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Nel segno della pecora
 
Nel segno della pecora 2015-11-10 22:39:14 Carpineti
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Carpineti Opinione inserita da Carpineti    11 Novembre, 2015
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Sospesi nel tessuto di Murakami

E’ il primo romanzo di Murakami che ho letto, mi è stato consigliato da un amico che mi ha avvisato sulla bravura dell’autore…

Quando ho letto le prime frasi, poi le prime righe, il primo capitolo sono rimasto attonito. E’ un modo di scrivere apparentemente bizzarro, personaggi dipinti nitidamente che condividono con il lettore una miriade di pensieri, per certi versi disordinati per altri schietti, sono tanti i pensieri che ronzano, sono infinite le congetture con temi a volte reali a volte nebulosi, si viene catturati in una tela tessuta che ti solleva e ti trattiene in un limbo fondamentalmente disordinato ma piacevole e sospensorio… c’è uno stile molto personale nel raccontare ed imbrigliare il lettore, che divertito e catturato segue questo filo narrativo che logico non è quasi mai, ma è un dipinto che prende forma lentamente in un foglio bianco, dove si viene accompagnati in un racconto dove c’è un protagonista, un uomo pigro, slavato annoiato da una vita piatta condita dallo sfrenato consumo di superalcolici e sigarette in un ritratto auotlesionista; lavora in una agenzia pubblicitaria e casualmente conosce e rimane incantato da una ragazza con un magnetismo particolare grazie alla bellezza delle sue orecchie, con lei inizierà un viaggio in una remota regione del nord del Giappone alla ricerca di una pecora. Sembra che trame occulte tessute in passato da un uomo di potere segreto a tutti, possa ricondursi al misticismo di una pecora che il protagonista viene obbligato a cercare. Pochi indizi gli vengono dati ed un ultimatum di un mese entro cui scoprire dove si nasconde la pecora.

Alla fine, a libro concluso rimangono tanti scorci vissuti, tante immagini dei personaggi, dei dialoghi permeati di momenti di silenzio e riflessione, delle stranezze assorbite in una lettura disordinata dove più volte ci si domanda quale sia il filo narrativo.

E’ uno scrittore dove lo stile è divampante, dove non si rimane immuni ad uno scrivere che magari non piace ( a me è piaciuto molto ) ma colpisce.

Ho finito di leggere il primo romanzo e questa sera ho altri tre libri in mano dello stesso Murakami che vorrò di nuovo incontrare in un altro romanzo dove verrò rapito in un tessuto sospeso di piacevole confusione letteraria? Lo spero…

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