Dettagli Recensione

 
Norwegian Wood
 
Norwegian Wood 2011-04-10 00:19:37 andrea70
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    10 Aprile, 2011
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Il male di vivere

Ho trovato questo libro molto difficile da recensire, mi ha lasciato sensazioni anche contrastanti, alcune parti mi sono piaciute moltissimo in altre ho trovato delle forzature (il susseguirsi di suicidi è un pò inverosimile...).
In certi momenti è quasi poetico ma c'è una tristezza di fondo addirittura tangibile, che ti resta davvero addosso.
Watanabe, il protagonista, passa dalla gioventù all'essere un giovane uomo tra mille dubbi , qualche sbaglio, spesso sul filo sottile teso tra il rinchiudersi in un piccolo mondo di solitudine dove sentirsi al sicuro e le emozioni e i rischi di chi ha scelto di vivere a costo anche di soffrire.
Il suo è un lungo cammino sulla strada per costruirsi una morale, dei valori , dei sogni, un pezzo alla volta pagina dopo pagina, facendo quello che gli sembra giusto e non ciò che ci si aspetta da lui.
E' un libro sui dubbi, sulle paure di una generazione, sul male di vivere , sulla difficoltà di comunicare e di capirsi.
Ci sono personaggi troppo deboli come Naoko, impaurita dalla vita, che si rifugia in un luogo lontano e isolato e crea attorno a se un soffocante muro di dolore e solitudine che nessun affetto può sgretolare e dove nessuna luce può filtrare a rischiarare le tenebre , o egoisticamente troppo forti ed arroganti come Nagasawa .
Ma c'è anche il bellissimo il personaggio di Midori che ,ferita dal destino, si cura le ferite con coraggio ed entusiasmo e lotta per riprendere il suo posto nel mondo.
Questo romanzo è a tratti una celebrazione del valore dei ricordi, di quello che portiamo in noi vivendo, di coloro che abbiamo amato e perduto perchè , come dice Haruki riprendendo un concetto già espresso nel Paradiso Perduto di Milton , la morte non è l'antitesi della vita ma solo una sua parte intrinseca.
Mi sono sembrate eccessive le scene di sesso , quasi fuori luogo rispetto al lirismo di alcune parti del romanzo, poi ho capito il contrasto tra l'anima e la "carne". Spesso i sentimenti e la ragione non permettono agli esseri umani di raggiungersi e comprendersi, il sesso diventa un modo per entrare in contatto e comunicare dove le parole non arrivano , ma senza la passione ad alimentarlo è solo un vuoto esercizio fisico.
Una bellissima massima orientale recita : "Ieri è il passato, domani è un mistero, oggi è un dono..." , chi fa suo questo pensiero sceglie sempre di vivere per quanta paura possa fare.

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