Gialli, Thriller, Horror

Nome d'arte Doris Brilli

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4.1 (4)
Nome d'arte Doris Brilli
Inizia la serie di gialli che svela gli esordi di uno dei personaggi più amati di Andrea Vitali, il maresciallo Ernesto Maccadò. La notte del 4 maggio 1930, i carabinieri di Porta Ticinese a Milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «Popolo d'Italia», quel Mussolini fratello di..., per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L'altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l'identità e la provenienza: Desolina Berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, Doris Brilli, di Bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natìo. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale Ernesto Maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di Como da nemmeno tre mesi. E lui, il Maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l'allegria sul volto della fresca sposa Maristella, coglie al volo l'occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso Doris Brilli è potenzialmente in grado di scatenare.

Letteratura italiana

L'uomo del labirinto

Valutazione Redazione QLibri
 
4.5
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4.4 (11)
L'uomo del labirinto
L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.

Letteratura italiana

Il Po in noir

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4.0 (1)
Il Po in noir
La storia del noir è impensabile senza i grandi e piccoli fiumi che percorrono le pagine dei capolavori neri del Novecento. Quante istruzioni narrative ha dato la Senna ai romanzieri parigini? Quante storie londinesi non sarebbero mai nate senza il Tamigi? Quale sarebbe stata la storia del noir newyorkese senza l'Hudson? Il Po non fa eccezione, anzi. Ed è il vero protagonista dei racconti di questo libro. Gli scrittori di noir, si sa, prediligono l'ombra, l'oscuro, l'impenetrabile e l'intricato. La natura sfuggente del Po, che si manifesta anche oltre i confini urbani, non poteva scampare alla loro lente. Con una particolarità assai gustosa, però. Le vicende narrate sono di fantasia, ma partono da casi di cronaca e da lì muovono, fondendo elementi della realtà con evoluzioni letterarie. Gli autori di Torinoir hanno scandagliato il fiume a partire dalla sua sorgente, oltre a rovistare fra le equivoche vicende cittadine, e si sono spinti fin oltre la città, a nord, a ovest, per seguire piste nere, torbide. Certi che il fiume, questo fiume, unisce in maniera mirabile il reale e l'immaginario. Un omicidio ai piedi delle rocce cristalline del Monviso; una refurtiva maledetta inghiottita da una piena che travolge le imbarcazioni ormeggiate ai Murazzi; una torbida storia che unisce la guerra in Kosovo e gli scheletri di un uomo e una donna ritrovati sulle rive di Italia 61 ; il mistero di un pezzo di cadavere impigliato all'amo d'un pescatore poco a valle della città; la storia di una morte tragica nascosta fra le pieghe della guerra partigiana, là dove il Po, già maestoso, entra nella pianura vercellese. Cinque grandi racconti noir. Leggeteli, ma badate: dopo questo libro, nessuno potrà più guardare il grande fiume con gli stessi occhi.

Letteratura italiana

Il manoscritto scomparso di Siddharta

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4.0 (1)
Il manoscritto scomparso di Siddharta
Emiliano Bezzon, comandante della polizia locale di Varese, ambienta il suo nuovo giallo a Valsolda, in un paesaggio lacustre e montano affascinante e al tempo stesso inquietante. I personaggi che mette in scena - compreso il grande Hermann Hesse - sono tutti altamente credibili. Giorgia del Rio, affascinante psicologa di coppia milanese di mezza età, si reinventa come investigatrice privata sulla pista di mariti infedeli. Il nuovo mestiere la porta a lunghi appostamenti vicino a Lugano, all'uscita dei postriboli legali svizzeri frequentati soprattutto da italiani in cerca di facili avventure. Durante uno di questi appostamenti conosce casualmente Luna, giovane escort italiana con un figlio piccolo e una madre anziana da mantenere, e con lei nasce una sorta di amicizia. Giorgia trova una nuova cliente, una raffinata signora milanese che le chiede di indagare sulla morte del marito, precipitato apparentemente in modo casuale in un dirupo a Valsolda. L'indagine riporta Giorgia nei dintorni dei postriboli svizzeri e nei luoghi dove ha a lungo vissuto il suo scrittore preferito, Hermann Hesse. E proprio il manoscritto di "Siddharta", il romanzo più celebre di Hesse, si rivelerà al centro di un intrigo sorprendente che Giorgia riuscirà a risolvere con la collaborazione di Luna, del comandante della stazione dei carabinieri di Porlezza Gianfranco Maiani e della bellissima e giovanissima capitano Doriana Messina.

Letteratura italiana

Delitto e rovescio

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3.0 (1)
Delitto e rovescio
Marco Luciani ha lasciato la polizia e l'Italia: un taglio netto, una nuova vita a Barcellona, da padre single. A parte occuparsi del piccolo, vivacissimo Alessandro, l'ex commissario si limita a gestire la casa che Alice, amica e amante occasionale, affitta ai turisti. Forse, però, dentro di lui non si è del tutto spento il gusto di indagare, di frugare nelle vite degli altri, di completare i puzzle. O forse, più prosaicamente, i soldi cominciano a scarseggiare. E così che Luciani si rassegna ad accettare l'incarico di ritrovare la figlia scomparsa di un imprenditore italiano. La ragazza si chiama Martina, ha diciannove anni e viveva in un'Accademia di tennis poco fuori Barcellona, dove si allenava per diventare una professionista. Segni particolari: una bellezza fuori dal comune. La polizia locale non si occupa del caso perché, stando alle apparenze, Martina si è allontanata volontariamente, per sfuggire alle pressioni soffocanti di un padre padrone che la voleva campionessa a tutti i costi. Ma nessuno ha più sue notizie, e il suo telefonino è sempre muto... L'istinto di Luciani gli suggerisce che qualcosa non torna e lo spinge a scavare nella vita della ragazza, iscrivendosi all'Accademia e spacciandosi per un amatore che vuole migliorare il suo gioco. Ben presto, la sua indagine informale si scontra con i silenzi o le bugie delle amiche di Martina, dei maestri - qualcuno in rapporti non solo tennistici con le allieve - e dell'ambiguo gestore dell'Accademia. In questo match la posta in palio è altissima, e Luciani dovrà giocare al meglio delle sue possibilità se vuole ritrovare Martina prima che sia troppo tardi. O almeno fare giustizia in suo nome.

Letteratura italiana

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