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Il trono di spade
 
Il trono di spade 2013-03-02 10:37:29 franceschita
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
franceschita Opinione inserita da franceschita    02 Marzo, 2013
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Dei antichi e nuovi... siate misericordiosi!

Martin ha la capacità, con il suo stile, di farti entrare nella storia, di ammaliarti e di farti fondere con essa.
Quello che descrive è un mondo fantastico, immenso, pieno di magia antica e dormiente ma non per questo "buono"... anzi, la crudeltà, l'inganno e l'egoismo dei loro governanti aleggiano tra le genti di questo mondo come una tagliola pronta a scattare. C'è abbondanza di dei, nuovi e antichi, che appaiono potenti e buoni con le loro statue e i loro alberi-diga... ma che però non daranno segni evidenti della loro presenza.
Una storia intricata, lunga e affascinante che mostra al lettore il peggio dell'animo umano a volte anche con immagini cruente. Niente è risparmiato, niente è lasciato da parte: odio, sesso, sangue sono descritti senza omissioni, con una particolarità di dettagli quasi eccessiva. La bontà d'animo c'è in questo universo... e chi la vuole mantenere lo farà a caro prezzo. Basti pensare agli Stark, la famiglia 'buona' per eccellenza, dove i pilastri sono l'onore e la compassione: tutti si ritroveranno, chi più chi meno, di fronte ad un baratro nel quale verranno gettati e da dove alcuni ritorneranno ma cambiati e plasmati dal dolore. La grande Fortezza Rossa è il simbolo di questa malvagità imperante, dove il potere ha sede più che in ogni altro posto. E li "al gioco del trono si vince o si muore".
L'unico modo per riuscire a non essere sopraffatti da tutto questo è la scaltrezza, di cui Tyrion Lannister è la punta di diamante... ma neanche lui ne uscirà indenne.
La bellezza di questa saga è che in un libro puoi odiare un personaggio e in quello successivo ritrovarti ad amarlo follemente e a tifare per lui. Niente è definito, tutto è un continuo mutamento: non c'è una differenza distinta e chiara tra malvagità e bontà... esse possono addirittura convivere fluidamente in uno stesso personaggio.
Per chi non lo avesse capito, ho amato questa saga sin dalle prime pagine e per chi ama il genere epico/fantastico è una perla.
State attenti: i personaggi sono molti e a volte stordiscono il lettore... consiglio? Stare ben concentrati sul pezzo! ;)
Altro consiglio: non affezionatevi troppo ai protagonisti... potreste ritrovarvi a compiangerli prima di quanto pensiate!

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