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Creatura di sabbia
 
Creatura di sabbia 2019-06-14 14:59:30 enricocaramuscio
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    14 Giugno, 2019
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L'uomo che aveva seni da donna

"Adesso questa storia è dentro di voi. Occuperà i vostri giorni e le vostre notti. Scaverà il suo letto nel vostro corpo e nel vostro spirito. Non potrete piú sfuggirle. È una storia che viene da lontano. Ha vissuto in intimità con la morte. Da quando l'ho raccontata mi sento meglio, mi sento piú leggera e piú giovane. Vi lascio un tesoro e un pozzo profondo. Attenzione, non bisogna confonderli: ne va della vostra lucidità." Ambientata in Marocco, in un tempo imprecisato, Creatura di sabbia è la storia di una donna che, appena nata, diventa uomo per volere dei suoi stessi genitori, disperatamente alla ricerca di un erede di sesso maschile dopo la nascita di sette figlie femmine. L'ottava bambina viene quindi presentata al mondo come Mohamed Ahmed e vive la sua esistenza come legittimo successore del padre, nascondendo a tutti il suo vero sesso, mortificando il suo corpo, modificando la sua voce, comandando e godendo di tutti i privilegi che la società marocchina riserva agli uomini. Arriva perfino a sposare una cugina. Ma il richiamo della natura è troppo forte, i turbamenti tormentano la protagonista facendola impazzire, costringendola ad una vita di clausura e penitenza, portandola infine ad abbandonare la sua condizione, i suoi privilegi, quella che è stata finora la sua identità e andare libera per il mondo non più come Mohamed ma come Zahra. Ma potrà mai essere veramente libera dopo aver passato gli anni migliori ad impersonare un essere diverso? Potrà adattarsi al ruolo che il suo mondo riserva alla donna dopo aver goduto di tutto ciò che è appannaggio esclusivo degli uomini? Scopriamo la vita di Mohamed-Zahra, "l'uomo che aveva seni da donna", "la donna con la barba mal rasata", attraverso un intricato gioco di alternanza dell'io narrante. Il testimone passa da un cantastorie ad alcuni dei suoi ascoltatori, da un bibliotecario cieco alla stessa protagonista e ad un suo corrispondente segreto. L'enfasi folkloristica del cantore da strada si scontra con la formale eleganza del carteggio epistolare, la ruvida asprezza dei commenti da bar lascia il posto all'intima sincerità del diario segreto, in un infinito cambio di voci e di stili in cui il lettore viene continuamente spiazzato dai repentini cambi di direzione, dai differenti punti di vista, vedendosi spesso costretto a rivedere quanto letto precedentemente, senza tuttavia perdere mai interesse per la storia. In questo gioco altalenante verità e finzione, fantasia e realtà si combinano arrivando al punto di non essere più distinguibili gli uni dagli altri. Ad un certo punto il cerchio sembra chiudersi quando la parola torna al primo narratore. Tuttavia niente in questo libro è banale, scontato, prevedibile ed il lettore potrebbe trovarsi di fronte all'ennesimo colpo di scena. "Quando il libro fu vuotato dalla luna piena di quanto vi era scritto, all'inizio ebbi paura, ma risalgono proprio ad allora i primi segni della mia liberazione. Anch'io ho dimenticato tutto. Se qualcuno in mezzo a voi ci tiene a conoscere il seguito di questa storia, dovrà interrogare la luna quando sarà interamente piena. Io deposito qui davanti a voi il libro, il calamaio e il portapenne. Me ne vado a leggere il Corano sulla tomba dei morti!"

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Commenti

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Un libro importante, vero?!
C'è un punto in cui, sull'enigma se sia meglio essere uomo o donna, si risponde che è meglio essere.
Solo i grandi scrittori sanno così ben coniugare semplicità e profondità.
Laura V.
14 Giugno, 2019
Ultimo aggiornamento:
17 Giugno, 2019
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Che bella e accattivante recensione, Enrico!
Ho questo famoso libro di Tahar Ben Jelloun (autore che adoro!) in attesa ormai da troppo per mancanza di tempo, accidentaccio! :(
Bell'invito alla lettura, grazie.
Grazie. Consiglio veramente a tutti questo libro. È il primo che leggo di questo autore ma sono sicuro che ne seguiranno tanti altri.
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