Narrativa straniera Romanzi La voce invisibile del vento
 

La voce invisibile del vento La voce invisibile del vento

La voce invisibile del vento

Letteratura straniera

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Spagna, località di Las Marinas. La luce si è ritirata verso qualche luogo nel cielo. Il buio della notte avvolge le viuzze del paese e il mare è nero come la pece. Julia ha perso la strada di casa: è circondata dal silenzio e sente solo la voce del vento che soffia dal mare, e profuma di sale e di fiori. Non ricorda cosa sia successo: era uscita a prendere del latte per suo figlio, ma sulla strada del ritorno all'improvviso si è ritrovata in macchina senza soldi, documenti e cellulare. In pochi minuti quella che doveva essere una vacanza da sogno si è trasformata in un incubo.La donna può affidarsi solo a sé stessa. Deve ascoltare il vento che continua a soffiare intorno a lei. Deve capire cosa sta accadendo. Perché è lì, nel suo istinto di sopravvivenza, che può trovare finalmente la strada di casa.



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La voce invisibile del vento 2016-06-25 11:41:46 marika_pasqualini
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marika_pasqualini Opinione inserita da marika_pasqualini    25 Giugno, 2016
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La voce invisibile del vento

Che noioso!!! ripetitivo, immaginario, lento, senza trama. poteva farlo durare 200 pagine in meno che era meglio. La storia di Julia, mamma di Tito, moglie di Felix, che in vacanza a Las Marinas, appena arrivata, esce per comprare il latte al bambino....e li comincia la sua storia apocalittica. Probabilmente non è scritto bene fin dall'inizio. poi quando si capisce realmente cosa è successo a questa Julia che non ritrova la strada per tornare in appartamento dal figlio e dal marito è già troppo tardi per riprendere una storia decente. bisognava chiuderla li.
Inverosimile, racconta sempre le stesse scene di lei che va in banca, di lei che va in discoteca, di lei che non si capisce più...
Il finale non è male. ma nemmeno la trama in sè non sarebbe male, anzi. è un argomento profondo, e appunto per questo ha bisogno di particolare attenzione, e non di una storia buttata li alla bell'e meglio.
Clara non è stata all'altezza di argomentare un coma con la giusta delicatezza. Non si fa.

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La voce invisibile del vento 2012-07-15 13:52:26 Dido
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Dido Opinione inserita da Dido    15 Luglio, 2012
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Trasmette ansia

Sono appena tornata dal mare e questo e' il primo dei 3 libri che mi hanno accompagnata e devo dire che mi ha trasmesso un po' d'angoscia infatti non so se l'ho letto velocemente perche' ero curiosa di scoprire come andasse a finire o per liberarmi da questa cattiva influenza che destava su di me.
Julia con il marito Felix e il figlioletto vanno in vacanza al mare ma appena arrivano nel residence la madre si accorge di aver scordato il latte per Tito quindi decide di uscire per cercare una farmacia aperta ma succede qualcosa di strano e non riesce piu a ritrovare la strada di casa.
Da qui si intrecciano tutta una serie di eventi apparentemente poco chiari Julia rimane senza soldi e senza telefono si ricorda di un incidente stradale ma non rimane nessuna traccia ,cerca disperatamente di mettersi in contatto con il marito ma senza successo e vuole con tutte le sue forze ritornare da suo figlio ma cosa glielo impedisce?Dopo alcune pagine si svela il mistero in realta' Julia ha avuto un incidente in macchina mentre andava in farmacia ed e' in ospedale in coma e le strane presenze che avverte attorno a se sono i suoi familiari che le parlano durante il suo lungo sonno.
Lei non capisce perche' e' intrappolata in questo mondo parallelo ma e' certo che lotta in tutti i modi per tornare dalla sua famiglia e alla fine trovera' la strada giusta eliminando dal suo inconscio le persone negative che hanno fatto parte del suo passato riuscira' a cancellarle anche nella vita reale?
Un romanzo che parla d'amore in maniera originale probabilmente senza le motivazioni giuste come l'istinto materno la protagonista non si sarebbe mai svegliata .Mi sono sempre chiesta il significato dei sogni e se una persona in stato di coma lo fa costantemente oppure e' semplicemente un corpo attaccato a dei macchinari secondo me la Scrittrice ha voluto affrontare un argomento piu grande di lei pero' qualcosa mi e' rimasto e trovo alcune recensioni scitte prima della mia un po' esagerate io lo consiglio.

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La voce invisibile del vento 2012-06-22 16:41:10 alfa beta
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Opinione inserita da alfa beta    22 Giugno, 2012

Noioso, banale e triste; da evitare.

Decisamente noioso, banale e triste; non si può andare in vacanza e portarsi appresso "La voce invisibile del vento" pensando ad un catalizzatore di sensazioni positive, romantiche e stimoli sublimi.
Una banale storia "sfortunata" che mette di cattivo umore, annoia, che si fatica e stenta a leggere e lo si protrae nel tempo: non lo finisci in una settimana di vacanza ma... quasi, per forza, al tuo rientro dopo sere e sere di "sfortunati" episodi, anche insulsi.
Peccato, non mi ha rovinato la vacanza ma... non mi ha dato quanto sperassi e nulla per cui sognare, anzi... una bella cappa grigia di "sfortuna" sul capo.
Da evitare.

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La voce invisibile del vento 2012-05-11 21:36:51 Musica
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Musica Opinione inserita da Musica    11 Mag, 2012
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Non conquista con decisione, ma resta.

A differenza del precedente, questo romanzo, sembratomi a tratti un tantino statico, può per un istante ingannare sembrando erroneamente noioso. La verità, invece, è che si tratta di un libro che si colloca senz'altro su di un livello diverso da quello delle comuni letture, perché fondato su una trama insolita, che permette al lettore di sviluppare il potere della propria immaginazione attraverso un episodio di vita piuttosto realistico. La descrizione introspettiva dei personaggi, poi, nella Sanchez è sempre molto presente: questo permette sin da subito di avvicinarsi alla storia senza restarne delusi, perchè si finisce in qualche modo con l'affezionarsi ai personaggi o perlomeno alle loro idee. Sicuramente un buon libro, ma decisamente più ponderato e vaporoso del caso editoriale che l'ha preceduto.

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Consigliato a chi ha letto...
Il profumo delle foglie di limone
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La voce invisibile del vento 2012-04-11 06:27:50 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    11 Aprile, 2012
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Scadente

Premetto di non avere ancora letto il famosissimo caso editoriale "Il profumo delle foglie di limone" pubblicato sempre per Garzanti un anno fa (anche se è stato scritto cronologicamente dopo a questo). Ma, incuriosita dal successo che questa scrittrice spagnola ha avuto in Italia e nel mondo, mi è capitata l'occasione di leggere questo suo nuovo libro e non me la sono lasciata scappare.
La prima impressione che ho avuto dalle pagine iniziali è stata di indifferenza. L'esordio di questo romanzo non è dei più brillanti e la storia mi è apparsa fin da subito un po' fiacca. La narrazione in terza persona alterna il punto di vista di Julia e quello di Felix, moglie e marito che si apprestano ad intraprendere una vacanza estiva in una località balneare spagnola, in compagnia del loro figlioletto di appena sei mesi, che necessita di cure e attenzioni costanti. Ma la vacanza parte subito male quando, appena raggiunta la meta, Julia si accorge di aver dimenticato a casa il latte per il figlio e così parte di notte alla ricerca di una farmacia aperta, e da lì il destino le giocherà un brutto scherzo (non vi svelerò come) e la allontanerà dal marito e dal figlio per un po', durante un labirintico ed esasperante viaggio nella sua mente, tra ricordi e segreti, mentre il marito dovrà imparare a cavarsela da solo e accudire il figlio.
Sfortunatamente le mie perplessità iniziali sono state confermate e andando avanti con la lettura invece di un miglioramento, ho assistito ad un peggioramento.
Se dovessi dare a questo romanzo un giudizio di una sola parola non avrei dubbi: SCADENTE!
Difficilmente mi è capitata una lettura così poco interessante e monotona. Sono basita dal fatto che questa autrice sia così tanto osannata dal pubblico. O questo libro è un clamoroso buco nell'acqua tradotto in Italia solamente sulla scia del successo de "Il profumo delle foglie di limone" che invece è un capolavoro (prima o poi dovrò leggerlo per verificare) o il metro di giudizio adottato per valutare i così detti "casi editoriali" ed "autori prodigio" è totalmente fuori da ogni logica a me concepibile.
Oltre ad una storia completamente priva di fascino, sgradevole e banale, lo stile di scrittura adottato dall'autrice è quanto di peggio possa immaginare per fare di un libro un PESSIMO libro. La Sanchez utilizza un linguaggio monocorde e incolore. Descrive ogni avvenimento, ogni ambiente, ogni azione svolta dai personaggi, in maniera meticolosa, con un'infinità di dettagli sterili e inutili, come una cronaca asettica e tediosamente ridondante. Il rischio è quello di cadere addormentati. L'impulso è quello di abbandonare la lettura senza troppi ripensamenti. Non trasmette nessuna emozione, nessun sentimento. I suoi personaggi sembrano agire meccanicamente, come lobotomizzati. Non basta descrivere a parole un avvenimento brutto per trasmettere al lettore quella determinata sensazione. Non basta descrivere uno stato d'animo per rendere l'idea di cosa prova un personaggio. La Sanchez mi è sembrata completamente incapace di scrivere un romanzo degno di questo nome. Neanche scrittori esordienti commettono errori così grossolani nello stile narrativo. Libri come questo, se ce ne fossero tanti, mi farebbero seriamente rivalutare il mio amore per la lettura.

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La voce invisibile del vento 2012-04-03 17:57:20 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
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NON LASCIA TRACCIA

Ho acquistato questo libro spinta dalla voglia di leggere una storia coinvolgente, tenera, avvincente come la trama de “Il profumo delle foglie di limone” e sono rimasta delusa da questo nuovo romanzo della famosa autrice.
La trama si svolge intorno ai due protagonisti, Felix e Julia, marito e moglie, genitori da pochi mesi che decidono di andare per qualche giorno in vacanza al mare.
Felix uomo tutto di un pezzo, serio, lavoratore, molto razionale senza grilli per la testa, Julia donna estroversa, fantasiosa, molto istintiva a cui piace il contatto col la gente, che vive con fatica il ruolo di madre del piccolo Tito e proprio alla luce di questa fatica e stanchezza, la famiglia decide di prendere una pausa dalla routine quotidiana e parte per Las Marinas.
La sera stessa dell’arrivo Julia si accorge di non avere portato il latte in polvere per Tito, quindi decide di prendere l’auto e recarsi direttamente ad acquistarlo, nonostante non abbia memorizzato esattamente l’ubicazione del proprio residence, incuneato in un’ infinità di viottoli che ospitano unità abitative simili, e nemmeno la strada per raggiungere la farmacia più vicina… Julia non rientra a casa….
In realtà, la donna ha un’incidente d’auto che le procurerà una lieve commozione cerebrale che indurrà uno stato soporoso apparentemente inspiegabile. Durante questo stato Julia si ritroverà a vivere una vita parallela creata dalla sua stessa mente, nella quale metterà in atto una sorta di desiderio di “fare ordine” nei propri sentimenti ed affetti cha la porterà a conoscere più profondamente sé stessa e ciò che per lei è veramente importante.
Alcuni passaggi, sono risultati davvero noiosi, ed anche ciò che Julia costruisce nella sua mente durante lo stato soporoso non è nulla di che. Stesso discorso vale per la descrizione di come Felix affronta lo stravolgimento della propria vita e la scoperta di alcune parti di vissuto della moglie a lui sconosciute, che risulta del tutto inverosimile……
Riconosco lo stile dell’autrice, ma questo libro sembra scritto forzosamente e frettolosamente, non ha nulla che ricalca l’accuratezza della descrizione dei protagonisti del suo successo precedente.

