Niceville Niceville

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Hypo Opinione inserita da Hypo    22 Mag, 2017
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Ma si, ma no, ma mah!

Niceville... cosa dire?

I punti positivi sono senza dubbio la lettura estremamente scorrevole e una storia che prende a suo modo. I paragoni di lusso (Stephen King) ci possono stare ma rischiano anche di creare aspettative infine troppo elevate. Il romanzo scorre, ha i suoi punti forti (la casa di Delia Cotton su tutti) e quelli deboli riscontrabili su alcune banalità. Ma alla fine ciò che resta è una buona lettura, una lettura che lascia aperti chiari spiragli per i libri seguenti e che quindi dovrà essere letta nel suo assieme per essere completamente giudicata.

Non ho trovato i tanti personaggi "confusi" e anche se non sono ispezionati più di tanto si riesce a farsi un'idea ben precisa di ognuno di loro. Si poteva fare meglio? sicuramente si anche perché certe cose sembrano accadere troppo facilmente e in maniera telefonata. Di contro i brevi capitoli rappresentano senz'altro un aiuto prezioso per saltare di qua e di là nel mezzo degli avvenimenti.

Alla fine la curiosità di proseguire vive e quindi proseguirò appena possibile con il secondo racconto. Forse bisognava "volare bassi" e avremmo avuto pareri più bilanciati. In Niceville ci sono buone idee e alcune "cadute" che a ben vedere non rovinano più di tanto la lettura.

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Cose Preziose di Stephen King.
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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    20 Settembre, 2015
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Gli specchi? meglio romperli!

Profondo sud degli Stati Uniti dove ancora non sono del tutto sopiti usi, idee e situazioni che risalgono alla guerra di secessione americana; in una cittadina dal nome simpatico accadono dei fatti inspiegabili che si intrecciano con al vita di routine di tutta la comunità degli abitanti.

All’apparenza ci troviamo di fronte a ville con sentieri alberati, negozi, strade e appartamenti tipici di una qualsiasi città di uno stato del Sud, ma in realtà sono tanti i lati oscuri che coinvolgono, in uno strano puzzle, molte persone più o meno stimate che intrecciano le loro vicissitudini facendone scaturire delitti a volte misteriosi e non immediatamente percepibili dalla mente umana. Molta gente nasconde, al riparo della sua vita privata, terribili ossessioni compulsive e scheletri nei propri armadi tali da indurli a perpetrare malvagità e sconcezze di ogni tipo; un mistero, inoltre, avvolge la “graziosa” cittadina: l’elevato numero di persone scomparse nel corso di quasi un secolo per la maggior parte della quale non emerge soluzione alcuna. Queste persone, che hanno in comune lontane parentele e fatti risalenti a epoche passate, scompaiono in maniera anomala come volatilizzate o come disintegrate all’improvviso.

Un romanzo con molti personaggi protagonisti che miscela thriller, poliziesco, spionaggio e fantasy – horror con risultati non proprio esaltanti…il puzzle potrebbe essere completato ma mancano delle tessere e alcune di loro appartengono ad altri schemi di gioco. L’eccesso di protagonisti e le storie che spesso sono impregnate di surreale, tende a confondere il lettore, almeno il sottoscritto, e rende la lettura un po’ pesante. Si può leggere ma bisogna avere molta pazienza e memoria interpretativa.

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andrea70 Opinione inserita da andrea70    18 Dicembre, 2013
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NULL-VILLE

