Dettagli Recensione

 
La colpa
 
La colpa 2012-10-21 05:37:15 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    21 Ottobre, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"La colpa" di Lorenza Ghinelli - Il commento di Br

Romanzo finalista al premio Strega 2012, narra le vicende – tre, che si intersecano - di “cuccioli” d’uomo alle prese con il senso di colpa.
Estefan e Martino sono amici ed entrambi nascondono, con comportamenti ‘duri’ soltanto nell’apparenza, storie infantili di sofferenza e solitudine. Storie che hanno colonne sonore rock: i Clash, che scatenano in Martino inspiegabili reazioni violente; il “Duca Bianco” che con i suoi “Heroes” musica le galoppate mentali di Estefan.
La colpa di Estefan si manifesta negli incubi (“un bucovoragine che spaventa, stravolge e rovescia il reale in fenditure di orrore che cola, colora e rassicura”): il ragazzo ha visioni, è perseguitato dalle immagini (i “cani neri”) e cade continuamente nella trappola del “gioco dei se”. “Opporsi è impossibile, come risalire senza forze una corrente violenta. Cerca di ancorarsi al reale … introflesso nel Gioco del Se, il più brutto lercio gioco in cui poteva cadere.” E si attacca alle frasi: “Non sono poesie. Mi servono solo a non precipitare nei buchi.”
“Tanto a Estefan non gli importa di niente, si scortica con le frequenze distorte del reale mentre cerca di sorridere, di essere quello di sempre, di non destare sospetto. Saprebbe rispondere a zero domande.”
La colpa di Martino: “Per la prima volta Martino pensa che sua madre è stupida, che suo zio è cattivo e che lui è sbagliato. Tre pensieri bomba.”
Il nemico di entrambi? È l’Angoscia con la A maiuscola: “ora quello di cui ha bisogno è un piano ben congegnato per aggirare l’Angoscia.”
La terza protagonista è una bambina, Greta: sua madre è morta nel partorirla (“Greta è nata presto. Greta è nata male. Greta è nata sola”).
La terapia – sembra dirci l’autrice – consiste nel comunicare, non necessariamente a livello verbale. Terapeutico è un incontro (“nella stalla se ne sta tutto fiero col fieno in bocca, e rumina proprio in faccia a Perla”), il contatto con la natura (“E s’incamminano, due figure spettinate e vulnerabili nella notte, due folletti dissennati, e bellissimi”), il rapporto carnale con gli animali: tra i cattivi odori, nello sporco e nel fango. Terapeutica è una parola: “fatalità” (“Vuol dire che una cosa succede e basta, e non ci puoi far niente … Ti dispiace da morire che sia successa e avresti fatto qualunque cosa perché non succedesse”).
Lorenza Ghinelli ha scritto un romanzo destinato a rimanere nell’intimità di chi lo legge. Una storia che ti prende dall’interno, ti fa soffrire insieme ai giovani interpreti del dolore umano, ti fa sentire “in colpa” come adulto e, se lo sei, come genitore. Un romanzo ‘forte’, con alcuni passaggi ai limiti della sostenibilità umana. Per lo meno, quella di …

… Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Freud. Ma anche a chi non l'ha letto.
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
3.9 (2)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (2)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.1 (2)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
3.0 (3)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
3.7 (3)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Degna sepoltura
Santi in Paradiso
Le verità spezzate
La fame del Cigno
L'innocenza dell'iguana
Uccidi i ricchi
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
La donna nel pozzo
La casa dei silenzi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra