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Pian della Tortilla
 
Pian della Tortilla 2014-01-04 19:10:48 silvia71
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    04 Gennaio, 2014
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Pian della Tortilla

“Pian della Tortilla” nasce dalla penna di un giovane Steinbeck, agli albori della sua attività letteraria.
Ad accoglierci una calda e umida California; sono i primi decenni del secolo scorso ed un manipolo di “paisanos”, uomini di sangue ispanico, anima il racconto.
Sono uomini perduti, devoti al “dio vino”, spiantati, senza denaro e senza legami familiari; l'autore mette in scena un'allegra e triste brigata, dai connotati picareschi, un piccolo mondo che ruota secondo le proprie leggi ed i propri costumi.

Pur essendo un romanzo dal sapore acerbo rispetto ad un “Uomini e topi” scritto successivamente, tuttavia contiene già i temi cari all'autore e le doti stilistiche che lo contraddistingueranno.
I protagonisti sono rappresentativi di uno spaccato sociale dilaniato dalla povertà, vuoi per la crisi economica del momento vuoi per i disagi sociali che toccano certi strati della popolazione.
L'umanità rappresentata in una sorta di quadro naif, è senza veli, è dominata dagli eccessi, è in piena caduta morale e spirituale.
Emblematici i nomi; Pirata, Pilon, Portoghese, Gesù Maria.
Uomini spettatori della vita, alla ricerca di espedienti per passare la giornata, scaltri e furfanti eppure comici e commoventi.
Quello di Steinbeck è un mondo di reietti, un mondo di esseri sofferenti che il pubblico ama e odia, un mondo in bilico tra cruda realtà e un pizzico di fantasia.
Insomma un mondo in cui il bene si fonde indelebilmente con il male, fino a fluire in un unicum inestricabile.

E' una lettura veloce e piacevole, che nasconde tra le sue pagine le riflessioni dell'autore e la visione della società a lui contemporanea, mettendo in luce valori come amicizia, solidarietà, solitudine.
E' un'analisi interessante quella di Steinbeck ed efficace la scelta espressiva operata, creando figure ben scolpite, ritratte in una quotidianità schietta e genuina, colte nella bassezza del comportamento o nell'attimo di slancio di generosità.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Furore
Uomini e topi
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Commenti

11 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Io adoro Steinbeck e ho adorato anche questo!
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silvia71
04 Gennaio, 2014
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Ciao Silvia, approfitto per chiederti un'opinione sulla traduzione di questo romanzo.....ti spiego: ho letto una vecchia edizione tradotta da Vittorini, ma non mi ha convinto.....alcune frasi erano illeggibili
Bravissima Silvia...non mi stancherò mai di dirtelo. Chiare, precise e affascinanti le tue recensioni.
Leggere le opere di un autore a ritroso cioè dalle più importanti a quelle più acerbe è sempre un terno al lotto; però noto che in questo caso il romanzo ti è piaciuto....quindi, senza ombra di dubbio ami l'autore; se dovessi descrivermelo con degli aggettivi per sintetizzarne l'opera e il pensiero cosa potresti dirmi di lui?
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silvia71
05 Gennaio, 2014
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grazie Marcella!
premetto che ancora non ho letto l'opera omnia dell'autore ma lo sto conoscendo poco alla volta.....
lo trovo un autore che ha rappresentato nei suoi scritti la sua epoca, sul piano sociale e umano..
immediato nelle immagini, forte e duro nella creazione del personaggio, attento ai mille risvolti dell'animo!
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LittleDorrit
05 Gennaio, 2014
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Hai già carpito l'essenza di questo autore pur scoprendolo a poco a poco...grazie Silvia!
Ottima interpretazione! Steinbeck è un autore interessantissimo e importante. Leggerlo è un....."must".
Questo non l'ho ancora letto, ma ho amato molto Furore e Uomini e topi e mi ritrovo nella tua analisi dello stile e dei contenuti di questo autore straordinario
Bella recensione Silvia! :)
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silvia t
05 Gennaio, 2014
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L'ho letto qualche anno fa e il volume è a casa dei miei genitori, ma mi sembra che l'edizione fosse Mondadori. Vittorini lo conosco per i suoi romanzi che ho molto apprezzato, non so che valore possa avere come traduttore.
Se non ricordo male ha tradotto l'edizione Bompiani vero?
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silvia71
06 Gennaio, 2014
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Da quello che ho appreso Elio Vittorini è stato il primo traduttore italiano di Steinbeck.....ma l'edizione datata che ho letto, peccava in diversi punti.....ho trovato alcune frasi veramente sgrammaticate
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