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I quaderni botanici di Madame Lucie
 
I quaderni botanici di Madame Lucie 2022-03-21 15:11:14 ornella donna
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    21 Marzo, 2022
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L'elaborazione di un lutto

Mèlissa Da Costa ha scritto il suo primo romanzo intitolato I quaderni botanici di Madame Lucie, che è stato uno dei dieci libri più venduti in Francia nel 2020.
Il tema intorno al quale ruota il romanzi è il lutto e l’elaborazione di esso. Racconta, infatti, la storia di Amande Luzin che dopo aver perso tragicamente l’amato marito, che in un giorno esce di casa, chiamato d’urgenza, e non fa più rientro a causa di un tragico incidente di moto. a seguito di questo tragico evento lei perde anche il bambino che portava in grembo. La sua vita non ha più senso, e il dolore la annienta. Così per superare il tutto prende in affitto una casa nelle campagne francesi dell’Auvergne. Lì lei è completamente sola, con i suoi fantasmi e le sue ferite. Una casa particolare, dove:
“aleggia un tenue odore di rancido, ma l’impressione sgradevole è spazzata via dal fresco che vi regna. Ventidue gradi: ho il tempo di calcolare la temperatura interna. Non di più. Perfetto. “
Una vecchia casa dove scorre un tempo che non è più. Appartenuta a una signora che la curava con tanto amore, ma che ora è deceduta e la figlia non può occuparsene. Così Amande cerca una vita nuova, lontano da tutto e da tutti. E’ seppellita nella sua depressione, quando, un giorno, trova in soffitta dei vecchi calendari. Sono appartenuti alla signora che vi abitava prima, e sono ricchi di consigli sul giardinaggio, sulla giusta manutenzione della casa e del giardino. Perché non provare ad applicare le sue teorie? Per Amande è forse una occasione per rinascere? Che accadrà?
“La Terra è lì, appena oltre la porta, abbandonata ed incolta. Amande è una giovane donna di città , che non ha mai indossato un paio di stivali di gomma, eppure suo malgrado si trova a cedere; interra il suo primo seme, vedrà spuntare un germoglio: nella palude del suo dolore, una piccola, fragrante, promessa di futuro.”
Ci sono dolori e lutti che sembrano destinati a non passare mai. E questo libro racconta uno di questi, ma con una eccezione: di questi dolori si può farne tesoro e superarli. Un romanzi ricco di sentimenti e di speranza. Scritto con una prosa semplice e lineare, è un inno implicito alla via e alla rinascita. Congegnato senza troppi personaggi, il romanzo dipinge una realtà vera, carica di dolore e depressione, ma con una speranza rivitalizzante. Una bella storia di emozione pura e semplice; una:
“voce che invita ad aprire gli occhi e il cuore.”.

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