Tre volte all'alba Tre volte all'alba

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combinazionimagiche Opinione inserita da combinazionimagiche    13 Marzo, 2018
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incontri di luce

Tre volte all'alba è un libriccino che si legge in mezz'ora al massimo, e contiene tre racconti che possono essere letti come singoli, ma che in fondo sono strettamente legati.
Legati dalla luce dell'alba che illumina di luce nuova le vite dei protagonisti, e fa vedere loro delle vie fino ad allora non prese in considerazione. Come dice Baricco stesso si tratta della "luce migliore per sentirsi puliti".
Tre storie dicevamo, la prima ci presenta una hall di un anonimo albergo, dove un uomo dall'apparente vita monotona, incontra una donna alle prime luci dell'alba, e la sua vita cambierà inevitabilmente. La seconda dove una ragazzina e il suo fidanzato si presentano in un anonimo hotel, e dove lei prenderà a confidarsi con il portiere di notte che le farà vedere la nuova luce dell'alba, e il cambiamento possibile nella sua vita. La terza dove una poliziotta accompagna un bambino, che ha visto andare a fuoco la sua casa e tutta la sua vita, verso un nuovo inizio.
Tre storie che si intrecciano, il bambino dell'ultima storia non è altro che l'adulto della prima e delle seconda, come la donna non è che la stessa poliziotta, in tempi diversi e inverosimili; i due personaggi si incontrano per tre volte...tre volte all'alba.
Tre passi mi sono sembrati emblematici del messaggio che Baricco vuole darci sul cambiamento possibile nella vita di ognuno, uno per ogni storia
"Si ricomincia da capo per cambiare tavolo. Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo ad un altro tavolo da gioco";
"bisogna stare attenti quando si è giovani perchè la luce in cui si abita da giovani sarà la luce in cui si vivrà per sempre";
"stava pensando alla misteriosa permanenza dell'amore, nella corrente mai ferma della vita".
D'altronde è sempre per amore che si cambia. Amore per noi stessi o per gli altri.

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a chi ama Baricco, e le storie di cambiamento
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MCF Opinione inserita da MCF    19 Giugno, 2017
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Un testo teatrale

Ho letto "Tre volte all'alba" ieri mentre tornavo a Milano in treno; ci ho messo un'ora. Primo giudizio: stressante; secondo giudizio: è troppo teatrale: la scena e gli interpreti principali sono gli stessi dall’inizio alla fine; la dinamica riguarda solo la loro interiorità. Quando l'ho finito, però, ho deciso che lo rileggerò perché voglio ritrovare quelle parole piene di sensibilità, umanità, dolore e amore per la vita e per gli altri che sono il messaggio dell'autore. Un altro messaggio secondo me è che la persona peggiore cambia nel momento in cui ci si prende la briga di parlarle e farla riflettere; ognuno ha il suo lato buono, basta cercarlo. E certi suoi personaggi che all'inizio prenderei a sberle, si trasformano durante il racconto e fanno cose inaspettate. Questo è Baricco: critica e perdono, botte e carezze.

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Amante di Libri Opinione inserita da Amante di Libri    14 Settembre, 2016
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L'alba di un nuovo giorno

"Aveva qualcosa di speciale?
Tutto. C'è solo lui, al mondo.
Cioè?
Non c'è nessuno come lui
Dov'è adesso?
Non con me
Perchè?
Lasci perdere."

Tre incontri. Tre storie. Nella prima, una donna di 42 anni e un uomo, venditore di bilance inizieranno a conversare nella hall di un hotel. Nella seconda, una ragazza molto giovane arriva in un albergo in compagnia del suo fidanzato, un tipo violento e alquanto volgare, dal quale si distaccherà, intrattenendo una conversazione con il portiere. Egli le consiglierà di lasciare il ragazzo e pensare al suo futuro. Nella terza e ultima storia, protagonista è una donna che ha assistito tutta la notte un bambino, sconvolto dalla visione delle fiamme che distruggevano la sua casa.

