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Diario di un sopravvissuto agli zombie
 
Diario di un sopravvissuto agli zombie 2013-06-04 09:13:38 Baba
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Baba Opinione inserita da Baba    04 Giugno, 2013
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Apocallisse zombie

Chi lo avrebbe immaginato che mi sarei appassionato al mondo degli zombie… non amo in generale i film horror e solo grazie a questo blog sono venuto alla conoscenza iniziale di ‘Apocalisse Z’: apprendo tramite altre recensioni di questo libro e tutte apparentemente entusiaste. La cosa che sorprende è la nascita del libro dapprima come blog raccogliendo giorno per giorno un immaginario mondo devastato da questi esseri: solo successivamente è diventato un libro, una operazione molto ‘underground’. Bello è poi il packaging con i disegni dei lettori per una copertina e il modo di scrivere come un vero e proprio diario compresi annotazioni, dettagli, disegni, schemi etc.. La storia è nota, una epidemia nata in Cina che trasforma i morti in ‘non vivi’ in zombi molto affamati di carne umana: il protagonista è un ufficiale dell’aviazione americana (bello il statagemma del non nome ..) e il suo incubo quotidiano per non morire (o almeno non ancora). Rispetto ad Apocalisse Z , ci troviamo in Texas e noto subito differenze concettuali tra le sopravvivenze in Europa e Negli States: Ammetto che preferirei assolutamente gli States… si trovano armi ovunque almeno (l'unica volta che apprezzo gli americani su questo campo).. il bello di questa semplice lettura è proprio questo, l’immedesimazione nel personaggio, nelle sue paure, gli incubi, l’odore di carne putrefatta, l’eco del grugnito di questi mostri portato dal vento (come quando al cagnolino Annabella si rizzano i peli del corpo appena sente un’oscura presenza): ci si immedesima nelle tecniche di sopravvivenza ‘beh io farei così’ oppure nella sua fortuna nel trovare l’hotel 23. Altro punto a favore è proprio la paura o più precisamente la tensione che alleggia pagina dopo pagina: il fatto di essere scritto come un diario facilita la lettura, lo si legge in due giorni. Certo essere un militare, saper far volare un aereo, avere come compagni un chimico e’un’infermiera aiutano molto: ecco questo è forse il limite del libro, quello di vedere questa terribile apocalisse da parte di un soldato bravo e freddo quanto basta (in Apocalisse Z il protagonista non è così fortunato…). Libro consigliato agli appassionati del genere (ma anche no… suvvia io non lo ero…) e buona lettura a tutti.

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Apocallisse Z
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