Quando ho chiuso il libro mi è sorta spontanea la domanda : e quindi ?.
Brutta considerazione non c'è che dire.
Se a mischiare il soprannaturale con il quotidiano è Stephen king è una cosa...gli altri sono sbiadite imitazioni.
Il racconto inizia come un thriller, incalzante, scorrevole, promette bene ma già dopo poche pagine intuisci che l'autore sta rapidamente virando verso un altro genere, entra in gioco l'elemento fantastico, e diventa una specie di ghost story.
Niceville dovrebbe essere una piccola e tranquilla cittadina dove però il numero di persone misteriosamente scomparse nell'ultimo secolo è tale da far invidia ai morti ammazzati nella famosa Cabot Cove della "Signora in giallo".
Un ragazzino scompare in circostanze inspiegabili , nel frattempo gli muoiono i parenti come fossero zanzare d'inverno , qualcuno rapina una banca con una fuga degna di Rambo dopato ma nel bottino trova qualcosa che lo mette nei guai, più le solite vicende morbose che in un thriller ambientato in un piccolo paese non devono mancare.
Carsten stroud crea tre vicende che dovrebbero essere collegate tra loro da epoche diverse ma , forse per cercare di lasciare tutto avvolto dal mistero, non da al lettore molti elementi di collegamento, si limita ad inserire avvenimenti inquietanti e personaggi senza mai approfondire nè i caratteri nè le situazioni.
E' come se cercasse di raccontare una ghost story con lo stile del trhiller, senza rallentamenti di ritmo suggestivi per far pesare i momenti in cui "le tenebre offuscano la luce", si corre sempre e così anche le vicende soprannaturali non lasciano il segno ma anzi sembrano cose posticce e inverosimili.
Si arriva ad un finale insipido e non conclusivo in cui la fatidica domanda esplicita l'insoddisfazione del povero lettore.
Ho letto che questo dovrebbe essere il primo volume di una trilogia: vade retro !

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DarioDelMo Opinione inserita da DarioDelMo    05 Dicembre, 2013
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State attenti agli Specchi

Parto dal presupposto che questo romanzo fa parte di una trilogia, ma è anche vero che la trama si svolge sotto diverse sfaccettature. sinceramente la storia mi è piaciuta anche se si fa fatica ad abituarsi a tutti i personaggi, ma da subito spicca la figura di Nick Cavenaugh, agente tormentato ed ex militare dei servizi speciali,ma il protagonista principale di questo romanzo è il Male......
Si può leggere.

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LaMarta Opinione inserita da LaMarta    25 Settembre, 2013
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Un casino totale

L'ho portato a casa eri mattina, oggi l'ho chiuso per sempre.
La trama può essere convincente, peccato che fin dalle prime pagine c'è una profusione di luoghi, nomi e storie intrecciate che veramente ostacolano la lettura, rendendo il romanzo poco scorrevole.
Ho provato ad insistere, ma niente da fare.

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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    14 Settembre, 2013
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Non permettere a ciò che è fuori di entrare

Leggendo Niceville di Carsten Stroud, bisogna tenere in conto qualcosa di fondamentale: non è un romanzo autoconclusivo, ma il primo di una trilogia. Se lo si considera così, è davvero spettacolare, dall’inizio alla fine. Ecco perché non c’è il vero e proprio finale che tutti si aspettano, ma un qualcosa che rimette in gioco tutto, personaggi compresi.

Mi aspettavo un thriller, ma ho trovato molto di più.
C’è una forte componente surreale, soprannaturale, che lo rende una perfetta ghost story con lo stile di Stephen King.
C’è anche una componente legal-thriller, come se ci si trovasse in tribunale, in un’aula, a dibattere le prove di un caso particolarmente ostico, accanto ad uno qualunque dei personaggi di John Grisham.
Ce ne è, infine, un’altra componente action, avventurosa, con sparatorie e inseguimenti alla Jack Reacher, ossia con lo stile di Lee Child, ed anche un personaggio che sembra in grado di poter fare davvero qualsiasi cosa e di ribaltare qualsiasi disparata situazione, basta soltanto che lo voglia. Non vi dirò, però, chi è. Uno dei tanti personaggi di Niceville, una cittadina, di 25 mila abitanti, dove si vive come se fosse un territorio insulare. Nessuno esce, ma c’è costantemente qualcuno o qualcosa che ci vuole entrare.

Niceville non è assolutamente tranquilla come sembra, essendo avvolta nel verde delle colline e costituita da antiche ed eleganti ville coloniali. Infatti, nel corso degli anni, troppe persone sono scomparse nel nulla. I morti non lo sono mai abbastanza. Ogni famiglia ha un segreto da nascondere. E il male, come pura essenza, cerca di porre in atto la sua vendetta.

Un romanzo dove tutti i personaggi, presenti e passati, sono intrecciati e lo stile e la fantasia dell’autore ci hanno abituati a imprevedibili colpi di scena ed agghiaccianti situazioni al cardiopalma.

Alla fine di Niceville resta comunque quel brivido che fa accapponare la pelle e che, in alcune pagine, raggiunge livelli estremi, insieme a tanta curiosità di sapere come Carsten Stroud farà evolvere le vicende nel secondo e nel terzo ed ultimo libro della serie.

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Stephen King, Lee Child, John Grisham, ...
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Opinione inserita da Matteo    17 Giugno, 2013

NON MALE, MA MI ASPETTAVO DI PIù

Ho deciso di acquistare questo romanzo perchè la trama presentata sembrava appetitosa e interessante (palava di un bambino scompraso nel nulla), ma poi, gia dai primi capitoli, ho capito che la trama del ragazzo sparito sarebbe stata poco approfondita, e confusa d atrame secondare, di cui, sinceramente, non ho capito l'effettivo scopo. A metà, si è trasformato in un pastrocchio di horror, thriller psicologico e horror, a cui i unisce una mescolanza di nomi e storie che confondono alquanto il lettore. Il finale, poi, per quanto curato sia, lascia in sopeso e non risponde ad alcuna domanda del lettore. Che dire? Un libro da leggere se si ha pazienza e passione. Un romanzo che con una trama così accattivante si sarebbe potuto sviluppare meglio.

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Opinione inserita da ivan    25 Mag, 2013

la confusione regna sovrana

Attratto dalla trama decisamente stuzzicante decido di acquistare il libro. Le prime pagine sono effettivamente piacevoli ma già al secondo capitolo mi accorgo che non è tutto oro ciò che luccica...in breve, la trama segue tre storie diverse che lontanamente hanno alcuni punti in comuni. Ciò che più mi ha spiazzato è stata la marea di personaggi che caratterizzano ogni capitolo. Francamente io non sono riuscito a memorizzarli ed identificarli tutti, sono rimasto spiazzato parecchie volte non riuscendo a ricondurre i personaggi alla trama. Inoltre delle tre storie, l'unica che mi ha coinvolto è stata la prima che ha come protagonista un bambino scomparso...la più grande delusione è stata però la mancanza totale di logica nell'epilogo finale. Per un assiduo lettore di thriller psicologici contorti ma comunque razionali è stato molto deludente scoprire che il finale è frutto di azioni svolte da forze sopranaturali e misteriose.
Sostanzialmente mi sono trovato alla fine senza nemmeno essermene reso conto...come se mi fossero state strappate le ultime pagine del libro.
Che delusione.

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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    21 Aprile, 2013
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Ciò che viene da fuori

Di questo libro mi ha attirato molto la storia della sua pubblicazione in quanto l'autore ha conquistato, inviando alle case editrici i primi tre capitoli, uno alla volta, che, in effetti, sono fenomenali. Il primo capitolo parla di un bambino inspiegabilmente evaporato nell'aria; il secondo capitolo è azione pura e descrive una strage di poliziotti; il terzo capitolo sembra tratto da un legal-thriller d'eccezione. Tu affronti la lettura carico di aspettative. Cerchi di trovare un senso ai pensieri deliranti che leggi. Cerchi di trovare un filo logico nei misteri che avvolgono Niceville, un posto così grazioso che sembra impossibile possa succedervi qualcosa di brutto. Eppure le storie evolvono, su susseguono, tu ti aspetti che prima o poi si intreccino e che i fili si dipanino. E invece alla fine ti aspetta una gran delusione. Lo considero decisamente sopravvalutato, soprattutto come contenuti. Uno stile incalzante, se non trova un finale soddisfacente, ti dà solo l'idea di avere fatto una corsa.

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marlon Opinione inserita da marlon    19 Aprile, 2013
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aspettando il nulla

Da questo libro mi aspettavo molto di più. L'autore scrive bene ma ha condito il piatto con troppe spezie... Ho letto a perdifiato rincorrendo un finale che non c'è. Dovrebbe trattarsi di una trilogia ma se le premesse sono queste il secondo non lo leggerò! Troppe cose lasciate in sospeso e poche spiegazioni. Peccato perchè il racconto sembrava ben costruito ma si è impastato nella sua " miscela di generi". Non lo consiglio ai lettori amanti del genere.

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Melandri Opinione inserita da Melandri    04 Aprile, 2013
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SENZ'ANIMA

In Georgia c’è una piccola città, nata ai margini di una parete rocciosa fredda e spoglia, sulla cui cima abitano solo corvi e leggende. Uno specchio d’acqua impenetrabile, opaco e profondo dove tutto ciò che entra non esce. Un posto dove le persone scomparse sono esponenzialmente maggiori di ogni altro luogo.

Da questa premessa mi attendevo un horror, in stile King per intenderci, ma ho trovato più che un risultato, una volontà differente. Ai classici ingredienti è stata aggiunta una miscela di thriller e poliziesco che rendono questa storia classificabile in svariati modi.

Purtroppo la parte horror è quella meno presente, meno sviluppata e già vista. L’intreccio però è buono, con molti personaggi, che hanno nomi o cognomi piuttosto semplici, dando una mano al lettore nel ricordo di un quantitativo considerevole di figure.
Nessuna tra loro è protagonista, lo sono tutti contemporaneamente.

L’intenzione quindi c’è, la storia si sviluppa su più piani e certo non annoia, ma è uno di quei libri che avrebbe potuto spingersi oltre. Il finale, che nel mondo horror quanto meno ha un’importanza fondamentale, è coerente con la storia ma anche in questo caso risulta un po’ insipido. E’ come avere in mano un bel paio di scarpe scollate sul fondo, belle ma da sistemare.

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Marta* Opinione inserita da Marta*    16 Marzo, 2013
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Sconsclusionato

L'immagine di copertina mi aveva colpita molto. Era appena uscito quindi non avevo a disposizione delle recensioni utili... Sono stata lo stesso spinta a comprarlo anche perchè sulla copertina decantavano l'incredibile successo che ha avuto.
Già dalle prime righe avevo capito che si rifaceva molto all'ineguagliabile Stephen King (di cui ho letto tanti libri).
Inizio coinvolgente, poi si popola di personaggi che sono messi lì a caso, a impersonare il male diffuso per la cittadina. Ad un certo punto però mi è successa una cosa incredibile: sono stata costretta a prendere un foglietto e a scrivere i nomi dei personaggi e chi erano per riuscire ad orientarmi (inutilmente!!!). Non ce la facevo più a continuare a leggerlo!!!!!! Non mi è mai successo di pentirmi di aver comprato un libro; ma questa volta si!!! Andando avanti con i capitoli già dimenticavo quello precedente...
La domanda che mi sono posta alla fine del libro è stata: "ma cosa diavolo è successo a Niceville??????"
PER CARITA'!!!!!!!!

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McLennon Opinione inserita da McLennon    26 Febbraio, 2013
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Inquietante...

Mi ha ricordato le atmosfere cupe e misteriose di "The Dome" di Stephen King e anche lo stile narrativo più di una volta mi è parso molto somigliate a quello del "Re" dell'horror...
In generale un romanzo dai toni horror / mystery, scritto con un linguaggio crudo, diretto e condito talvolta di macabra ironia: la suddivisione in brevi e intrecciati capitoli (ognuno con un titolo sarcastico) ha reso incalzante e appassionante la lettura.
Forse ho trovato il finale un po' affrettato..avrei preferito qualche pagina in più per concludere in modo più approfondito i vari episodi dei vari personaggi, ma in generale promosso a pieni voti!

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amedh74 Opinione inserita da amedh74    07 Febbraio, 2013
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Non male!!!!!

Un romanzo piacevole, anche se non so come giudicarlo. È scritto in modo davvero coinvolgente, con un linguaggio molto fluido e sciolto.

Un romanzo horror ben gestito, con un intreccio che spezza la storia e porta il lettore a chiedersi continuamente come andrà a finire.

Tuttavia, forse a causa anche dell’intreccio e del numero di personaggi introdotti, Niceville mi ha fatto perdere il filo più di qualche volta: spesso non ricordavo chi fosse quel personaggio e del perché facesse parte della storia.

Carsten Stroud sa come agganciare il lettore, sa scrivere e su questo non ho dubbi. Ho divorato il suo romanzo, ma resto comunque scettico sulla qualità dell’opera e sul suo reale valore all’interno del genere narrativo.

Di sicuro un horror completo, che unisce il poliziesco al sovrannaturale e una storia fatta di tante storie contenute una nell’altra. I personaggi hanno un loro passato e quel passato ritorna e è parte integrante della storia.

In conclusione credo che Niceville sia un romanzo da leggere, ma senza troppe aspettative. Non è un horror che colpisce, che lascia il segno, anzi è più un poliziesco con qualche connotato horror. Posso dire che l’autore sembra aver distinto i due aspetti della storia, come se volesse alternare la realtà al sovrannaturale e mai mescolarla. E quando questa mescolanza c’è, non prevale mai.

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Ale:D Opinione inserita da Ale:D    05 Febbraio, 2013
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Da Fuori

CONTIENE SPOILER! Ho voltato l'ultima pagina di questo libro pochi minuti fa. Avevo in mente una sola parola. Brillante. Un bambino guarda una vetrina di antiquariato, ripreso dalle telecamere a circuito chiuso del negozio. Poi, in una manciata di secondi scompare. Tre uomini, di cui due sono poliziotti,  organizzano la rapina del secolo, uccidendo quattro colleghi, il signor Bock, condannato a non vedere piú le figlie, diventa un onnipotente vendicatore di reati, e Nick, anche lui un poliziotto, con l'aiuto della moglie Kate, indaga sulle misteriose scomparse. Questi sono gli ingredienti di questo romanzo nel quale il sottile confine tra presente e passato si dissolve. Persone svaniscono nel nulla, inghiottite da pavimenti caldi, divorate dal nulla, minacce oscure chiamano attraverso i vetri, da FUORI. la minaccia viene da fuori, giace sul fondo di Crater Sink, viene dal passato. Una faida di famiglia continua da anni, troppi. Devono duellare, onestamente questa volta. I duellanti dovrebbero essere piú che centenari. Non possono che essere morti. Ma sono i morti stessi a tirare su altri morti. Ed é ció che vive dentro a Crater Sink che li tiene in vita, nutrendosi delle vittime fatte dagli specchi. Glynis vuole vendetta. Vuole  vedere anime seppellire altre anime. Ma lei questo non lo sa. É morta nel '39.

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gattina.mm Opinione inserita da gattina.mm    17 Gennaio, 2013
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mi aspettavo molto di piu'

Avevo letto dell'uscita di questo libro molto prima della sua pubblicazione, la trama mi attirava molto, per cui l ho atteso con ansia e appena uscito in libreria sono corsa a comperarlo, ma...
...ebbene si, sono rimasta delusa.
In parte perché, probabilmente mi aspettavo un thriller e non un simil horror,in parte perché la storia e' davvero troppo banale, in parte perché ci sono delle parti che trovo davvero inutili e un numero di personaggi( con le relative parentele), spropositati!
Detto questo, il ritmo e' buono, e lo stile dell'autore non mi è' dispiaciuto.
Ho appena appreso che questo e' il primo volume di una trilogia, ma non credo che leggero' gli altri due volumi...

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attila7216 Opinione inserita da attila7216    15 Dicembre, 2012
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Tensione,suspense in una citta' con un grande segr

Una piccola ridente? cittadina,che ti accoglie e ti racconta la sua storia.La sua storia che nasconde un grande segreto del passato,un segreto che ripercuote i suoi effetti nel presente,e nel futuro della cittadina stessa,e che l'autore ti accompagnera',pagina per pagnia, a scoprilrlo.Il libro sembra incentrato sulla sparizione del piccolo Rainey Teague,ma la cosa sdi risolve in poche pagine.Quello che non si risolve e' il mistero della sua apparizione,ma anche del suo ritrovamento,che lascia nel lettore e nei protagonisti della vicenda,un sacco di domande senza risposta.Poi il racconto si divide in tante storie parallele che sembrano non avere un nesso tra di loro.Ma piu' ci si avvicina alla fine e piu' queste storie si avvicinano fino ad intrecciarsi e adiventare una la conserguenza dell'altra.Ogni personaggio di questo libro,alla fine ha a che fare con tutti.Il libro e' interessante perche' ogni capitolo,lascia in sospeso sul "piu' bello" la vicenda che sta raccontando per riprendere l'altra che ci aveva lasciato in sospeso qualche pagina prima.QUesto porta il lettore a non volersi mai fermare e acontinuare a leggerlo per vedere cosa succede dopo in una e nell'altra storia.E' vero,i personaggi sono tanti,in questo mi ha ricordato un po' "The Dome" di Stephen King,e non e' facile ricordarsi tutti i nomi e tutto quello che e' successo ad ogni personaggio,ma con un po' di "concentrazione" che comunque una lettura richiede,si riesce a ricordare tutto.E arrivare ad un finale che chiude il cerchio di tutte le storie in maniera impeccabile.Ogni personaggio trova "il suo posto" ogni cosa vine spiegata e in una storia cosi' "contorta" non era poi cosi' facile.La "tensione",in certti frangenti,si sente eccome.Le atmosfere sono "cupe" e "misteriose" come quando Nick va nella casa della Cotton e vede quelle immagini riflesse nel buio.O come quando Zerle va all'ospedale a cercare Abel.La storia sfocia nella paura dell'ignoto.Del non sapersi spiegare cose che si vedano e sembrano vere,ma poi scompaiono come se non ci fossero mai state.In queste pagine vedo qualcosa di Stephen King.L'imponderabile si mischia con la realta,le certezze con l'inaspettato,la razionalita con l'inspiegabile.Se volete risolvere il mistero la vostra mente si deve aprire all'impossibile.I personaggi sono molto ben caratterizzati,anche se sono molti,l'autore e' riuscito a descriverli in maniera efficace.Lo stile,soprattutto delle ambientazioni,non e' descrittvo allo sfinimento,la cosa e' positiva perche' lascia spazio alla capacita' d'immaginazione del lettore e scorre molto bene.Io he letto molte "stroncature".Io invece lo consiglio.
"Benvenuti a Niceville ma state attenti,perche LEI USA GLI SPECCHI !!"

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A chi piace Stephen King.Certo non e' come leggere i primi libri del "maestro" ma a tratti,lo ricorda un po'.
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Opinione inserita da franca    03 Dicembre, 2012

perplessa

mah consigliare la lettura sempre perchè ognuno di noi può vederla in modo diverso... tuttavia il libro è per me innanzitutto molto confusionario, troppi nomi accavallati, non si riescono a ricordare tutti e che relazione abbiano, visto che le storie sono abbastanza intrecciate... Non originale: in certi punti pulp mi ricorda fortemente Fargo il mitico film dei Cohen. Talvolta è ironico ma non sempre, ovvero troppo raramente... se lo fosse stato di più sarebbe stato meglio. Introspezione psicologica effettivamente ZERO mentre suspense e tensione li ho percepiti (sono abituata ai thriller e questo non è male).

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Opinione inserita da Silvia Balducci    17 Novembre, 2012

VERAMENTE BRUTTO, SENZA SE E SENZA MA

Tutte le recensioni sono positive e i lettori entusiasti. Non capisco come possa piacere questo libro che io ritengo tra i peggiori mai letti. Non c'è tensione, suspense, introspezione psicologica, né una trama significativa. Forse questo libro può piacere a dei lettori maschili che amano anche i film di azione, ma credo che anche per loro ci possano essere libri di gran lunga migliori. Il libro costa 18.60 euro e vi garantisco che sono proprio buttati via. Ho messo 1 come voto ma se potevo scriverlo mettevo non classificabile. Sconsigliato a tutti coloro che cercano emozioni e sentimenti, ma anche a chi cerca thriller e noir.

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Fr@ Opinione inserita da Fr@    08 Novembre, 2012
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Welcome to Niceville

Benvenuti a Niceville. Con un nome così il lettore pensa subito a una città dove abita gente amichevole e tutto è meraviglioso. Invece Niceville ha un lato oscuro. Molto oscuro: città di poliziotti corrotti, uomini e donne in cerca di vendetta e di una strana maledizione che grava sulla città da tanto tempo. La media delle sparizioni di persone nella città è tra le più alte in tutti gli Stati Uniti. Chi scompare, scompare definitivamente. Puff. Prima c'era e adesso non c'è più.
Il libro presenta una vicenda vista in ogni capitolo con gli occhi di vari personaggi, con diversi obiettivi e diverse opinioni. Il romanzo presenta una grande varietà di personaggi tanto che a volte è necessario rileggere parti di capitoli precedenti per capire come si è arrivati ad una certa situazione o a chi si riferisca una determinata frase.
Nel complesso un buon romanzo ma una lettura forse un po' impegnativa perchè bisogna ricordarsi molti nomi e molte vicende. Alcune parti risultano di difficile comprensione ma altre spingono il lettore a divorare ogni pagina fino alla fine del libro.
Lo consiglio a chi è disposto ad impegnarsi a fondo e ad aspettare i prossimi due libri che completeranno la trilogia.
Buona lettura.

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Gli editori lo consigliano agli amanti di Stephen king. Anche io lo consiglio agli amanti dei libri horror. Così forse anche voi giungerete alla mia stessa conclusione che la somiglianza con Stephen King è data solo dalla volontà di entrambi gli autori a trattare storie dell'orrore.
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daniel Opinione inserita da daniel    07 Novembre, 2012
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Straordinario

E' un libro straordinario sotto tutti gli aspetti : trama, tensione , personaggi , etc. . Non tradisce affatto le recensioni che fanno , forse uno dei pochi casi nel quale la recensione non tradisce le attese . Si passa dall'Horror del primo capitolo all'azione del secondo e cosi' via , in un crescendo di animosità ed intrecci . Farci un film o una serie TV sarà una logica conseguenza del successo che il libro sta avendo .

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Gondes Opinione inserita da Gondes    26 Ottobre, 2012
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IL CAOS

Il detto che dice “chi ben comincia è già a metà dell’opera” non è valido per questo libro. I primi due capitoli sono abbastanza promettenti , lasciando ben sperare nel proseguo. Poi il buio più totale, sotto tutti i punti di vista. Ho cercato di stringere i denti e finire questo libro solamente per capire qual’era il mio limite di sopportazione. Un libro senza un anima, ancora nella fase embrionale, da sviluppare in base alla direzione che l’autore voleva prendere. Non è possibile paragonare questo autore a Stephen King, come invece ho letto da qualche parte. Così com’è stato pubblicato sembra di leggere degli appunti senza nessun collegamento. Personaggi e fatti sono completamente slegati fra di loro, senza il minimo tentativo di creare una trama con un denominatore comune. Non parliamo poi del finale, che questa volta è coerente con tutto il libro; con una parola: il CAOS
Se le case editrici hanno fatto una sorta di asta per accaparrarsi i diritti di questo libro, vuol dire che l’autore non è stato bravo a scrivere ma a vendere il suo prodotto. - bravo

P.S – Molto bella la scritta riportata sulla fascetta che avvolge la copertina.” Scrivere così non è da tutti” (The Washington Post) – Io aggiungo: PER FORTUNA!!!

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