Questo romanzo, viene citato all’interno del libro Mr Gwyn, si propone come una continuità di quest’ultimo, anche se può essere compreso anche senza aver letto il precedente. Lettura scorrevole, piacevole, Baricco rappresenta attraverso questo lavoro la visione della vita da tre punti di vista differenti legati a diverse fasi dell’esistenza. Un libro che dona piccoli input per profonde riflessioni.
Ad un attenta lettura si noterà che sono tre coppie con età differenti tra loro: Una coppia di età media; un portiere maturo e una donna adolescente; una donna matura e un bambino, generando conflitti e confronti generazionali.
L'unico elemento comune, che poi è anche la chiave del romanzo, è la luce dell'alba. L'alba di un nuovo giorno, il momento in cui tutto è possibile: dove l'uomo può decidere di cambiare il suo lavoro se non lo soddisfa, decidere di lasciare una persona che non fa per noi, decidere di aiutare qualcuno in difficoltà. Cambiare, amare, decidere tutto sulla scia di una nuova luce che ci condurrà altrove.

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Per chi ama Baricco e ha letto Mr.Gwyn
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Riccardo76 Opinione inserita da Riccardo76    01 Gennaio, 2015
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La luce del tempo

La luce dell'alba come una rinascita, come un cambiamento, una svolta, la luce giusta. L'alba come resa dei conti, un rientro a casa, l'alba alla fine del buio. Tre storie, una storia, tenute insieme dal caso, dal destino o semplicemente dallo scorrere dei giorni e delle notti. Bel racconto che sembra non dire nulla e invece dice tutto con la semplicità di eventi apparentemente comuni e che in comune hanno sicuramente tre distinte albe e due personaggi. Baricco sembra quasi voler sostiuire il tempo con la luce e solo in questa dimensione può essere possibile la storia.
Un bel gioco di logica e tempo-luce rendono bellissima questa storia fatta di dialoghi brevi e intensi, essenziali, indispensabili alla narrazione. Una storia multidimensionale nella quale i due protagonisti si incontrano in tre vicende distinte ma con molteplici punti comuni, eventi indispensabili affinché tutto sia coerente, possibili insieme solo se si esclude il tempo e si guarda con attenzione l'alba e la luce che essa porta con sé.
Lo scorrere di questa storia è la luce, quella giusta per amare, giusta per cambiare, giusta per capire, giusta e basta.
Baricco ha uno stile che affascina e rapisce, un modo di scrivere essenziale e delicato, luminoso direi. In questo romanzo scrive con la luce ,facendoci dimenticare lo scorrere del tempo, o semplicemente ricordandoci che il tempo é solo una convenzione per rendere logico ciò che diversamente non potremmo concepire.

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Belmi Opinione inserita da Belmi    30 Agosto, 2014
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L'alba, un hotel e 2 protagonisti

Tre volte all'alba è un piccolo libro che in 94 pagine riesce a lasciarti con il sorriso e la voglia di ricominciarlo per vedere se ti sei persa qualcosa.

Il libro è diviso in tre racconti, dove i due personaggi principali si incontrano sempre, ma ogni volta è come se fosse l'unica, la prima e l'ultima. Dal punto di vista logico, la storia non può essere reale,ma forse è proprio questo che la rende ancora più affascinante. Una storia dopo l'altra, pur essendo molto brevi, ti permettono di conoscere sempre qualcosa in più dei protagonisti. Si incontrano sempre in momenti importanti della loro vita, in momenti direi decisivi, dove l'uno è la salvezza per l'altro.

Il momento migliore per incontrarsi? L'alba, quando la luce è la migliore.

Ho notato qualche somiglianza o comunque mi ha fatto ripensare al libro "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo".

Pur non essendo una grande amante di Baricco, anche se Novecento è bellissimo, questo lo consiglio!

Buona lettura!

