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L'inverno del mondo
 
L'inverno del mondo 2012-10-17 13:26:19 Mephixto
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mephixto Opinione inserita da Mephixto    17 Ottobre, 2012
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Il soufflè si è sgonfiato...

Follet il grande affabulatore. Questo scrittore potrebbe rendere interessante e avvincente anche il foglietto illustrativo dei farmaci più conosciuti … Ma questo non basta a creare una grande romanzo, e ancor meno basta a rendere grande una trilogia.
Ora entro più’ nel dettaglio di queste mie affermazioni: Ken Follet scrive benissimo, un maestro, ti incolla alle pagine ed è maledettamente ipnotico; però questa volta, a differenza di “la caduta dei giganti” si respira un non so che di commerciale.
Prima nota di demerito va a questa ossessiva mania di Follet nelcreare incontri casuali improbabili, troppo faziosi e costruiti, non che prevedibili. Ad un certo punto, scusami Follet, mi diventi scontato !
In secondo luogo: cinque dinastie, 3 nazioni, un unico ideale ? mi è sembrata un po’ tirata per i capelli.
Inoltre una famiglia di afroamericani avrebbe dato nuovo lustro e interesse alla narrazione!
(Non dimentichiamoci … nonostante la segregazione razziale negli USA, i neri si sono arruolati volontari per combattere in nome della liberta, nella speranza che un giorno sarebbe arrivata anche per loro).
Ad un certo punto sembra tutta un'unica grande famiglia “felice” mettiamoci qualcosa di diverso no ?
Terzo crepa che mina alla solidità imposta dal primo capitolo, e mi ha lasciato un pochino l’amaro in bocca, sono l’eclisse di alcuni dei precedenti protagonisti, sembra quasi che abbia voluto semplificarsi la vita .
Ora passiamo alla piacevolezza.Gradevole, alcuni paragrafi si fanno letteralmente divorare e tu rimani incollato li per decine di pagine; però anche qui ha voluto: semplificare ? alleggerire ? raggiungere un pubblico meno avvezzo alla sottigliezza storica ?Ma cosa mi combini Follet?! nel primo romanzo mi tiri fuori chicche di storia per palati fini, vedi ad esempio la crisi Usa Messico oppure i dettagli tecnici della rivoluzione russa … e qui a malapena hai citato la morte di F. D. Roosvelt . Inoltre non hai nemmeno accennato ai campi di prigionia Usa dove venivano “ ospitati” i giapponesi residenti in America e le loro mogli e figli. Dai ne avevi di argomentazioni hai voluto proprio mungere la vacca senza latte !
.. non voglio andare oltre perché ne avrei molte altre. Quello che voglio dire è che: mi aspettavo una profondità e un coinvolgimento storico al pari del primo, invece mi trovo la storia descritta a livello di testo scolastico di scuole medie inferiori !
Queste sono le principali sbavature di questo romanzo ai miei occhi, ne avrei ancora ma non voglio spoilerare quindi me le tengo per me !
Purtroppo il paragone con il primo capitolo viene spontaneo, nel primo sentivo che i personaggi erano parte delle vicende storiche(parte dei fatti non protagonisti) . In questo capitolo sembrano vecchi film girati in un teatro di prosa. Con la scenografia che sfila sullo sfondo, senza mai diventare protagonista !
Ora direte” ma ti ha fatto schifo !” No ! Mi sono piaciute molte cose, la descrizione della battaglia area per l’isola di Midway, gli intrighi politici e spionistici, e la parte finale in cui descrive la via al’ombra dell’ URSS nella Berlino stuprata dalla guerra; gettando le basi per il prossimo capitolo: la cui trama sarà sicuramente ambientata durante la guerra fredda. Ma tutto questo non è bastato a farmi dire che è un capolavoro. Un buon romanzo, piacevole e scorrevole, ma manca la magia, quella magia che fa si che la storia si fonda con la finzione e ti lascia attonito e incapace di capire dove finisce la realtà e dove comincia la fantasia !
Agiungo una nota postuma alla scrittura della race:
Mi azzarderei a dire che secondo me potrebbe anche essere letto come romanzo autoconclusivo, non è così necessaria la lettura del precedente capitolo , posso aggiungere che si potrebbe adirittura invertire le letture.

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Commenti

12 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Che dirti Mirko, recensione ben motivata, quasi da arringa di tribunale...ho apprezzato.
Syd
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Mephixto
17 Ottobre, 2012
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Grazie Syd ,
Ci tenevo a esprimere il mio dispappunto, in particolare quando un autore diventa un pochino troppo "commerciale" nei contenuti !
recensione critica e molto interessante!
grazie alla tua opinione mirko ci si fa un'idea esaustiva del romanzo!
In risposta ad un precedente commento
Sydbar
17 Ottobre, 2012
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Pienamente d'accordo con la tua opinione seppur non ho letto l'opera in questione.
Sei stato molto puntuale.
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Mephixto
17 Ottobre, 2012
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@Silvia71
Grazie ho cercato il piu possibile di esserlo, e devo dire che senza spoiler temevo di non riuscire a dar peso alle mie affermazioni.
Ad ogni modo, se si ha letto il primo è una piacevole lettura.
In risposta ad un precedente commento
Mephixto
17 Ottobre, 2012
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Guarda Syd,
Io fossi in te lo leggerei, ma potresti verso la fine sentire quel retro gusto un po stoposo di tappo, che se ti capita con un bunello ti da quella fitta al cuore ... :)
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Sydbar
17 Ottobre, 2012
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Nooooooo il sapore di tappo col brunello nooooooooo
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gracy
17 Ottobre, 2012
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A fine mese leggerò "La caduta dei giganti" con un Gruppo di Lettura....è un bel malloppone!!
In risposta ad un precedente commento
Mephixto
17 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
17 Ottobre, 2012
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Dipende Gracy, se ti piaciono i romanzi storici sarà una passeggiata di salute; un po' come una doppia portata del tuo piatto preferito, e Follet per come scrive ti fa da dolce. ;-) altrimenti, sarà un indigestione !!! comeunque vada, buon appetito !!!
Interessante Mirko, recensione ben motivata, alcuni passi li condivido pienamente (incontri così casuali, poi quella scrittura tipo film... davvero commerciale), ci sono rimasta un po' quando ho scoperto che i protagonisti sono quasi totalmente cambiati...
Però nonostante tutto mi sta piacendo molto: sarà che ho letto La caduta dei giganti molto tempo fa (poco dopo l'uscita) e ho dimenticato molte cose... e poi sì, Follett prende e pure parecchio...
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