I fiori di Marte I fiori di Marte

I fiori di Marte

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Meravigliose storie di fantascienza, visioni sospese nel futuro, ma non solo: Bradbury ha pubblicato anche racconti autobiografici, bozzetti di famiglia, ritratti di vita americana, racconti del mistero, horror basati sulle nostre incertezze più profonde. "I fiori di Marte" (1996) raccoglie ventuno di queste storie che esplorano motivi diversi: una ricchezza di spunti e di immagini che ritraggono quei "funamboli dell'esistenza" tipici del mondo bradburiano, carichi di un tale pathos che non basta un pianeta a contenerli.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0  (2)
Contenuto 
 
4.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I fiori di Marte 2019-03-05 15:42:08 Mian88
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    05 Marzo, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

La signora Dio

Quante volte abbiamo sentito additare gli scrittori di fantascienza quali autori di serie B? Quante volte ci siamo fatti cogliere da questo pregiudizio nel momento in cui un testo di uno di suddetti narratori ci è capitato tra le mani? Poi, tanto come casualmente quel libro ci è capitato tra le mani, altrettanto casualmente ci siamo ritrovati a leggerlo, a divorarlo, a concluderlo rimpiangendone i passi più salienti, le riflessioni più profonde, fino a ricrederci. Ray Bradbury è uno degli esponenti di maggior calibro di questo filone, la sua composizione è vastissima, tocca temi di vario genere, mai uguali e mai banali e tra i titoli per cui è maggiormente ricordato annoveriamo “Fahrenheit 451” e le “Cronache di Marte”. In verità tra i suoi scritti di maggior pregio si enumerano molteplici raccolte quali “Il pigiama del gatto”, “L’uomo illustrato” e non da ultimo “I fiori di Marte”, un insieme di brevi racconti il cui titolo originale previsto doveva essere “Più rapido di un battito di ciglia”.

«Allora capii che un giorno o l’altro sarei diventato un mago. Ed è quello che è successo, non è vero? Non sono forse uno scrittore di fantascienza, fantasy, magia e realismo che scrive favole e poemi surreali? “Più rapido di un battito di ciglia” è forse il miglior titolo che io abbia mai escogitato per una nuova raccolta. Fingo di fare una cosa, vi costringo a battere le palpebre e in quell’istante estraggo venti brillanti fazzoletti di seta da un cappello a cilindro senza fondo. Come ci riesce? Si potrebbe chiedere. Non so dirlo. Non sono io a scrivere queste storie, sono loro “che scrivono me”.»

E come sempre Bradbury non delude le aspettative e concentra all’interno del suo scritto circa ventitré storie che toccano la dimensione del sogno e della realtà, le teorie Freudiane, la magia, il mistero, l’horror, la forza del ricordo, l’importanza della memoria, il misticismo, il senso della vita, l’importanza di sapere chi siamo e perché siamo ma non anche i cari marziani a cui ci ha abituato non essendovi all’interno di questo volumetto nemmeno un paragrafo ad essi dedicato.
Quello delle raccolte è un sempre un Bradbury diverso da quello dei romanzi perché obiettivo principale di ciascun racconto è quello di destinare al lettore una massima diversa dall’altra, discontinua, con un ordine casuale e non necessariamente collegata ad un filo logico conduttore, eppure, uniche nel loro genere. Come non sorridere innanzi alla dolcezza del capitano che ritrova i suoi vecchi amici libri in una serata dove alcuno era ad aspettarlo alla stazione e l’unico punto fermo si è riscoperta essere quella biblioteca con quella bibliotecaria, la signorina Adams, che ancora si ricorda di lui? Come non interrogarsi sulla dimensione onirica, come non interrogarsi sul significato di una guerra e sui suoi postumi quando il terrore per quelle immersioni echeggia ancora in noi?
Questo e molto altro è “I fiori di Marte”, un insieme di elaborati di – purtroppo – breve durata che vi farà gioire, commuovere e riflettere.

