Gialli, Thriller, Horror

Fate il vostro gioco

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3.8
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4.4 (4)
Fate il vostro gioco
Continua il racconto delle peripezie di un personaggio che vale la pena di conoscere: Rocco Schiavone, un coriaceo malinconico che evolve e cambia nel tempo, mentre lavora, ricorda, prova pietà e rabbia, sistema conti privati e un paio di affari. Due coltellate hanno spento la vita di Romano Favre, un pensionato del casinò di Saint-Vincent, dove lavorava da «ispettore di gioco». Il cadavere è stato ritrovato nella sua abitazione dai pochi vicini di casa dell’elegante palazzina, e serra in mano una fiche, però di un altro casinò. Rocco Schiavone capisce subito che si tratta «di un morto che parla» e cerca di decifrare il suo messaggio. Si inoltra nel mondo della ludopatia, interroga disperati strozzati dai debiti, affaristi e lucratori del vizio, amici e colleghi di quel vedovo mite e ordinato. Individua un traffico che potrebbe spiegare tutto; mentre l’ombra del sospetto sfiora la sua casa e i suoi affetti. Ed è ricostruendo con la sua professionalità la tecnica dell’omicidio, la scena del delitto, che alla fine può incastrare l’autore. Ma il morto è riuscito a farsi capire? Forse non basta scavare nel passato: «Favre ha perso la vita per un fatto che deve ancora accadere».

Letteratura italiana

La confusione morale

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La confusione morale
Dopo La provvidenza rossa, un successo con oltre 30.000 copie vendute, ritorna il grande affresco milanese e nazionale di Lodovico Festa, tra storia e politica, giallo e cronaca urbana. Il suo sguardo letterario e ironico si sposta dal PCI al partito socialista, nel momento della sua massima influenza politica. Gli anni dell’esplosione della moda, del rampantismo, dei paninari, della Milano da bere.

Letteratura italiana

Aria di neve

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4.0 (2)
Aria di neve
Ariel è una ragazza italo-americana che ha girato mezzo mondo e ora vive nell'adorata Napoli. Lavora come traduttrice di romanzi rosa dai titoli immancabilmente profumati di agrumi e, dopo quattro anni di fidanzamento e due di convivenza, è appena stata lasciata da Andrea, l'uomo perfetto, ispettore di polizia e compagno dolce e premuroso. In lei si aggrovigliano sconforto, delusione, rabbia, ma soprattutto la fastidiosa sensazione di vivere in una di quelle storie melense e scontate che le consentono di pagare l'affitto. È necessaria una svolta, qualcosa di tanto imprevisto quanto atteso. E così, facendosi coraggio Ariel si mette alla ricerca di un luogo dove ricominciare da zero, e presto si imbatte nel coloratissimo e disordinato appartamento di via Atri, dove vivono altri tre ragazzi: Malù, sagace archeologa con una passione per i romanzi gialli, Samuel, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo-nigeriane, e Kobe, talentuoso quanto sgrammaticato pianista giapponese. Un terzetto strambo e caotico cui si aggiunge la presenza fissa di Mycroft, uno stupendo gatto nero dagli occhi verdi che, coi suoi eloquenti miagolii, non ha bisogno della parola per farsi capire alla perfezione. Ariel si sente subito a casa, e tra una chiacchiera in cucina, un concerto e una passeggiata in una Napoli infuocata di sole, le cose per lei riprendono a girare per il verso giusto, al punto che dimenticare Andrea sembra quasi possibile. Ma proprio allora un evento tragico che si consuma molto vicino ai coinquilini rimetterà tutto in gioco e sconvolgerà il microclima di via Atri. Un suicidio molto sospetto o un vero e proprio delitto della camera chiusa? Le "celluline grigie" di Malù non potranno che essere stuzzicate da questa sfida e l'archeologa-detective coinvolgerà tutto il gruppo nelle indagini, cui parteciperà anche Mycroft dando sfoggio di tutta la sua sottile, felina intelligenza.

Letteratura italiana

Il segreto del commendator Storace

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4.0 (1)
Il segreto del commendator Storace
Sestri Ponente, ottobre 1957. Quale importante rivelazione dovrà mai fare l'anziano e benestante commendator Lisandro Storace? Da settimane sembra sul punto di morire, ma non si decide mai, e ora ha convocato nel suo ricco palazzo l'arciprete, monsignor Malacalza, il cavalier Damonte, amministratore dei suoi beni, il maresciallo Galanti, e due vicine di casa. Ha fatto arrivare in tutta fretta da New York anche Nicolò, un lontano nipote ignaro di quella parentela. Forse il segreto che sta per essere svelato riguarda la giovane e bellissima moglie del commendatore, che anni prima, in uno dei suoi frequenti attacchi di rabbia, aveva abbandonato precipitosamente il tetto coniugale, senza dare più notizie di sé e lasciando il marito in uno stato di prostrazione. Ma, proprio mentre il commendatore sta per parlare, la sua bocca si chiude per sempre, e forse, per molti, è meglio così. Non per Nicolò Storace, che invece vuole sapere e comincia a fare domande... Così, tra misteriosi vasi che volano da balconi, pericolose scivolate sui binari del tram, lettere anonime e bronchiti persistenti, Nicolò chiede in giro, passeggia tra i vicoli, raccoglie confidenze e sussurri, mettendo insieme i pezzi del variopinto puzzle composto dallo zio e dal complesso di sentimenti, buoni e cattivi, che lo circondava.

Letteratura italiana

Tacco 12

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5.0 (1)
Tacco 12
Sette cadaveri ritrovati in aperta campagna nei dintorni di un piccolo paese del basso Piemonte in cui non accade mai nulla, dove la vita scorre lentamente, disperdendosi nel tempo. Ogni omicidio è contrassegnato da una scarpa. Elegante, griffata, dal tacco molto alto. Dodici centimetri. Il paese è omertoso, così almeno sembra al commissario Volpe, trasferitosi lì dalla Sicilia cinque anni prima. Non sembra diverso dalla sua terra. In fondo tutto il mondo è paese. Gli inquirenti brancolano nel buio. Il serial killer non ha lasciato tracce, nemmeno un piccolo indizio. Così le indagini languono, finché un giorno arriva al commissariato una lettera anonima, una specie di filastrocca per bambini, un gioco in rima ideato per una caccia al tesoro e allora ripartono le indagini che porteranno il commissario Volpe a indagare sulla famiglia più potente del luogo, i Dellavalle, proprietari di una clinica privata.

Letteratura italiana

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