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L'uomo illustrato
 
L'uomo illustrato 2018-05-02 16:19:13 Mian88
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    02 Mag, 2018
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il presente, passato, futuro negli occhi e sulla p

Non chiede altro che un lavoro, l’uomo illustrato. Da quando ha ricevuto quei disegni dalla strega del futuro è per lui sempre più complesso riuscire a trovarne uno e a mantenerlo per oltre dodici giorni. E questo perché quelle immagini che lo accompagnano immancabilmente hanno la dote di rivelare l’avvenire, tanto immediato tanto sempre più prossimo, a seconda del quantum dell’osservazione. Con quasi tre ore di percezione visiva, l’interlocutore sarà capace, ad esempio, di venire a conoscere anche della sua dipartita terrena. Vedere per credere. Inizia così il viaggio del conoscitore in quei meandri della fantasia e della realtà umana perché ogni singola storia che viene narrata dalla penna magistrale di Bradbury, non mancherà di lasciare il segno nel lettore.
Sin dalle prime battute la sensazione provata da quest’ultimo è quella di trovarsi innanzi ad una seconda stesura de “Le cronache di Marte”, non tanto perché “L’uomo illustrato” ne sia il seguito – cosa che non è – bensì per il fatto che non muta il filo conduttore che lega ciascuno dei due scritti. Anche in questo caso viene nuovamente affrontato il tema della fuga dell’essere umano da sé stesso, anche in questo caso spesso le ambientazioni vedano quale scenografia il Pianeta Rosso (e non solo), anche in questo caso torna a essere pregnante il ruolo dell’autodistruzione che sembra essere un corollario inscindibile dell’essere individuo bipede pensante e ancora torna a essere presente l’approccio con mondi e forme di vita sconosciute, il desiderio di viaggiare per luoghi ignoti alla ricerca dell’infinito.
Il tutto avviene con quella penna e unica di uno degli autori più bravi e geniali di sempre. E potete stare certi che non resterete delusi. Ogni vicenda ha una sua entità, una sua forza, una sua riflessione. Alcuni arrivano di più, altri di meno, ma ognuno a suo modo lascia il segno. Lasciatevi trascinare da storie quali “La savana”, “Caleidoscopio”, “Il razzo”, “La volpe e la foresta”, “Gli esuli”, lasciatevi conquistare dalla morale e dalla forza riflessiva che in essi è contenuta. Non ve ne pentirete.
Non mancano ancora, infatti, le tematiche trattate. Perché Bradbury tocca anche problematiche quali il dialogo, la sua assenza, il razzismo, la necessità di una istruzione, la robotica, la sostituzione di questa alla figura degli esseri in carne e ossa, la dimensione onirica, l’incapacità di poter inseguire le stelle, e tante altre ancora. Da non perdere.

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