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Parlami di battaglie, di re e di elefanti
 
Parlami di battaglie, di re e di elefanti 2014-04-03 14:55:49 silvia71
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    03 Aprile, 2014
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E se Michelangelo...

Splendidi frutti di melograno segnano la copertina dell'ultimo romanzo del francese Enard, una giovane voce poco conosciuta nel nostro paese.

“Parlami di battaglie, re ed elefanti” classificato come romanzo storico, nasce dall'idea dell'autore di dare una risposta alla domanda “ ..e se Michelangelo fosse sbarcato a Costantinopoli per progettare la realizzazione di un ponte sul Corno d'Oro?”

Che Leonardo da Vinci fosse stato contattato dal sultano Bayazid per potergli affidare la costruzione di un ponte è dato certo, eppure Enard in appendice racconta di come recentemente siano stati rinvenuti dei carteggi appartenuti al Buonarroti, con schizzi di un ponte e dei rilievi di Santa Sofia.
Parte proprio da questo spunto la costruzione del romanzo che colloca il grande Michelangelo tra le strade dell'attuale Istanbul.
Correva l'anno 1506.

Quello che il lettore ritrova tra le pagine di questo romanzo è un Michelangelo ritratto con realismo, da parte di un autore che non improvvisa, ma dopo essersi nutrito di materiali e studi sul suo personaggio, ce ne trasmette un volto concreto e storico.
Piacevole e ben orchestrato l'intento di Enard, di far camminare un uomo dell'occidente, un uomo avvezzo a calpestare le strade di Firenze e di Roma, tra i vicoli di una delle più grandi città del passato, avvolta da costumi e tradizioni poco conosciuti.
Belle le immagini del fiorentino a spasso tra i profumi dei mercati, i cui occhi sono colpiti dai colori delle spezie essiccate e dei frutti dai sapori diversi.
Eppoi l'incontro con una cultura differente, i versi del poeta Mesihi di Pristina gentile ospite durante il soggiorno, gli abbigliamenti, i suoni, le danze.
La concretezza e la razionalità di un uomo occidentale che si misura con la fantasia, con la magia dei luoghi, con le emozioni, con i sogni.

Il narrare di Enard non è corposo, il suo essere descrittivo è dominato da un tratto rapido e poetico, fermandosi brevemente sulle immagini e sui soggetti ma catturandone il cuore.
A tratti diviene una lettura di flash emozionali, di scorci, di pensieri, che nell'insieme concorrono a creare il tempo ed il luogo.
Un romanzo breve, con capitoli veloci come un soffio, una trama che vuole intrecciare due mondi, una storia che riemerge dal passato vestita un po' come una fiaba.

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Consigliato a chi ha letto...
"Il tormento e l'estasi" di I. Stone
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Commenti

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Ciao Silvia,
Trovo originale l'idea del romanzo nella tua descrizione. La cover è davvero bella, e il titolo non scherza... :-)
In risposta ad un precedente commento
silvia71
03 Aprile, 2014
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Ciao Bruno, in effetti cover e titolo hanno captato fin da subito la mia attenzione!
Lo scorso anno lessi la biografia romanzata di Michelangelo e mi è servita tanto per valutare la veridicità di talune affermazioni sull'artista presenti nel testo.
Bella recensione Silvia. Ti consiglio di leggerti "Via dei Ladri" dello stesso autore per avere anche una Tua opinione sul romanzo. Ciao e buona giornata....
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
04 Aprile, 2014
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Affascinante.
Mi hai proprio incuriosita..sarà perché Istanbul è il mio sogno proibito..lo leggerò!
@Giuseppe: lo sai che mi sono decisa a leggere questo romanzo dopo aver letto la tua recensione positiva sul titolo "Via dei ladri"??'
La cosa che mi incuriosisce di questo autore è che ha scritto tre romanzi di generi molto diversi...almeno ho captato questo leggendo le singole presentazioni....
chiaramente prediligendo il genere storico mi sono buttata su questo titolo

@CuB: si il titolo mi affascinava da morire......
@Dhalia: è un romanzo piuttosto breve che non abbonda in descrizioni, ma stilisticamente l'ho apprezzato
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