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Novecento e La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
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mikyfalco Opinione inserita da mikyfalco    05 Febbraio, 2014
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Non c'è luce migliore per sentirsi puliti

Ricordo perfettamente il giorno in cui “conobbi” Baricco.
Gli unici libri che avevo letto erano quelli “scolastici”,quelli che la professoressa di italiano ti “impone”:grandi autori,pietre miliari della letteratura,che ovviamente leggi con imposizione e non te li gusti appieno.
Ero alla ricerca proprio di un “mattone” ,quando intravidi un libro piccolissimo,sottile,quasi insignificante agli occhi di uno studente di liceo: lo presi tra le mani e ricordo ancora che provai una sensazione strana,difficile da spiegare.Come se in quel libro c’erano le risposte alle domande nascoste del mio Io.Il libro in questione era “Novecento”,lo lessi in un lampo.Lo rilessi ancora più velocemente,e ancora oggi,a distanza di quasi 10 anni,capita di riprenderlo tra le mani per concedermi un pomeriggio di relax.
Perdonate la mia digressione,ma era necessaria per far capire fino a che punto Baricco mi sia rimasto sulla pelle,nei polmoni e nel cuore.
Ho letto gran parte dei suoi libri,anche Mr Gwyn,letto e riletto,da cui parte la genesi di “Tre volte all’alba”,che tuttavia,può anche essere considerato un libro a sé.
Può,ma non deve.Non per chi sogna.Infatti,tutto gira intorno ai sogni,quando si parla di Baricco.
Lui vuole farci sognare;altrimenti,perché scrivere un libro,a sé stante,con il titolo di un libro citato in un altro?
E così,da quando ho letto MrGwyn,ho cominciato a sognare cosa potesse aver scritto in quest’altro.
Ho aspettato che i miei sogni si materializzassero.Ho sognato tante cose,ovvio,e solo quando ho pensato di essere arrivato all’orizzonte,e forse anche più in là,ho deciso di leggerlo.
Senza fretta,prendendomi i miei tempi.Meno male che il teatro mi ha insegnato i tempi,così ho potuto assaporare fino in fondo questa “storia” fuori dal comune.
Una storia senza una dimensione temporale,perfettamente in linea con quelle che doveva scrivere MrGwyn.Perfetto anche in queste cose,che altri autori avrebbero ritenute, forse,secondarie.
Due persone al centro di tutto,due persone che si incontrano in momenti diversi delle loro vite,in età diverse,e spiegano comportamenti precedenti.
S’incontrano sempre all’alba: “non c’è luce migliore per sentirsi puliti”.
Alla fine del libro è come se il lettore avesse letto tutta la vita di quelle due persone,anche se in realtà ha letto solo tre momenti.E sapete perché?Perchè le ha sognate!
Mentre leggevo,nella pausa di ogni capitolo,cercavo di immaginare quell’uomo e quella donna,cercavo di immaginare il perché delle loro parole,dei loro gesti,sognavo di sapere chi fossero.
E poco importa se a qualcuno può sembrare banale come libro o addirittura povero di idee,incompiuto,è un libro che fa sognare,fa riflettere sulla propria vita,cos’altro chiedere ad un libro?
Ti fa riflettere sulla tua situazione,su quanto le decisioni e il caso possono influire sul tuo futuro,di quanto sia importante restare lucido.
Le pazzie?A volte sono utili,altre meno,si sa,ma “cambiare tavolo da gioco non sempre conviene”.
E’ stato un bel viaggio,come ad ogni libro di Baricco,che ringrazio per questo.
Senza di lui forse la mia adolescenza sarebbe stata diversa:non so se in peggio o in meglio.
Io sono contento così,con quel sapore che mi accompagna ancora e si riempie di profumi nuovi ogni volta che leggo un suo libro.
Senza pensarci mi rendo conto che ha ragione anche su questo:

“Poi disse che bisogna stare attenti quando si è giovani perché la luce in cui si abita da giovani sarà la luce in cui si vivrà per sempre,e questo per una ragione che lui non aveva mai capito.Ma sapeva che era così”.

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Opinione inserita da Anna    10 Gennaio, 2014

TRE VOLTE ALL'ALBA ALESSANDRO BARICCO

Premetto che io sono di parte, perchè amo Baricco da morire. Con tre volte all'alba ho finito tutti i suoi libri. Posso però dire che questo libro mi ha affascinato molto (più di altri ad es City) per la sua originalità. E' vero che può essere capito anche da chi non ha letto Mr Gwin, ma in questo caso ci sarebbero delle piccole note poetiche che sono proprio tipiche di Baricco. Ad esempio la dedica iniziale. «A Caterina de' Medici e al Maestro di Camden Town» non sono fondamentali per la storia ma arricchiscono la bellezza dello stile di Baricco.
Parliamo della storia. E' una storia semplice e scorrevole che sorprende nonostante le premesse all'inizio del libro.
Due personaggi che si incontrano per la prima, unica e ultima volta in un albergo ad età diverse. Ed ogni volta è speciale, accompagnata dallo sfondo dell'alba, la luce perfetta per essere puliti. Ed è così che ci si sente appena aver finito di leggere il libro.
LEGGERI E PULITI.
Ho avuto la necessità di rileggerlo talmente mi è piaciuto.
E ti ritrovi a pensare alla misteriosa permanenza dell'amore nella corrente mai ferma della vita.

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Mr Gwin
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mia77 Opinione inserita da mia77    09 Gennaio, 2014
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Tre volte all'alba di Alessandro Baricco

Interessante libro suddiviso in tre racconti diversi, dove i due protagonisti si incontrano e interagiscono. Solo in uno dei tre (il primo) hanno quasi la stessa età. Negli altri due racconti uno dei due è molto giovane ( 13 o 16 annI) e l'altro abbastanza vecchio ed il vecchio cerca di salvare il più giovane da un destino sfortunato.
Elementi comuni, che si trovano in tutti e tre i racconti sono un albergo, come luogo di incontro per i due protagonisti e l'alba: l'ora adatta, che sembra poter cambiare le sorti di ogni vita. L'alba, preludio di un nuovo giorno, può essere la promessa per l'inizio di una nuova vita. Rivediamo l'alba quando qualcuno ci ama gratuitamente, salvandoci.
I personaggi di questo libro sembrano personaggi onirici e mi ha affascinata la familiarità che sembra esserci tra loro, dopo pochi minuti di dialogo. I due protagonisti, sconosciuti fino a quel momento, dopo poche battute sembrano essere così uniti, da rivelare all'altro il proprio vissuto, senza filtri.
La scrittura è fluida, sintetica e molto chiara.
L'autore con questo libro mi ha affascinata: sicuramente voglio approfondire la sua conoscenza.
Alcune frasi che mi sono piaciute più di altre:
Dal primo racconTo:
"Non era più tanto giovane, ma questo le donava, come succede talvolta alle donne che non hanno mai avuto dubbi sulla propria bellezza";
"Ma la donna disse che gran parte della gente sogna di ricominciare da capo...in realtà quasi nessuno, poi, ricomincia da capo davvero, ma non si ha idea di quanto tempo la gente passi a fantasticare di farlo...";
"Disse che per il solo fatto di pensare a tutto questo le si scioglieva qualcosa dentro e le prendeva una serenità, come se davvero avesse risolto qualcosa";
"... cambiare carte è impossibile, non resta che cambiare il tavolo da gioco";
"Poi chiese alla donna se lei ce l'aveva una casa.
Quattro muri e un letto? Certo.
Non in quel senso. Una casa veramente. Nelle sua testa.
Non sono mica sicura di capire.
Qualcosa che lei sta costruendo, il suo compito.
Ah, quello.
Sì, quello."
Nel secondo racconto, parlando dell'alba, il vecchio dice alla ragazzina:
"Non è questione di ore, è una questione di luce.
Che cavolo dice?
E' l'ora giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello.
La luce?
Non c'è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo.";
Nel terzo racconto, sempre a proposito dell'alba:
"E in effetti dallkorizzonte si era alzata una luce cristallina a riaccendere le cose e a rimettere in movimento il tempo.";
"Stava pensando alla misteriosa permanenza dell'amore, nella corrente mai ferma della vita".

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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    14 Settembre, 2013
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Intreccio di vite

Libro breve che si legge in un soffio, fatto di tre storie, in un qualche modo legate una all'altra. Lo stile di quest'autore è sempre particolare. A volte ti distoglie l'attenzione del contenuto vero e proprio, pur di seguire dove ti porta il suo modo di raccontare. E' un libro che ti fa pensare alla misteriosa permanenza di alcune cose nella corrente mai ferma della vita. Protagonista sfumata di ogni racconto è l'alba, con la sua luce cristallina che riaccende le cose e rimette in movimento il tempo. Particolari i personaggi, visti da più punti di vista ed i dialoghi. Finisci di leggere e ti viene voglia di ricominciare da capo. Voglia che a volte nella vita si ha. Voglia di cambiare il tavolo di gioco, perchè le nostre carte non cambiano mai.

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AndCor Opinione inserita da AndCor    18 Gennaio, 2013
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E' stato breve, ma intenso

Da quando ho letto questo libretto, la mia vita è cambiata. Perché ora guardo l'alba in maniera diversa.
E' il momento iniziale della giornata, in cui tutto (o quasi) è ancora catturato dal sopore e dalla tranquillità della notte, e rappresenta il momento più importante per soffermarsi a riflettere qualche minuto: un sottofondo troppo suggestivo per poter anche solo pensare di declinare con gentilezza la sua compagnia.

Tre racconti. Tre racconti semplici, lineari, descritti con uno stile e un lessico per i quali anche Dante prova una punta d'invidia mista ad ammirazione.
Tre racconti in cui l'alba è la protagonista principale ed indiscussa. Fra velature azzurrine, sfumature metalliche, luci ambigue e sottofondi da sogno, l'autore si traveste da pittore e ci regala deliziose pennellate d'arte moderna.

Qui, Baricco è 'Il piccolo principe' delle albe, e merita svariate letture e riletture.
Non smette mai di emozionare.

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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    01 Settembre, 2012
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Tre incontri unici

In Mr Gwyn l’autore ci accenna di un piccolo libro scritto da un angloindiano.
Lo stesso autore ha deciso di scriverlo veramente questo libro, che può essere letto da chiunque anche da chi non ha affrontato il romanzo precedentemente citato, perché si trattano di storie a sé.
Scopriamo che questo romanzo in realtà è una piccola antologia composta da 94 pagine e da 3 storie unite tra loro da alcuni elementi.
Gli elementi significati che fanno da collante sono:
- L’ambientazione: in una hall di uno squallido hotel;
- I protagonisti: sono degli sconosciuti;
- Il momento del giorno in cui viene raccontata la loro vicenda è sempre l’alba.

Mi piace il modo in cui Baricco ha voluto far conoscere questi perfetti sconosciuti e sia riuscito a farli entrare subito in simbiosi. Dopo poche battute si sono raccontati i loro problemi, la loro storia.
Il lettore li scopre piano piano, riga per riga senza nessuna fretta.
Ho trovato bellissimo il suo modo di scrivere, così raffinato e sapientemente perfetto.

In tutte e tre le storie degli sconosciuti si incontrano nella hall di un albergo desolato e con molta spontaneità si raccontano la loro storia. Il racconto nasce con il nascere del giorno, all’alba, la luce speciale “quella giusta per tornare a casa ed è l’unica che ci fa sentire davvero puliti”.
Sono persone che non hanno avuto vita facile e hanno ricominciato tutto daccapo o perlomeno hanno cercato di farlo.

