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Treno di notte per Lisbona
 
Treno di notte per Lisbona 2019-05-22 09:12:23 Mian88
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    22 Mag, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Vite non vissute

«Vedendolo provò la strana sensazione, tanto inquietante quanto liberatoria, che all’età di cinquantasette anni stava per prendere per la prima volta in mano la sua vita»

La vita di Raimund Gregorius è sempre stata dettata da precisione, affidabilità, prevedibilità. Professore di lingue antiche, amante del greco e del latino, metodico e affezionato alla sua routine fatta da abiti sempre uguali e da percorsi mai cambiati bensì perennemente identici, si ritrova di punto in bianco affascinato da quella lingua, il portoghese, tanto studiata e stimata dalla sua ex moglie e da lui sempre reietta e defraudata. Tutto ha inizio in una giornata plumbea in quel di Berna, una giornata dove la pioggia e il vento cancellano ogni speranza di cielo limpido e sereno, tutto ha inizio con una sconosciuta che poggiata sul parapetto accartoccia un foglio, lo getta nel fiume e sembra volersi buttare, tutto ha inizio con quell’unica parola da essa proferita, Portugues. Da qui il passo è breve. Per Raimond quella parola, quella lingua, quel libro diventano un’ossessione che si tramutano in un viaggio per il Portogallo, per Lisbona, in una notte come tante di quella che era la sua vecchia vita.
Una storia, quella narrataci da Pascal Mercier, che è caratterizzata da una penna precisa come il suo protagonista, da grande qualità e da innegabile raffinatezza, ma, tuttavia, anche estremamente, a causa di ciò, lenta e farraginosa. Man mano che il lettore prosegue nella conoscenza del testo, ecco che quello slancio e quella curiosità iniziale vengono sempre meno a fronte di quello scoglio insormontabile dato da quella prolissità ripetutamente protratta, tanto che diventa sinceramente difficoltoso concludere il volume.
Ed è un peccato perché questa vicenda aveva ed ha tutti i requisiti per riuscire. In particolare, ho apprezzato i pensieri filosofici che vengono ad emergere attraverso il libro nel libro e che riescono a suscitare nel conoscitore molteplici riflessioni e meditazioni.
Uno scritto che attrae e che al contempo allontana, un componimento che ha tante potenzialità ma che riesce soltanto a metà, non da bocciare ma certamente non per tutti.

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