a Tommaso.
Per i successivi vent’anni saranno tutti insieme, intenti a coltivare il proprio sogno.

Una volta entrati nella storia, il libro scorre abbastanza velocemente. Quello che non mi ha convinta è stato il modo in cui gli eventi vengono raccontati. Tra le parti che compongono il romanzo c’è discordanza, distanza, discontinuità e se si perde il filo del racconto diventa poi difficile ricostruire gli eventi.
A mio parere riesce difficile farsi coinvolgere dalle vicende, anche se la narrazione scorre senza intoppi. A fine lettura ne sono uscita con una sensazione di vuoto immenso, che mai nessun libro mi aveva lasciato. Non sono riuscita a trovare il messaggio che l’autore ha voluto comunicare, sono stati affrontati molti argomenti, ma con superficialità. Il finale poi mi ha spiazzata, a mio avviso l’ho trovato inutile, superfluo. Un finale certamente ad effetto, ma stona con l’intera vicenda.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ho provato le stesse tue sensazioni con altro dello stesso autore ("Il nero e l'argento"). A suo tempo non mi è sembrato eccezionale nemmeno "La solitudine dei numeri primi".
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace