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Rossoamaro
 
Rossoamaro 2011-08-30 10:16:07 mixo
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
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mixo Opinione inserita da mixo    30 Agosto, 2011
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Ottimo Morchio

Premesso che mi piacciono i romanzi thriller noir ambientati in Italia, devo fare i miei complimenti a Morchio per essere riuscito a scrivere una storia veramente ben strutturata e di piacevolissima lettura. Rossoamaro è un libro dove si intrecciano due storie, una ambientata ai giorni nostri che descrive in modo dolce l’apprensione e la sofferenza di Bacci per la sua amica Jasmine, la prostituta africana che ha salvato in extremis da una banda di sadici assassini e che lotta fra la vita e la morte, l’altra, l’indagine commissionata da un distinto signore tedesco che lo contatta in ospedale per chiedergli di trovare il fratellastro nato dopo la guerra da sua madre. Questa seconda storia ci riporta indietro nella Genova del 1944 dove sotto i bombardamenti vivono tedeschi, fascisti e partigiani. Della donna che Bacci dovrebbe rintracciare, madre del suo cliente, si sa molto poco. L’uomo ne conosce il nome, Tilde ed è a conoscenza del fatto che fosse una partigiana che dopo una breve relazione con un Ufficiale Nazista, suo padre, lo aveva dato alla luce per poi abbandonarlo e scomparire. Il tedesco sa che la donna dopo la guerra si era rifatta una vita ed ha avuto un altro figlio ma tutto ciò non porta da nessuna parte. Bacci si dovrà muovere nel mondo degli ex partigiani per cercare di scoprire chi fosse la donna e di conseguenza il figlio, ma i pochi superstiti gli racconteranno storie simili e lacunose forse perché la memoria che non li sostiene ma più probabilmente per nascondere una verità che vorrebbero fosse dimenticata. Molto bravo Morchio nei suoi flashback a descrivere le sensazioni. Quelli che oggi sono gli anziani ex partigiani allora erano giovani ragazzi pieni di coraggio in un mondo fatto di paura, che con pochi mezzi cercavano di combattere nazisti e fascisti, che dovevano decidere di uccidere e che morivano in nome della libertà. La storia di Tilde è la storia di una di loro, di una ragazza che diventa donna in un mondo di morte e sofferenza e che accetta di sacrificarsi per la sua causa fino ad avere un figlio dal nemico. Ovvio che non lo vorrà per se, ovvio che si rifarà una vita e forse ovvio anche che chi l’ha conosciuta ed ha condiviso con lei le scelte a distanza di 60 anni ancora la protegga. Inutile dire che alla fine Bacci riuscirà a sfondare il muro di omertà e a trovare il fratello scomparso ma la soluzione del mistero che peraltro è anche un piacevole colpo di scena la lascio a chi vorrà cimentarsi nella lettura di questo bel romanzo italiano.

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