Dettagli Recensione

 
Profumi perduti
 
Profumi perduti 2020-03-02 13:50:59 sonia fascendini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    02 Marzo, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

resilienza

“Non siamo abituate a essere sfruttate, ingannate e maltrattate. Non ne abbiamo neppure bisogno.” Così risponde al marito durante un litigio una delle protagoniste di questo romanzo. Lei, sua cugina, la nonna e molte altre che le seguiranno sono le donne della famiglia Degnelly. Hanno in comune degli occhi di un grigio quasi trasparente. Freddo come il ghiaccio e capace di far paura. Sono donne convenzionali solo fino al punto in cui ritengano che questo possa essere a loro utile. Da quel punto in avanti sono eccentriche, addirittura rivoluzionarie e guai a criticarle. Non sono quello che si definirebbe come dotate di istinto materno, non sono dolci, amorevoli o portate verso la civetteria. Eppure gli uomini cadono ai loro piedi tentando in ogni modo di farle proprie e a volte illudendosi che sia così. I loro figli le detestano, le considerano prive di cuore e egoiste. Eppure tutta la famiglia si rivolge a loro quando ha bisogno di qualcosa di veramente importante da chiedere. Che siano soldi per vivere nel lusso, richieste di assistenza, oppure necessità di essere appoggiati per avere favori da altri. E in questi casi non sono capaci di dire di no: si spendono fino all’ultimo quando necessario anche rischiando la vita. In questo libro, il secondo di una trilogia che racconta la saga di questa famiglia la Link ci racconta la Germania che con difficoltà si rialza dopo la prima guerra mondiale. Ma quando sembra che fondo al tunnel ci fosse una luce ecco arrivare il nazismo e poi la secondo guerra mondiale con tuti i suoi orrori. Attraverso gli occhi di Felicia, Nicola, Belle, e delle loro figlie vediamo questo periodo da diversi punti di vista. L’amore che nonostante tutto si fa avanti prepotente, la preoccupazione per figli, fratelli e padri in guerra. Ancora il dramma di chi si rende conto di che cosa stia succedendo nei campi di concentramento. Il coraggio di chi aiuta ebrei e perseguitati politici, l’avidità con cui altri sfruttano la situazione. Il tutto senza ripararsi dietro moralismi, senza giudizi o pregiudizi. Mi è piaciuto molto questo libro: scritto con cura per i dettagli e secondo me tenendo conto se non di tutti i punti di vista possibili, della maggior parte di essi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.8 (3)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene