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Piranesi
 
Piranesi 2021-02-04 17:56:25 Mian88
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    04 Febbraio, 2021
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Piranesi e L'Altro

Piranesi sa di essere solo nella Casa. Questo è un luogo dai mille volti e le mille sfaccettature, è un luogo caratterizzato da ambienti particolari che vanno da Sale e Muri ma anche a Statue di Morti che puntualmente il nostro protagonista visita e omaggia.

«La sua Schiuma aveva il colore bianco delle vecchie lische di pesce e i suoi gorghi profondi erano color peltro. In pochi secondi, le sue Acque sono arrivate all’altezza della Vita delle Statue del Primo Livello. Per ultima è arrivata la Marea dai Saloni Settentrionali. Si è scaraventata su per la Scalinata centrale, riempiendo il Vestibolo con un’esplosione di luccicante Schiuma bianco ghiaccio. Ne sono stato inzuppato e accecato. Quando sono riuscito a vedere di nuovo, le Acque scorrevano come cascate lungo le Statue. È stato allora che mi sono reso conto di aver commesso un errore nel calcolare il volume della Seconda e della Terza Marea. Una gigantesca Torre d’Acqua si è riservata sulla scalinata fino al punto in cui ero accovacciato. Un’enorme Mano d’Acqua si è protesa per strapparmi via dalla Parete. Ho gettato le braccia intorno alle Gambe della Donna che sorregge un Alveare e ho pregato la Casa di proteggermi. Le Acque mi hanno ricoperto, e per un istante, sono stato circondato dallo strano silenzio che arriva quando il Mare ti sommerge e soffoca i suoi stessi suoni. Ho pensato che stavo per morire; oppure che sarei stato trascinato via nei Saloni Sconosciuti, lontano dal fragore e dal ronzio delle Maree Note. Mi sono aggrappato con forza. Poi, bruscamente com’era iniziato, tutto è finito.»

Unica sua compagnia, o meglio contatto, è con “L’altro”, un uomo dalla corporatura slanciata, alto circa un metro e ottantotto centimetri, tra i cinquanta e i sessant’anni, la pelle olivastra, capelli e baffi marroni e barba brizzolata che incontra il martedì e il venerdì con cadenza mensile. Questo è il detentore della Conoscenza, colui che più la ricerca insieme a Piranesi. Lo stesso nome del nostro narratore è suo frutto, quest’ultimo infatti non gli è proprio e anche per questo egli si auto-appella Myself.
La narrazione dell’opera ha luogo con i pensieri della voce narrante che ci conducono in questo labirinto che è la Casa e con questo mistero che ruota attorno a tredici persone che un tempo l’hanno abitata e che lui non perde occasione di omaggiare. Ma cosa ricordi davvero Piranesi? È questa la domanda che gli viene posta da L’altro.

«“Ora Dimmi. Cosa ricordi?”
“Cosa ricordo?”, chiesi confuso.
“Sì.”
“Come domanda manca di specificità,” dissi.
“Non importa,” disse lui. “Prova a rispondere.”
“Beh,” dissi. “Suppongo che la risposta sia tutto. Ricordo tutto.”»

Ma quale volto si cela dietro questi mondi e labirinti alternativi che conosciamo? Cosa nasconde la casa e chi sono i morti? Perché Piranesi deve temere il sopraggiungere di quel tanto atteso visitatore che ormai è certo sopraggiungere?

«La Casa è preziosa perché è la Casa. È abbastanza in e di Se Stessa.»

Ha inizio da queste brevi premesse “Piranesi”, fantasy tanto atteso che si dimostra essere originale in particolare per quella capacità di suscitare al contempo smarrimento ma anche curiosità per i fatti che si sviluppano. Il lettore è spronato a ricomporre il puzzle ed è affascinato da elementi allegorici, in particolare nella seconda parte quando l’opera prende anche delle tinte di “giallo”.
I personaggi sono tutti perfettamente delineati seppur con tratti semplici e apparentemente approssimativi. Se Piranesi è la mente scientifica che è incuriosito dalla Casa, L’Altro ne odia ogni aspetto tanto da sviluppare verso questa un vero e proprio astio.
L’elaborato proposto da Susanna Clarke tutto è tranne che un classico titolo del genere fantastico, è un rebus vero e proprio da risolvere che conquista sia i lettori più avvezzi che meno. Sorprende altresì per le tematiche filosofiche e la ricerca dell’Io e di se stessi che vengono affrontati tra le pagine. Non indimenticabile ma una piacevole scoperta.

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Commenti

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Ops... le tue tre stelle (sole) mi preoccupano un poco. Io ho adorato "Jonathan Strange & mr. Norrell". Speravo che questo libro fosse all'altezza dell'altra opera. La Clarke è scesa di qualità?
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