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La voce invisibile del vento 2012-03-12 18:47:51 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    12 Marzo, 2012
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Perché leggere “La voce invisibile del vento”?

Perché il titolo “La voce invisibile del vento”?
Forse perché, quando si è angosciati e si è convinti di aver perso tutto, solo il vento, con il suo soffio sulla pelle, sembra essere l’unica cosa in grado di placare la nostra angoscia e calmare il nostro animo. Se ci sentiamo perduti, abbandonati da tutti, di chi scegliamo di fidarci? Quali sono le sensazioni che il nostro corpo ci trasmette? Possiamo fidarci dell’intuito, del buon senso, della memoria? La nostra mente può ingannarci? I nostri ricordi possono sfumare così facilmente e confondersi e confonderci?
Questo secondo romanzo di Clara Sànchez, dopo Il Profumo delle foglie di limone, è la conferma di una grande scrittrice. È un romanzo molto intimo, che fa riflettere sull’esistenza che conduciamo ogni giorno, fatta di piccoli e ripetitivi gesti, cui non diamo più importanza. La nostra mente, in tutto questo processo ricco di vita, cosa fa? Che azioni ci porta a compiere? La nostra coscienza può essere la risposta? E l’amore che ruolo ha nella nostra vita?
L’inizio di questo romanzo parte con quella che può definirsi una “coppia giovane”, formata da padre, madre e figlio di sei mesi. Félix, Julia e Tito. Sono una famiglia come tante che parte per andare in vacanza. La meta scelta è Las Marinas in Spagna, dove sperano di rilassarsi e divertirsi, ma accade l’imprevisto. L’inizio del dramma parte da un elemento banale come la necessità di comprare del latte. Ci va Julia, ma non fa più ritorno. Già prima di partire ha dei problemi: si addormenta facilmente, è sempre stanca, affaticata. Forse dovrebbe andare da un medico. Il marito lo sa, ma non ci fa caso, perché è normale essere sempre stanchi, quando si deve lavorare e badare ad un bambino che dipende per ogni cosa da te.
Fin dai primi capitoli, la narrazione si sdoppia e si focalizza, in maniera alternata, fra il punto di vista di Félix e quello di Julia, indicandone il nome all’inizio del capitolo. La storia è quella di due vite che vivono su dimensioni parallele, dove inizialmente si ha difficoltà a distinguere la realtà dal sogno, la realtà dai ricordi e la memoria dei protagonisti non è sempre affidabile.
Per tutto il libro, lei cercherà di tornare da lui e dal figlio. Sarà assalita da vergogna, sensi di colpa, compirà azioni senza senso e affronterà tante difficoltà.
Anche Félix subirà il peso di un profondo senso di impotenza, poiché vorrebbe aiutare la moglie. Cercherà di reagire e di fare tutto ciò che è umanamente possibile per far tornare Julia dalla sua famiglia.
VOTO 10+
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere perché, nel commenti di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Un libro decisamente ben scritto, con uno stile perfetto. La scrittura è semplice, ma allo stesso tempo elegante e delicata, capace di prendere per mano il lettore e trascinarlo in una storia in bilico tra la realtà e il sogno, in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio. I protagonisti vivranno esistenze parallele nel medesimo luogo, sconosciuto a entrambi. Faranno incontri, vivranno situazioni particolari. Seguendo le due narrazioni parallele sarà possibile riavvolgere il nastro delle vite di Félix e Julia e ripensare, insieme a loro, alle scelte compiute, agli errori commessi in buona fede, ai sentimenti e ai desideri proibiti. Il lettore rimarrà intrappolato nelle loro menti, nel loro disperato bisogno d'amore, nella loro difficoltà a cominicare. Sarà possibile scoprire cosa si annida nelle loro menti e nei loro cuori e cosa vogliono tenere nascosto. Il lettore potrà scoprire tutto ciò che si agita nelle loro anime: desideri inconfessabili, tradimenti, paure, sogni e aspettative per il futuro.
Per Julia l’unico conforto sarà la voce del vento che soffia dal mare e profuma di sale e di fiori, dove spesso le sembrerà di sentire la voce del marito e di altre persone care e il tocco di creature invisibili che le sembrano spettri.
A fare da sfondo alle normali esistenze dei protagonisti ci sono l’ambiguità della mente e la complessità dei processi mentali.
Félix farà di tutto per risvegliare la moglie dal coma, anche cercare di direzionare i sogni di lei, influenzandoli con ogni cosa crede giusta. Arriverà a intraprendere la scelta più difficile che un uomo possa fare. Indagherà, soffrirà, scaverà nella vita e nei segreti di sua moglie. Si chiederà cosa la rendesse veramente felice, quali fossero le sue priorità e se lo avesse mai realmente amato. Lui era certo di amarla e per questo l’avrebbe salvata o almeno avrebbe tentato, nonostante la tentazione, la vulnerabilità e le insicurezze proprie di un animo che soffre.
Quando amiamo, forse è l'insicurezza o forse altro a farci tenere sempre la porta aperta verso il dubbio che le cose possano essere diverse da come ci sembrano.
La storia è veramente originale, molto particolare, avvincente, ricca di colpi di scena e di bivi in cui una decisione può cambiare la direzione già intrapresa. Il ritmo è veloce, grazie alla brevità dei capitoli, che hanno una lunghezza costante, e alla piacevolezza dello stile, nonostante la storia non sia esente da parti molto drammatiche. La storia, infatti, è, sì, romantica, ma allo stesso tempo anche triste e con un finale inatteso che vi sorprenderà, oltre a farvi riflettere.