«Il mio ultimo consiglio per me stesso, il ragazzo mago diventato vecchio, e per il mio lettore?
Quando il tuo teatro dell’alba risuona e ripulisce i tuoi seni sinoviali: non aspettare. Corri. Quelle voci potrebbero sparire prima che il caffè sia pronto.
La velocità è tutto, si dice. Andare a sbattere a più di 100 all’ora è una cura efficace per una vita sfrenata, una morte sicura. Invece…
Affrettati a vivere.
Oh, Dio, sì!
Vivi e scrivi. Senza perdere tempo.» p. 262

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
I fiori di Marte 2018-08-19 21:21:10 Valerio91
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    19 Agosto, 2018
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I fiori della terra

Spiegare perché amo Ray Bradbury mi risulta difficile come spiegare perché amo il tramonto... non ci sono parole abbastanza adatte; lo amo e basta. Il suo stile, il suo modo di raccontare le storie mi ha sempre affascinato, fino a farsi spazio tra i miei autori preferiti. Il suo stile è poetico, a volte delirante, ma non so per quale motivo anche nel delirio la sua scrittura mi attira come un magnete, benché io non sia fatto di ferro puro ma di carne e sangue. Forse perché è a tal sorta di elementi che i racconti di Bradbury fanno presa, come accade con tutti i più grandi autori.

"I fiori di Marte" altro non è che una raccolta dei suoi tanti (per fortuna) racconti, che spaziano tra generi diversissimi tra loro: ci sono i racconti domestici, fantastici, dell'orrore... racconti di tanti tipi tranne quelli che vi aspetterete: ovvero quelli che hanno Marte e i marziani come protagonisti. Ebbene sì, a dispetto del suo titolo "I fiori di Marte" non contiene nemmeno un racconto di tal sorta, e a quanto pare (in base alla postilla finale dell'autore), la raccolta in origine doveva chiamarsi "Più veloce di un battito di ciglia". Il perchè di tale variazione nel nome mi è davvero ignoto, anche se in fondo penso a una manovra di mercato per attirare gli amanti di "Cronache Marziane" (tipo il sottoscritto, che lo avrebbe tuttavia comprato anche se si fosse chiamato "Escrementi"). A differenza di quest'ultimo i racconti sono messi in successione senza un ordine preciso, per nulla legati da un filo conduttore e nemmeno con una storiella di contorno che possa legarli, come accade ne "L'uomo illustrato".
Tuttavia, tra queste storie ci sono come al solito delle vere e proprie perle: l'esilarante "Garbati omicidi", l'emozionante "Veglie funebri", i nostalgici "Libri in prestito" e "Bug", solo per citarne alcuni. Ce ne saranno di certo alcuni che sono dimenticabili, ma altri vi rimarranno impressi a fuoco nella memoria.
Cosa aggiungere? I racconti di Bradbury vanno letti assolutamente; io consiglierei di leggerli tutti, ma se volete andare avanti a piccole dosi potete aggiungere questo libro alla vostra wishlist, ma solo se avete già letto "Cronache marziane" e "L'uomo illustrato"!

"Nello stomaco della lucertola elettrica, i solerti scenziati di un milione di anni dopo Cristo troveranno, insieme ai dinosauri di ferro, minute ossa d'avorio, gli scheletri ricchi di articolazioni di dirigenti di agenzie di pubblicità, di donne socie di club importanti e bambini. E gli scienziati diranno: ecco, questo era ciò di cui si nutrivano le città d'acciaio, non è vero?, e daranno un calcio a quelle ossa. È di questo che si riempivano lo stomaco, eh? Povere creature, non hanno mai avuto nessuna chance."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Renegades. Nemici giurati
Renegades. Identità segrete
I donatori di sonno
Stagione di caccia
Il Napoleone di Notting Hill
Kallocaina
La torre
La lunga terra
Quasi umani
L'eclisse di Laken Cottle
Il pianeta del silenzio
Il maestro della cascata
La luna è una severa maestra
Verso il paradiso
Terminus radioso
La fiaba nucleare dell'uomo bambino