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Prigionieri del paradiso
 
Prigionieri del paradiso 2012-03-08 10:16:02 Henry
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Henry Opinione inserita da Henry    08 Marzo, 2012
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Trent’anni prima di Lost

Immaginatevi Lost trent’anni prima di Lost. Cambiate i personaggi della serie con tagliaboschi, medici, infermiere e ostetriche e vi troverete tra le mani questo divertente romanzo. Nel 1975 un aereo con a bordo una delegazione dell’ONU precipita in un’isola deserta. I quarant’otto passeggeri, dopo un primo momento di sconforto, si organizzano per migliorare la loro permanenza. Iniziano a occuparsi dei bisogni principali: procurarsi il cibo, costruire dei ripari, organizzare una ronda per sopravvivere nella giungla e costruire delle difese contro gli animali. Con il passare del tempo apportano nuovi miglioramenti: la costruzione di un frigo, una sauna, una distilleria di alcolici. Creano una società in apparenza perfetta, con un governo eletto democraticamente, dove non esistono soldi e non esiste la proprietà privata, il servizio sanitario e gratuito ed esiste un consultorio per la diffusione dei metodi contraccettivi. Mentre si godono questa permanenza forzata pensano anche a come tornare a casa. Sviluppano un progetto per costruire un grande S.O.S. visibile dallo spazio. Ma sono proprio sicuri di voler tornare a casa?

Paasilinna con la sua penna a tratti ironica ci regala un racconto godibile che tratta un tema impegnativo: qual è la società ideale in cui vivere? Dopo aver letto questo libro, ci si interroga sulla felicità e sul modo per raggiungerla. Per stare bene sono proprio necessari tutti i bisogni che la società moderna crea? Se fossimo precipitati con loro nell’isola, come ci saremmo comportati? Quale decisione avremmo preso? Quante domande per un libro così piccolo. A noi trovare le risposte…

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Commenti

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L'autore e' un lappone ? Io un libro dalla Lapponia non l'ho mai letto !
Comunque sembra carino, me lo segno, bella rece. Grazie.
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Henry
08 Marzo, 2012
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Paasilinna è uno scrittore Finlandese poco conosciuto in Italia.
Ha uno stile abbastanza umoristico e ironico.
Il migliore libro che ha scritto è "L'anno della lepre".
Io l'ho letto qualche anno fa, magari più avanti lo riprendo in mano e pubblico la recensione.
In risposta ad un precedente commento
gio gio 2
08 Marzo, 2012
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interessante!!! grazie!!!
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