La storia che mi ha più colpito è stata l’ultima. Come protagonisti troviamo una donna detective, il suo uomo perfetto ed un ragazzino salvato da un incendio.

Storie veloci e strane, storie intrecciate, storie che meritano di essere lette!

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carlito86 Opinione inserita da carlito86    19 Agosto, 2012
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TRE INCONTRI...

Tre incontri in tempi diversi tra un uomo e una donna in un albergo.
Incontri molto particolari con un filo conduttore: l'alba. Alba che costituisce una
sorta di svolta nella vita dei personaggi descritti. Un incontro apparentemente casuale
nel cuore della notte tra una donna e un costruttore di bilance di precisione, un portiere
di notte di un albergo che aiuta la fuga di una ragazzina inseguita dal fidanzato in collera e
una poliziotta quasi in pensione che porta in fuga un ragazzino che si è visto perdere
i genitori in fiamme in casa propria. Come sempre la capacità narrativa di Baricco e il
suo talento nel "pitturare" personaggi particolari rende tre volte all'alba un libro
piacevole da leggere, pur non essendo questa la sua più grande opera. Si sarebbe
potuto sviluppare maggiormente l'intreccio tra i personaggi e ricordi che li collegano.

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Opinione inserita da Claudio    14 Agosto, 2012

Ispirazione conclusa a metà

L'ho letto perché avevo letto il precedente "Mr Gwyn" ed ero curioso; l'idea di Baricco di citare un libro e poi fartelo trovare in libreria era molto accattivante.
Il libro si legge in poco tempo, 94 pagine, scritte molto bene (come sempre) da Baricco.
Tre situazioni ,unite da un abile narratore, però la storia si conclude presto e non lascia poi così soddisfatti, pare quasi incompiuta o conclusa prima del previsto.
Lo consiglio ma non è certamente un gran libro, meglio "Mr Gwyn" .

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Mr Gwyn
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franceschita Opinione inserita da franceschita    27 Luglio, 2012
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Niente di niente

E' primo libro di Baricco che leggo e devo dire che non mi ha entusiasmato per niente, anzi... posso dire che come mi ha trovato mi ha lasciato.
La storia dei due personaggi le cui vite vanno in due direzioni contrapposte non mi è nuova e non l'ho trovata così tanto originale forse proprio per il fatto di averla già sentita.
Personalmente mi è parso un libro sbrigativo: le azioni dei personaggi non sono neanche descritte, quasi tutto si limita a un veloce scambio di battute tra i protagonisti in medias res e forse la cosa da una parte ha il pregio di dare certa libertà di 'immaginazione' al lettore ma dall'altra da anche un senso di 'buttato li tanto per'.
Buona l'idea di Baricco ma sviluppata poco (100 pagine sono troppo poche per far assaporare al lettore i personaggi, le loro storie per come le ha impostate... qualche pagina in più la poteva spendere di sicuro) e male (poteva ad esempio far ricordare ai personaggi gli incontri precedenti però come un ricordo lontano e sfocato, così tanto da non averne la certezza che sia avvenuto).
E' un esempio. Io non sono di certo una scrittrice.
Comunque una cosa è sicura: Baricco con la storia del 'primo e ultimo incontro' s'è evitato parecchie rogne.
Forse questo modo di scrivere ermetico è il suo stile, io sinceramente non lo so, ma non mi è piaciuto niente.

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kabubi81 Opinione inserita da kabubi81    25 Marzo, 2012
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Tre volte all'alba

Tre incontri, stessi protagonisti, stesso posto, stessa ora, ma frazioni temporali diverse che fanno paradossalmente incontrare i personaggi in età differenti. Due storie tristi che vengono a galla durante i suddetti incontri, dialoghi veloci, botta e risposta essenziali senza molto spazio per prose ricche e descrittive. Una lettura non entusiasmante, ma con una costruzione originale e un finale "a scelta" (quello più duro del primo capitolo o il più dolce dell'ultimo?)

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