Dettagli Recensione

 
Herzog
 
Herzog 2014-11-30 10:12:13 enricocaramuscio
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
1.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    30 Novembre, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Rabbia epistolare

Per Moses Elkanah Herzog, ebreo russo trapiantato negli Stati Uniti, non è certo un periodo facile. La sua carriera accademica è in fase di stallo, la situazione economica tutt'altro che esaltante, la vita privata un vero disastro. Messosi alle spalle il fallimento del primo matrimonio si ritrova ora a dover affrontare un altro insuccesso coniugale. La sua seconda moglie Madeleine lo ha praticamente cacciato di casa ed ha ottenuto nei suoi confronti un ordine restrittivo che gli impedisce di avvicinarsi a lei e alla loro bambina. A ciò si aggiunga che la suddetta signora ha una tresca con Valentine, il miglior amico, o almeno finora presunto tale, di Moses. Per esternare la sua delusione, la sua rabbia, il suo livore il protagonista usa un metodo originale quanto innocuo, scrivere lettere piene di risentimento senza mai spedirne una. Gli ipotetici destinatari delle astiose missive sono persone di ogni risma: politici, scrittori, filosofi, psicologi, avvocati, amici, nemici. Herzog ne ha per tutti, nessuno si salva dalla sua penna pungente e rabbiosa, neanche se stesso. Saranno il pragmatico fratello Willie e la sensuale Ramona ad aiutarlo a superare questo difficile momento mettendo a riposo la sua rabbia epistolare. Bellow si rivela geniale dal punto di vista stilistico riuscendo a creare un ottimo intreccio tra il racconto e le numerose lettere scritte da Moses, alternando il discorso diretto a quello indiretto e passando repentinamente dalla narrazione in terza persona a quella in prima. Di contro non si può certo dire che la particolarità dello stile si rispecchi poi nella trama che appare invece poco originale e ancor meno coinvolgente, anche a causa della poca simpatia ed empatia che scaturiscono dal protagonista. Se da una parte le lettere di Herzog offrono interessanti spunti di riflessione ed esprimono un forte senso critico nei confronti della politica americana e di una società consumista, materialista, perbenista, dall'altro appaiono tediose le continue riproposizioni degli stessi concetti. Inoltre il grande numero di citazioni e di riferimenti letterari, se pur di notevole spessore, spesso viene percepito come un mero sfoggio di cultura da parte dell'autore, del tutto avulso dal contesto. Insomma, un libro scritto molto bene e con contenuti di prim’ordine, ma che non brilla certo per piacevolezza e per capacità di trasmettere emozioni.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Rollo Tommasi
30 Novembre, 2014
Ultimo aggiornamento:
30 Novembre, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Mi sembra un'accurata stroncatura: alcuni autori tra i maggiori incappano negli "errori" che tu descrivi. Sembra strano ma è così. Ciao Enrico.
Ciao Enrico.
Sono sostanzialmente d'accordo con te . E pensare che l'autore in altre opere sa essere veramente originale, ironico...
bella analisi critica, Enrico!
non ho mai letto nulla di suo, ma da questo titolo mi terrò lontano....
@Rollo: si, a volte la voglia di strafare è dannosa...
@Emilio: questo è l'unico libro che ho letto di Bellow...se ne avrò l'occasione gli darò un'altra possibilità, tu mi consigli qualcosa?
@Silvia: grazie, effettivamente se vuoi avvicinarti a quest'autore non ti consiglio questo testo...anche se, ripeto, è scritto molto bene...
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
01 Dicembre, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Per l'originalità, "Il re della pioggia".
Per il sottile umorismo, "Ne muoiono più di crepacuore".
Buona lettura.
Grazie mille Emilio
In risposta ad un precedente commento

31 Agosto, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
Lettura interminabile, introspettiva, incoerente: classica di una certa letteratura ebraico statunitense.
Più herzog si meterializza, più diventa insopportabile: e se Herzog è il prototipo dell'intellettuale disadattato e arrabbiato - con il capitalismo, con la religione, con gli Usa, con tutto - viene da comprendere perfettamente l'incomunicabilità tra la classe che rappresenta e il mondo reale. Lettura un po' noiosa, grondante di proiezioni falliche dell'autore, ma indispensabile se si vuole apparire eruditi senza esserlo.
7 risultati - visualizzati 1 - 7

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra