Dettagli Recensione
Divisi e divise
Questo nuovo episodio della serie di Ricciardi si apre con una descrizione della solitudine molto forte, vibrante, come poche volte ho avuto modo di sentirla. La solitudine del cuore. La solitudine anche quando si è con altre persone. La solitudine che spegne. La solitudine di Ricciardi che è un uomo schivo e introverso, ma che ha dentro un modo di sensibilità e di dolcezza. La solitudine di Livia che scappa dall’altra parte del mondo, ma che non riesce a scappare da se stessa. La solitudine di Nelide, che vive per una promessa. La solitudine di Bianca, che vive per una bambina che non è la sua. La solitudine di Marta, che è rimasta senza mamma. La solitudine di Maione, che vive per la propria famiglia. La solitudine di Bambinella, che vive contro i pregiudizi. La solitudine di Modo, che vorrebbe che tutti aprissero gli occhi. La solitudine di Garzo, che scappa per proteggere la propria famiglia. Incastonato, come sempre, fra le vicende familiari, c’è la solitudine di una donna anziana, non più autosufficiente, quella di una figlia, che resta vittima di un omicidio brutale, quella di un illustre uomo innamorato. Personaggi tutti divisi, ognuno nel proprio dramma, ma tutti uniti dalle relazioni reciproche, che siano familiari, umane o professionali. Con i segni della storia che serpeggiano sempre di più fra le righe della trama, in un futuro zeppo di incognite per tutti, perché le divise stanno facendo silenziosamente la storia.





























