Ali della notte Ali della notte

Ali della notte

Letteratura straniera

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Ali della notte non si occupa direttamente della società attuale: si svolge in un lontano futuro in cui si è chiuso da decine di millenni il Primo Ciclo della Terra (quello che ha visto gli albori della civiltà e l'incontro tra l'uomo e gli altri abitanti delle stelle), e si è chiuso da millenni anche il Secondo Ciclo, in cui la Terra era uno dei pianeti più potenti della Galassia. Ora, nel Terzo Ciclo la Terra sconta gli errori compiuti quand'era all'apice della sua potenza: è uno dei pianeti più poveri, e attende da millenni l'arrivo degli Invasori, che, secondo la leggenda, verranno a impadronirsene (tratto dalla presentazione di Riccardo Valla).



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Ali della notte 2012-04-02 11:19:14 Nothingman
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Nothingman Opinione inserita da Nothingman    02 Aprile, 2012
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Ali della notte

La vedetta Wuellig, il ricordatore Tomis, il pellegrino Tomis, un solo uomo. Il nostro protagonista ci racconta un pezzo della sua vita, in un futuro molto lontano, in un immaginario “Terzo Ciclo” quando la Terra e i suoi abitanti saranno messi a dura prova. Assieme al protagonista in continuo pellegrinaggio ci sposteremo da Roum a Peris, dall’Augupt a Jorslem, città e territori che noi ben conosciamo e che facilmente riconosciamo al di là degli pseudonimi inventati da Silverberg (o in questo caso dovrei dire dal traduttore?). I Terrestri si son comportati in modo deplorevole in passato, ora è arrivato il momento della punizione.. e della redenzione.

Un esperimento ottimamente riuscito, quello di Robert Silverberg, che traccia i profili di un futuro non troppo diverso dal nostro presente, in modo che non ci è resa difficile la possibilità di immergerci nel racconto. Mai scontato, l’autore non trascura nessun particolare del suo mondo immaginario e non lascia alcun quesito in sospeso. È evidente un parallelo con la nostra vita, un tentativo di porre un insegnamento morale come fine del romanzo: gli abitanti della Terra sono divisi in corporazioni, tutti tranne i “diversi”, questi sono il frutto di errori genetici fatti dagli scienziati del passato nel tentativo di migliorare la razza umana (esperimento ben riuscito sono gli alati per esempio). I diversi sono dei reietti, disprezzati e allontanati. Fondamentale sarà tuttavia il loro aiuto nel redimere la razza umana, quando tutti dovranno fare fronte comune al di là delle differenze. Appare immediata la trasposizione di questo tema ad oggi, mentre siamo intenti a combatterci l’un l’altro, noi umani, divisi dalle nostre piccole differenze, non ci accorgiamo che ci stiamo a poco a poco autodistruggendo.

Inizialmente il racconto sembra superficiale, e un poco noioso. Superati i primi capitoli, di introduzione ad un “nuovo mondo” e forse quindi necessari, un colpo di scena accenderà i motori di “ali della notte” che si trasforma in una narrazione più corposa, ricca di affascinanti dettagli e avvincente al punto giusto. In effetti più che un romanzo par essere un racconto, con annessa morale come detto sopra. Il libro si fa leggere velocemente, i capitoli son ben scanditi e aiutano il lettore nel programmare la lettura. Se non siete amanti del genere fantascientifico, Silverberg vi stupirà ancora di più e vi farà appassionare.

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..piuttosto.. leggete anche "L'astro dei nomadi", dello stesso autore,
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