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Morte a credito
 
Morte a credito 2020-01-28 07:00:02 enricocaramuscio
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    28 Gennaio, 2020
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Il mondo attraverso gli occhi di Celine

"Eccoci qui, ancora soli. C'è un'inerzia, in tutto questo, una pesantezza, una tristezza... Fra poco sarò vecchio. E la sarà finita, una buona volta. Gente n'è venuta tanta, in camera mia. Tutti han detto qualcosa. Mica m'han detto gran che. Se ne sono andati. Si son fatti vecchi, miserabili e torpidi, ciascuno in un suo cantuccio di mondo". In un delirio di febbre, il dottore dei poveri Ferdinand Bardamu, adulto e stanco alter ego dell'autore, già protagonista del "Viaggio al termine della notte", ripercorre le tappe della sua esistenza dall'infanzia alla vigilia dell'arruolamento in vista della partenza per il fronte della Prima Guerra Mondiale. Un racconto spietato, crudo, incalzante, in una Parigi di inizio Novecento che non è quella fastosa degli Champs-Élysées, né quella bohemien dei salotti artistici, tanto meno quella della moda o dell'alta cucina. Della capitale francese Celine ci fa conoscere i peggiori sobborghi, le strade sporche di immondizia ed escrementi, le topaie in cui sono stipate intere famiglie, la violenza domestica e quella della strada, la miseria materiale e la povertà morale. Una scrittura viscerale, schietta, volgare fino al punto da apparire feroce, che l'autore fa sembrare quasi indispensabile per rendere al meglio il dolore dei reietti, la rabbia dei diseredati, la complessità della vita di chi ha mangiato oggi ma non è certo di poterlo fare anche domani, di chi finora è sfuggito alla falce del tristo mietitore ma non sa per quanto tempo ancora riuscirà a farla franca. Angoscia, viltà, rimpianti, una fame che genera invidie, un'ignoranza che porta sangue, una paura che sfocia in odio verso tutti. Il mondo visto attraverso gli occhi di Celine è un mondo cattivo, spietato, in cui ogni minimo barlume di speranza viene troncato sul nascere, ogni possibilità di riscatto muore prima ancora di manifestarsi. "Soltanto una cosa, al Passage, avevamo in comune nella nostra famiglia, l'angoscia della pagnotta. Un'angoscia enorme. Fin dal mio primo vagito, io l'ho sentita... Me l'avevan subito rifilata addosso... N'eravamo posseduti tutti quanti, nessuno escluso, in casa nostra. L'anima, per noi, era la tremarella. In ogni stanza, la paura di non farcela trasudava dalle pareti.. Per lei ogni boccone lo ingozzavamo giù di traverso, soffiavamo i pasti in un baleno, facevamo " gambe in spalla " nelle nostre corse, zigzagavamo come pulci da un quartiere all'altro di Parigi, da Place Maubert all'Étoile, col panico del sequestro, la paura della pigione, dell'uomo del gaz, con l'assillo delle tasse... Mai ebbi il tempo di nettarmi il sedere tanto bisognava andar di prescia". Il piccolo Ferdinand, ribelle, sporco, poco sveglio, passa da un insuccesso scolastico ad un fallimento lavorativo, da una delusione inflitta ai genitori alla crescente consapevolezza di essere un buono a nulla, il tutto con il menefreghismo del bulletto, il distacco del nichilista, la rassegnazione del disilluso. Intorno a lui ruotano personaggi grotteschi, vere e proprie caricature,  rappresentanti di una variegata struttura sociale accomunata da quanto di peggio può risiedere nell'animo umano. Eppure, su questa tela dove dominano i colori più scuri della disperazione, del male di vivere, dello sporco interiore ed esteriore, Celine, con la sfrontatezza del suo spregiudicato pennello, riesce ad inserire qualche schizzo di redenzione, qualche tocco di luce, qualche lampo di umanità. "Siam provvisori, questo è vero, ma io ho già provvisorieggiato abbastanza per la mia dignità. Ecco i barconi... Essi han tutti un cuore, oggi. Batte grosso grosso e burbanzoso nella buia eco delle arcate. E' quanto basta. lo mi disintegro. Non mi lamento più. Ma il gioco non deve continuare. A lasciarsi trascinar via dalle cose, per mal combinate che le troviamo, ci sarebbe da morir di poesia".


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Viaggio al termine della notte
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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Bellissimo libro che mi ha fatto amare Celine, complimenti Enrico.
Mi associo ai complimenti di Ioana per la tua stupenda recensione. Avendo amato moltissimo "Viaggio al termine della notte", ero un po' titubante ad affrontare un altro libro di Celine, timoroso di non trovarlo all'altezza del suo capolavoro, ma il tuo commento mi invoglia assai a leggerlo.
In risposta ad un precedente commento
Molly Bloom
28 Gennaio, 2020
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Inizialmente avevo iniziato Viaggio al termine della notte e lo abbandonai dopo una cinquantina di pagine, non mi piaceva ne lo stile e nemmeno l'atteggiamento della voce narrante che impostava già il tono apatico, cinico e codardo per certi versi. Poi dopo qualche mese iniziai Morte a credito, e li mi si è aperto un mondo e ho anche capito il perché di questa attitudine che mi aveva prima infastidita. Infatti dopo che l'ho finito ho subito iniziato il Viaggio e letto con molto trasporto. Nonostante sia cronologicamente scritto dopo, ritengo Morte a credito una lettura da fare prima del Viaggio al termine della notte, proprio per questa mia esperienza. Giulio vai tranquillo che non ti deluderà. Resta sicuramente meno profondo rispetto al Viaggio e ha anche un tono più scherzoso a tratti, ma è un'opera non da meno.
Molly Bloom
28 Gennaio, 2020
Ultimo aggiornamento:
28 Gennaio, 2020
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Enrico, io mi sono fatta anche delle grandi risate: ricordo la partenza "strombazzante" della famiglia con l'improbabile autoveicolo dello zio...ho riso con le lacrime.
Bella e accorata recensione! bentornato ;)
siti
28 Gennaio, 2020
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Ciao Enrico, bella recensione, io sono in stallo con l'autore e il suo Viaggio , lo dovrei riprendere dall'inizio.
Vi ringrazio. È vero Loana, oltre al lato drammatico e pessimista ci sono scene con una spiccata comicità che definirei "fantozziana". Oltre a quella descritta da te mi vengono in mente le rocambolesche ascensioni di Courtial con il suo sgangherato Zelante. Concordo anche sul fatto che questo libro sia meno profondo del "Viaggio". Giulio, Daniele e Laura, non posso che consigliarvi di cimentarvi con quest'opera.
In risposta ad un precedente commento
Molly Bloom
30 Gennaio, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Cèline è un altro scrittore da rileggere.
8 risultati - visualizzati 1 - 8

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