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L'inferno di Elisabeth
 
L'inferno di Elisabeth 2012-10-01 13:25:46 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    01 Ottobre, 2012
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QUANDO L'ORRORE SCONFINA NELLA REALTA'

“Erano le prime ore di domenica 27 aprile 2008. I poliziotti seguirono “il signore della prigione” attraverso sette porte chiuse a chiave, fino all'ottava e ultima che dava accesso alla caverna nascosta, alla cella in cui il vecchio aveva tenuto la figlia come sua schiava del sesso per ventiquattro lunghi anni. In questo carcere maleodorante e clandestino la ragazza aveva concepito sette figli, tutti nati dall'incesto, tre dei quali allevati nella totale oscurità: gobbi, con la pelle giallastra, l'andatura irregolare per mancanza di esercizio fisico e senza un amico al mondo tranne i fratelli e la madre, la coraggiosa Elisabeth, con cui, diversamente dagli altri bambini, avevano condiviso ogni singolo attimo della propria vita”.

E' una storia agghiacciante in quanto tristemente e follemente vera.
In questo libro si indaga sul passato di Joseph Fritzl, per capire che cosa possa averlo spinto a rinchiudere per ben ventiquattro anni sua figlia Elisabeth, colpevole di essere una ragazza allegra, amante delle feste e tutto il contrario della figlia obbediente e sottomessa che lui desiderava avere, in un mondo sotterraneo da lui stesso creato, una gabbia, un carcere dove abusava di lei e dove hanno visto la luce (ma solo quella artificiale) i sette figli nati in seguito a questi rapporti incestuosi.
Si parte con l'analisi dell'infanzia di quest'uomo, caratterizzata dalla presenza di una figura femminile forte e autorevole, quale era la madre, e dall'assenza di una figura paterna che potesse guidarlo in un epoca in cui il nazismo, nel piccolo paese austriaco in cui Fritzl viveva, veniva visto come un giusto movimento politico con sani valori, da seguire e appoggiare completamente, senza alcuna remissione; e saranno proprio i principi di ordine, disciplina e obbedienza, che guideranno Joseph in ogni azione della sua vita.
Con la ricostruzione precisa e accurata della vita di quest'uomo, grazie anche a dichiarazioni e testimonianze rilasciate da decine di persone che conoscevano la famiglia Fritzl all'epoca dei fatti, si giungerà a conoscere la personalità ambigua e psicopatica di un soggetto che si è voluto creare una famiglia alternativa in un mondo sotterraneo; una famiglia che ha rivisto la luce solo grazie alle gravissime condizioni di salute in cui versava un suo componente, dopo diciotto anni vissuti senza aver mai sentito il sole accarezzare la propria pelle, senza sapere che sensazione dia la pioggia o il vento sul viso, senza sapere nulla di quel mondo lontano e sconosciuto di cui una strana scatoletta (la tv) narrava l'esistenza.

Al momento della stesura del libro, il colpevole di quest'azione orrenda non era ancora stato punito, anche perchè in un paese civile come l'Austria non esisteva alcuna pena per un reato di questo tipo; per cui dopo essere giunta alla lettura dell'ultima pagina, sono andata alla ricerca della pena comminatagli: Joseph Fritzl è stato incriminato per omicidio, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, stupro, coercizione e incesto nei confronti della figlia Elisabeth, da lui tenuta imprigionata per 24 anni (8516 giorni) in un bunker sotterraneo nel seminterrato della sua abitazione; il 19 maggio 2009 è stato quindi condannato all'ergastolo e rinchiuso in un istituto psichiatrico.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Storie vere, crudeli ma reali.
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Commenti

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ciao, complimenti per il coraggio della lettura. Io questo genre proprio non ce la faccio ad affrontarlo, mi annichilisce solo il pensiero.
Mamma mia, Valentina. La tua recensione mi ha convinto che questo non è un libro per me. Sembra davvero un pugno allo stomaco...in ogni caso, brava per essere riuscita a leggerlo e per averci offerto le tue riflessioni.
mt
01 Ottobre, 2012
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LO DEVO LEGGERE....ASSOLUTAMENTE!!!
Grazie per la bella recensione.....brava!!!!!
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cuspide84
01 Ottobre, 2012
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Grazie ragazze! Ultimamente mi sono data a strane letture in effetti... ciò che mi spinge a prendere in mano questi libri è il desiderio di conoscere, la voglia di essere informata della crudeltà e delle azioni spregevoli di cui è capace un essere umano, è come se dovessi sapere per non restare "nell'ignoranza" in cui i media vorrebbero che restassimo...
In risposta ad un precedente commento
mt
01 Ottobre, 2012
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Idem per me Valentina.....
In risposta ad un precedente commento
EvaBlu
02 Ottobre, 2012
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Non è neppure per me :((..ma la rece è accattivante! :)
Ciao Vale complimenti x la rece. Ritengo che i media, quando all'epoca diedero notizia di questa terribile vicenda, non calcarono sufficientemente la mano ! Credo infatti che, soprattutto, sia passato il messaggio della ragazza vissuta in schiavitù piuttosto che l'orrore dei figli nati dall'incesto ed allevati nella prigione !
Viene la pelle d'oca solo a pensarci, figurati come possa essere stata la realtà.
In risposta ad un precedente commento
cuspide84
02 Ottobre, 2012
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Grazie Gabry! Pensa che ho trovato questa perla per caso al mare... in offerta, come dire: nessuno lo compra!! E' agghiacciante come una morbosa attenzione per il macabro lasci in fretta il posto ad un misero e repentino lavaggio di mani (e di coscienze) dopo che la notizia non fa più scalpore...
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