Dettagli Recensione

 
Confessioni di una maschera
 
Confessioni di una maschera 2014-04-27 19:35:31 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    27 Aprile, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una maschera a nudo

“Confessioni di una maschera” è opera pervasa da disperata solitudine e ripercorre l’affiorare e l’affermarsi di una tendenza sessuale vissuta in modo colpevole rispetto alle convenzioni. Yukio Mishima scatta una spietata radiografia, analizza le manifestazioni di un modo di essere e ne scompone la reazione istintiva: la negazione, il camuffamento. Il narratore è Kochan: testo autobiografico? Probabilmente sì…

Infanzia

L’attrazione per l’ambiguità (“Si chiamava Giovanna d’Arco. La storia racconta che andò in guerra indossando abiti maschili…”) pervade ricordi d’infanzia impregnati di aromi (“L’odore di sudaticcio dei soldati – quell’odore simile a una brezza di mare, simile all’aria, avvampante d’oro, che sovrasta la spiaggia…”) e premonizioni intellettuali (“Fino alla fanciullezza le mie idee in merito all’esistenza umana non si sono allontanate una sola volta dalla teoria agostiniana della predestinazione”), si manifesta nei giochi (“La mia passione dei travestimenti si acuì…”) e già si tinge di tonalità sinistre (“D’altro canto, me la godevo a immaginarmi delle situazioni in cui io stesso morivo in battaglia oppure ero trucidato”). Siamo nella prima fase della mascherata: “Quanto il prossimo considerava una posa da parte mia era invece una manifestazione della necessità di affermare la mia natura genuina, mentre era per l’appunto una mascherata quello che il prossimo considerava il mio io genuino”.

Adolescenza

La scoperta di pulsioni sessuali ritenute anomale è motivo di disagio (“Il giocattolo rizzava inoltre la testa verso la morte e le pozze di sangue e le carni nerborute”) ed è stimolata (“Era una riproduzione del San Sebastiano di Guido Reni”) da impulsi soprattutto estetici (“Il corpo del giovane – lo si potrebbe perfino paragonare a quello di Antinoo, il favorito di Adriano…”). Ben presto i sensi sono attratti da Omi, il più virile e rudimentale dei compagni (“la selvaggia malinconia insita nella carne affatto incontaminata dall’intelletto”), preferibilmente durante il gioco e gli esercizi ginnici (“Doveva trattarsi di una vertigine mentale, di un’irrequietezza in cui il mio intimo equilibrio rischiava di essere distrutto dalla vista di ciascun movimento pericoloso di Omi”). L’esperienza (auto)erotica vive episodi inconsueti... come quello con il mare…
Scocca il momento dell’accettazione della mascherata: “Quand’anche dovesse essere una mascherata pura e semplice e niente affatto la mia vita, era venuto ugualmente il momento in cui bisognava ch’io mi mettessi in cammino, che trascinassi avanti i miei torpidi piedi.”

Gioventù

La gioventù è scandita dalla frequentazione di una ragazza, Sonoko. Ma è sempre un’esperienza molto cerebrale (“Non facevo altro che spingermi a deambulare in circoli perpetui d’introspezione”), tormentata (“Quali sentimenti proverei se fossi un altro ragazzo… una persona normale?”) e vissuta nel ripiegamento sulla “brutta abitudine” (“sfavilli di solitudine depravata”). Anche il primo bacio è vissuto in modo innaturale: “L’importante per me stava nel fatto ch’ero diventato un uomo che conosce i baci”.
Kochan rifiuta il matrimonio con Sonoko e comunica la sua decisione per posta, in modo burocratico (“Provai un certo conforto nel vedere la mia infelicità maneggiata in modo così efficiente e sbrigativo”). L’esperienza fallimentare in un bordello è una prova definitiva. Intanto le domande si susseguono come le onde nel mare.
“E’ forse ammissibile un amore che non abbia alcun fondamento nel desiderio dei sensi?”
“Ammesso che la passione umana abbia la virtù d’innalzarsi al di sopra di ogni assurdo, come si può sostenere che non abbia anche quella di innalzarsi al di sopra dei propri assurdi?”
La mascherata diviene coessenziale (“A lungo andare la recita è diventata una parte integrante della mia natura”), cosciente (“Sto diventando una di quelle persone incapaci di credere a nulla che non sia contraffatto”) e tragicamente intrisa del senso della morte (“Era nella morte che avevo scoperto l’autentico scopo della mia vita”) storicamente incombente (“Poteva essere un presentimento della bomba atomica che non doveva tardare a scoppiare?”).

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... Pirandello
Trovi utile questa opinione? 
300
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ah Bruno che bello leggerti quando parli così del mio innamorato :-)
Questo titolo ce l'ho ( ormai ho praticamente tutto a parte le opere teatrali che a breve andro' a scovare ) ma non l'ho ancora letto. Che voglia di un Mishima, a breve me ne leggo uno anche io .
Il tuo prossimo ?
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
28 Aprile, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao cara, tutto merito tuo... avevo un tarlo e una lacuna, per questo autore da te prediletto...
Pronti via per... "Abito da sera", ma mi sto procurando anche gli altri... :-)
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
28 Aprile, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Mi manca !!!
Io credo mi leggero' LA DIMORA DELLE BAMBOLE prossimamente. Devo controllare se c'e' la scheda.
Au revoir :-)
Salve Bruno. Veramente una bella recensione. M. Yourcenar definì questo romanzo: "capolavoro nero". Aveva ragione.
Il tema non è proprio originale ma lo stile sembra davvero sontuoso.
Certo che a te Bruno le maschere piacciono proprio un sacco !!!!!!!!
Un caro pensiero e complimenti..... ti stai "C.U.B."izzando !!!!!!!!!!
Riuscirete prima o poi a convertire anche me al mondo del Giappone ????
@ Emilio: grazie per la tua citazione. Rispecchia lo stato d'animo turbato e inquieto tanto dell'autore quanto del lettore. :-)

@ Cristina: l'opera è del 1949... forse, per quell'epoca anche il tema è originale. Ma forse no... bello definire sontuoso lo stile!!! :-)

@Marika: Sì, è la mia fase CUB-ista! Io che mi credevo occidente-oriented... attenta tu, sei ancora in tempo...
ma ci cascherai!!! :-)

@ Cub: credo proprio che mi gustero' meglio la tua critica alla dimora delle bambole. :-)

Grazie a tutti!
Bruno che stupenda recensione! Ti sei superato....:)
8 risultati - visualizzati 1 - 8

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra