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La strada
 
La strada 2015-02-15 12:39:35 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    15 Febbraio, 2015
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Un incubo per le nostre paure

Questo libro ha il dono della semplicità.

Un uomo e il suo bambino vagano quasi senza meta in un mondo devastato, dove nulla è rimasto integro, la morte è dominante; un mondo grigio ("Quanti colori invece nei sogni").
Sembra un incubo, dove le nostre paure prendono forma : noi occidentali, che viviamo nelle comodità, nel benessere e consumismo, se apparentemente tutto questo ci pare naturale e stabile, nel profondo avvertiamo invece che tutto è precario, che ordigni micidiali, nascosti ormai in punti innumerevoli sulla Terra, possono produrre una devastazione mai sperimentata nella Storia.
Per questo la vicenda ci tocca particolarmente, tanto più che il personaggio adulto non deve solo provvedere alla propria sopravvivenza, ma è costantemente teso all'amorevole e trepidante protezione del suo bambino, che qui assume progressivamente il ruolo di vero protagonista. Le parti che ho trovato più vibranti sono proprio i dialoghi fra i due :
" Noi moriremo ?
Prima o poi sì. Ma non adesso. (...)
Che cosa faresti se io morissi ?
Se tu morissi vorrei morire anch'io.
Per poter stare con me ?
Sì. Per poter stare con te ".

La storia narrata è piuttosto lineare. Ho però trovato le descrizioni collaterali un po' ripetitive, tanto che in più punti ho avvertito una certa monotonia, benché sempre sostenute da uno stile di grande qualità.
Quando un libro, che si ritiene bello, non ci appassiona nella lettura, forse significa che non l'abbiamo affrontato nel momento giusto.

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Consigliato a chi ha letto...

letteratura americana contemporanea
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Commenti

16 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Attendevo con ansia il tuo commento su quella che è considerata l'opera magna del mio autore preferito... Anche se per me il suo apice fino ad ora è "Suttree". È vero, Cormac talvolta ė ripetitivo ma il suo stile per me non ha pari, con metafore sublimi e evocative. Peccato non ti sia risultato piacevolissimo, ma forse è come dici tu, talvolta alcune opere non le affrontiamo al momento giusto.
Questo autore mi manca e, di conseguenza, valuto una grossa lacuna per la mia biblioteca; la tua ottima recensione mi induce a leggerlo quanto prima. Ti chiedo gentilmente: posso iniziare da quest'opera, oppure è meglio che legga qualcos'altro, del Nostro, prima? Grazie. Ciao.
Ferruccio
Bravo Emilio, bella recensione.
Bello il messaggio che hai tratto sulla precarietà di tutto quello che noi oggi consideriamo vita.
Anche io ho apprezzato la linearità della trama.
Io ho interpretato alcun ripetizioni come senso di angoscia e quindi come stratagemma dell'autore per rendere questa emozione.
Concordo anche sui periodi della vita in cui leggere determinati libri invece che altri.

Complimenti
Riccardo
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Pia Sgarbossa
15 Febbraio, 2015
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Quanta tenerezza in questo rapporto padre figlio...un rapporto, senza tempo...
Pia
A me è piaciuto il motivo del fuoco simbolo della nostra civiltà da passare di padre in figlio...noi non possiamo morire, fino a quando portiamo il fuoco, come si dice nel libro.
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Emilio Berra  TO
15 Febbraio, 2015
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Valerio, grazie per avermi letto.
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Emilio Berra  TO
15 Febbraio, 2015
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Grazie Ferruccio.
Devo dirti che questo è l'unico libro dell'autore che ho letto.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
15 Febbraio, 2015
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Grazie mille, Riccardo.
Forse, prima di leggere un libro, dovremmo informarci adeguatamente per non 'sciupare' una lettura magari proficua in altri momenti.
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Emilio Berra  TO
15 Febbraio, 2015
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Sì, Pia : questo è il punto forte del libro.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
15 Febbraio, 2015
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Sì, Augusto, è vero. Si tratta di un libro con importanti risonanze simboliche : pensiamo al finale !
16 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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