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Lo scarafaggio
 
Lo scarafaggio 2020-05-19 18:56:34 68
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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68 Opinione inserita da 68    19 Mag, 2020
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Presente e futuro tragicomico

Questa novella di Ian McEwan non è rintracciabile nella sua produzione letteraria, non ne possiede le qualità caratterizzanti ( di trama e personaggi, profondità di indagine socio-politica, introspettivita’... ).
Scordiamoci i romanzi più noti e prendiamola per quello che e’, come ci dice l’autore nella postfazione, ...” un’ invenzione tragicomica necessaria nel momento in cui la disperazione incontra lo sberleffo “..., con riferimento a un evento e a un periodo nefasto e assai noto ( la Brexit ) della recente storia britannica, un omaggio al genio di Franz Kafka nella metamorfosi inversa uomo-insetto e nel nome del protagonista, una vicinanza ammirata e uno sguardo più profondo alla satira politica di Jonathan Swift che ha raggiunto la sua massima espressione nel pamphlet dal titolo “ Una modesta proposta “.
Questo quanto, il resto un racconto non particolarmente vivo, piuttosto piatto, una satira poco convincente, il confine tra uomo e scarafaggio superato da un’ uniformità indefinita a contorno di un eccesso di teoria economica poco includente e astrattamente persuasiva.
Ecco l’ invenzione letteraria, l’ Inversionismo, un neo indirizzo politico-finanziario fondato su populismo, demagogia, impraticabilità, odio, menzogna, sostenuto da un referendum indetto dai conservatori durante la campagna elettorale del 2015, che ha goduto del sostegno di poveri e anziani per ragioni evidenti, animata da un livello variabile di zelo nazionalista.
Il modello prevede un cambiamento di rotta del flusso finanziario, una purificazione dell’ intero sistema economico britannico a sovvertire le basi del reale, laddove si guadagna spendendo e si paga per avere un lavoro, una ruota populista che ben presto inizia a girare.
Jim Sams, un semplice scarafaggio, vissuto tra scarichi e canaline di scolo, nutrendosi di scarti di cibo e di escrementi, si sveglia suo malgrado nell’ immane corpo del primo ministro britannico, con un campo visivo ridotto, un testone ingestibile, quattro arti inamovibili, un pezzo di carne scivolosa in bocca e un colorito azzurrino smorto. Superato l’ iniziale disgusto riconosce l’ irriconoscibile, attingendo a quello spirito di adattamento insito nella propria specie, una coerenza lontana dagli irragionevoli desideri umani.
D’ improvviso pare ricordare, l’ accettazione del nuovo se’ per lui motivo d’ orgoglio, un unico scopo, l’ approvazione del disegno di legge inversionista osteggiato da frange di cronologisti, da dissidi interni, da teorie complottiste, dalle principali nazioni europee, ma non dal Presidente americano, unico alleato di riferimento.
Lo attorniano gli altri, una schiera di fratelli e sorelle, subito riconosciuti attraverso il velo della loro superficie umana.
Ma quanto di umano e quanto di scarafaggio in questa inversione e commistione tragicomica? Identici i principi ispiranti, ... “ uniti dallo stesso coraggio indomabile e dalla voglia di vincere, sostenuti da valori semplici e emozionanti come il sangue e il suolo, pronti ad abbracciare un ideale mistico di nazione con la certezza del periodo di lacrime e sangue che verrà, affrancando il paese da una detestabile schiavitu’, un destino collettivo forgiato in quel momento...”
Il primo ministro, in passato uomo affabile ed esitante, raggiunta una completa metamorfosi caratteriale, sguazza nel presente, recita con orgoglio, ordina, congiura, si commuove, mente, indotto dalla propria essenza blattoidea compiaciuta e compiacente e da un pizzico di irrefrenabile ambizione “ umana “, disponendo di ....” una logica equilibrata e perfetta che nel corso di inimmaginabili distese di tempo gli ha garantito una buona capacità di adattarsi all’arte di sopravvivere come individuo e come specie “....
Ed allora perché approvare il disegno di legge inversionista? ... “ Perché si’ “... e quale l’ essenza del proprio agire? Una totale acrasia.
La nuova politica economica, in un caos politico indecente e autoreferenziale, intriso di trabocchetti, ingiurie, falsità, inabissamenti morali, improvvisi cambiamenti di rotta, allontanamenti, totalitarismo, sara’ finalmente maggioranza, troppo tardi per una inversione di rotta.
Il paese, trascinato nella rovina, vivra’ un futuro incerto, nefasto, repellente, qualcuno, deposta la scomoda armatura umana, ritornerà alla propria natura in attesa di un banchetto a palazzo, i più ( a detta dell’ autore ), ...” sperando in un difficile ritorno alla ragione, potrebbero doversi affidare al conforto di una risata “ ...

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Commenti

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Ciao Gianni.
Con questo autore già vado molto cautamente. Su questo libro, mi hai tolto ogni dubbio. Grazie
Leggo giudizi molto contrastanti. È da leggere allora...
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68
21 Mag, 2020
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Ciao Emilio, questa novella mi pare un poco sopravvalutata, la penna è sempre buona, il resto....
In risposta ad un precedente commento
68
21 Mag, 2020
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Ciao, personalmente, oltre una scrittura che si avvicina all’ ultimo McEwan, lo sconsiglio, piuttosto deludente, velocemente piatto, non comprendo i giudizi altamente positivi...
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