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Delitto e Castigo
 
Delitto e Castigo 2014-08-29 20:42:44 Vincenzo313
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vincenzo313 Opinione inserita da Vincenzo313    29 Agosto, 2014
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Sonja al di sopra di tutto

Tappa imperdibile della produzione di Dostoevskij, nel quale l'autore russo affronta una delle tematiche a lui più care: il contrasto tra bene e male. In "Delitto e castigo" il male e il bene si susseguono, permettendo al protagonista di giungere alla pace solo dopo aver assaporato tutti i tormenti del proprio animo malato.
Il delitto dell'usuraia non ha nulla di ordinario, è frutto di un'idea elaborata e studiata a fondo dal protagonista, che decide di posizionarsi al di sopra di tutto elevandosi a giudice supremo dell'umanità. Compiuto il delitto, in uno stato di completa lucidità e convincimento, il castello di sicurezze di Raskol'nikov crolla quando nella sua vita appare la sfortunata Sonja, la vera eroina del romanzo, una ragazza che, a dispetto della tragica situazione in cui si trova, continua a professare l'amore per la vita, per le persone. Lei, che tra tutti i personaggi descritti, sarebbe l'unico in diritto di ripudiare il mondo per tutta la sofferenza procuratele, si mantiene candida, serena nell'affrontare un destino già segnato. Personaggio tra i più limpidi e casti della produzione dostoevskijana, probabilmente anche al di sopra del principe Mishkin, considerando le prove che la vita le ha riserbato, aprirà la seconda parte del romanzo, quella relativa al castigo.
Di fronte a tanta lucidità e perseveranza nell'affrontare in maniera coraggiosa la vita, Raskol'nikov compirà la sua maturazione, arrivando a capire che l'unica, possibile via di redenzione e di salvezza, sta nell'amore del prossimo e della vita.
Importante il messaggio di cui Dostoevskij si fa portavoce attraverso Sonja, un messaggio di speranza, di trionfo dell'amore e della compassione sulla meschinità e l'impoverimento morale, tematica ampiamente descritta dall'autore attraverso la descrizione di personaggi tragici nella loro bassezza morale, prerogativa, questa, di tutta la sua produzione letteraria.

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Dostoevskij
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Ciao Vincenzo.
Nuovamente un bel commento.
A me il romanzo e' piaciuto molto, anche per la sua fluida leggibilità' , anche se altri testi dell'autore forse sono stilisticamente più' belli e più' coinvolgenti/sconvolgenti.
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Vincenzo313
30 Agosto, 2014
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Grazie Emilio. Ti ringrazio nuovamente. Discorrere con te è sempre assolutamente piacevole. A mio parere, questo romanzo raggiunge, tra tutti quelli dell'autore da me finora letti, il massimo grado di "claustrofobia". Il racconto è duro e tormentato nella descrizione dell'idea di Raskol'nikov e di tutto ciò che ne consegue nella sua psiche. Stilisticamente mi sento di condividere la tua posizione; invece allo stesso tempo lo reputo come uno dei più sconvolgenti della sua produzione, in primis per "l'idea", che mi ha fortemente colpito nella sua tragicità e crudezza.
Devo dirti, Vincenzo, che alla fine preferisco questo romanzo a L'idiota, sebbene mi abbiano entrambi appassionato. Trovo che le motivazioni espresse da Raskolnikov per i suoi atti siano il punto più moderno della produzione di Dostoevskij (delle opere che ho letto, ovviamente: devo ancora prendere in mani Il giocatore).
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Vincenzo313
30 Agosto, 2014
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Ciao Rollo. Si, l'idea di Raskol'nikov merita tantissimo. Azzardando un paragone con quella del principe Mishkin, si può dire che siano in perfetta contrapposizione, una l'antitesi dell'altra. Tra i due romanzi, comunque, personalmente preferisco l'idiota, sebbene dopo questo venga subito delitto e castigo. Per quanto riguarda Il giocatore invece, personalmente non mi sento di considerarlo all'altezza di questi due. Quando lo leggerai magari ne potremo discutere. Grazie dello spunto.
Ciao Vincenzo, è sempre un piacere leggerti. Anche per me Dostoevskij è prima di tutto Delitto e Castigo. Per queste opere conta forse anche molto il momento in cui le leggi e per me, nonostante non le rilegga più da tantissimo tempo, quelle pagine rimarranno sempre nel cuore. Quella potente alternanza di luce e di tenebra ti conquista istintivamente e visceralmente, più di altre opere forse più raffinate, ma che richiedono anche più maturità da parte del lettore.
Sarei stato più generoso nella valutazione, avrei dato un 5 pieno.
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Vincenzo313
01 Settembre, 2014
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Pierpaolo ti ringrazio tantissimo. Si il contrasto tra bene e male è prerogativa dell'autore. La maggioranza dei personaggi descritti nelle sue opere sono persone senza speranza, esponenti del "sottosuolo" della società. Poi ce ne sono altri invece dotati di una bellezza abbagliante, quali Sonja, l'idiota Mishkin e Alesa Karamazov.
Con riferimento alla valutazione, ho dato 4 a piacevolezza e stile perché talvolta il racconto è troppo opprimente e claustrofobico. Al di là di questo piccolo aspetto, comunque, Delitto e castigo rimane uno dei miei preferiti.
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