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La voce invisibile del vento 2012-03-10 18:25:53 Ally79
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Ally79 Opinione inserita da Ally79    10 Marzo, 2012
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La voce (visibile) della fretta

Interno giorno:il telefono della Sanchez squilla,è il suo editore:”Clara ma allora???E’ pronto o no questo nuovo romanzo?Il profumo delle foglie di limone è un bestsellers,dobbiamo cavalcare l’onda!Sbrigati!Sbrigatiiiii!SBRIGATIIIIIIIIIIIII !”

Ecco questa è l’unica spiegazione che posso trovare a questo libro cosi mal scritto:la fretta.

Julia,il marito Felix e il piccolo Tito vanno in vacanza per un mese.
La prima sera appena giunti si rendono conto di aver dimenticato il latte per il bimbo.
Julia esce di casa e si perde.
Per otto giorni vagherà sola senza riuscire a ritrovare il loro appartamento.
Sta forse vivendo un incubo?

Questo romanzo non sta in piedi.
La storia in se richiede ridicoli escamotage per essere portata avanti.
Le descrizioni sono fastidiosamente lunghe e palesemente dettate dall’esigenza di estendere il numero delle pagine,l’introspezione psicologica dei personaggi è inesistente,il tema dei sogni o incubi, che dir si voglia,non argomentato.
Addirittura più volte mi si sono evidenziati veri errori nella svolgersi temporale degli eventi, per non parlare del fatto che a distanza di poche pagine ho ritrovato le stesse identiche frasi ripetute senza alcun motivo o necessità.
Tutto questo all’interno di una trama che è di per se trita e ritrita.
E’ ovvio che spesso alcuni temi in letteratura si ripetano.
Ma se c’è necessità di narrare qualcosa di cui altri hanno già scritto sarebbe il caso di farlo meglio dei predecessori.
Qui mi è sembrato di leggere una cattiva imitazione dei libri di Guillame Musso e se consideriamo la poca originalità delle storie di quest'ultimo vi sarà chiaro che incubo è questo romanzo.

Ribadisco questo libro puzza di fretta.
Già non avevo amato Il profumo delle foglie di limoni (che in confronto resta comunque un capolavoro!)ma con La voce invisibile del vento dichiaro definitivamente chiuso il mio rapporto con la Sanchez.
Stammi bene Clara!

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