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Il più grande uomo scimmia del Pleistocene
 
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene 2021-09-30 07:30:18 Valerio91
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    30 Settembre, 2021
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Uomini scimmia moderni

Cosa succede se mettiamo un pezzo della mentalità dell’uomo moderno nei corpi e nel contesto degli uomini scimmia del Pleistocene? La risposta potrete trovarla un questo romanzo di Roy Lewis che, sebbene forse non sia “uno dei romanzi più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni” come dice Terry Pratchett, vi strapperà comunque più di una risata e anche qualche riflessione su quelle ambiguità umane di cui probabilmente non ci libereremo nemmeno nel corso di decine di ere geologiche.
Il tutto si focalizza sulla figura, per l’appunto, del più grande uomo scimmia del Pleistocene: padre del nostro narratore e protagonista e che potrebbe incarnare la figura moderna dello scienziato, così come gli altri personaggi sono un pò i precursori di altre figure che saranno il fondamento dell’epoca moderna: dal filosofo (il nostro protagonista) al militare, dal cacciatore all’addestratore di animali. È interessante e divertente vedere come figure piazzate così lontane nel tempo mostrino pensieri e modi di fare così simili a noi e vedere come la scoperta del fuoco e la sua diffusione possa accostarsi a invenzioni e pericoli moderni quali la polvere da sparo oppure, peggio ancora, il matrimonio. Ed è proprio il “grande uomo scimmia” a canalizzare l’attenzione del lettore con la sua inventiva, la sua voglia di scoprire, la sua consapevolezza che la sopravvivenza dell’uomo risiede nelle capacità cognitive e non solo nella forza bruta, spesso di molto inferiore a quella di altri animali. È infatti solo con l’ausilio della mente che l’uomo è riuscito a sfrattare orsi e tigri dalle loro caverne e a dar vita a quello che chiameremo il nostro focolare. L’uomo come lo conosciamo oggi è frutto delle sue facoltà intellettive, della sua inventiva, senza la quale probabilmente non sarebbe certo quel che è ora (coi suoi pro e i suoi contro).
Una narrazione che, dunque, porta il passato nel presente e il presente nel passato; che può permetterci di riflettere sulle origini, sul come l’uomo ha tracciato il suo percorso nei secoli dalla scoperta del fuoco ad oggi (per chi ovviamente creda nella teoria evoluzionistica), ed è effettivamente divertente.
Di certo non un capolavoro, ma comunque un romanzo godibile.

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