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La monaca di Monza
 
La monaca di Monza 2012-10-16 21:07:50 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    16 Ottobre, 2012
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Nisi caste, saltem caute *

“Il profumo del peccato e’ delizioso, anche, anzi soprattutto,se a emanarlo e’ chi non dovrebbe mai commetterlo “.

Marianna de Leyva nacque nel 1575, di nobili origini, nientemeno che feudataria di Monza.
La Signora di Monza, costretta per interesse a prendere i voti, destino ergastolano nel Monastero di Santa Margherita dove entro’ dodicenne, abbandonando il suo nome e prestando giuramento come Virginia Maria : la monaca di Monza.
Bellissima , sensuale e voluttuosa benche’ nascosta dai grezzi panni monacali, donna potente e conscia del suo ascendente, sinonimo di dissoluzione e peccato.
L’appellativo che la distingue ha caratteristiche di un palindromo. Nel suo nome si possono leggere in egual misura santita’ e sacrilegio, da qualsiasi prospettiva lo si osservi.
La religiosa sposata a Dio, la donna peccaminosa che si macchio’ di reati della carne e di omicidio, profanando luoghi sacri e vite innocenti.
Bambina strappata alla sua casa dai giochi di potere, costretta alla clausura, donna accattivante e pulsante, Signora di promiscuita’, condannata all’espiazione .

Roberto Gervaso ci offre una splendida biografia di uno dei personaggi indimenticabili conosciuti sui banchi di scuola, un libro scritto da una penna molto ricca e forbita, ho peccato d’invidia , lo ammetto.
Intriga ed incuriosisce, dettagliando un periodo storico intriso di violenza e superstizioni, i roghi, le streghe, l’Inquisizione, la tortura.
A tratti appesantito da stralci originali delle confessioni dell’epoca, e’ in realta’ un peso assai effimero, che ci permette di calarci ancor piu’ nella storia.

“Il vizio del resto ha sempre sedotto gli uomini piu’ di quanto la virtu’ li abbia edificati .”

Buona lettura.

* Se non vuoi essere casto, sii almeno cauto.

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Commenti

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Oh, Cub, tu sei veramente un mito e la tua recensione favolosa...sei riuscita a farmi sorridere, nonostante i miei continui guai...
Mi intriga sopratutto la citazione"Se non vuoi essere casto...sii almeno cauto..." di chi è?
Leggerò questo libro, se non altro per la tua favolosa recensione.
Un abbraccio.
Gineisa
Bella recensione C.U.B. !
"Il vizio del resto ha sempre sedotto gli uomini,più di quanto la virtu li abbia edificati" ...nulla di più vero, anche se... Oscar Wilde - L'unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi. ;)
Grande Cub!
In Venere semper certat dolor et gaudium: Nell'Amore, il piacere lotta sempre con il dolore.
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petra
17 Ottobre, 2012
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Mi accodo agli altri, bravissima! Una recensione accattivante come dev'essere il libro...
Agente Scuby solo tu riesci a rendere davvero accattivante un libro di Gervaso ;-)
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
17 Ottobre, 2012
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@ Gin - la citazione del Gervaso e' una frase che viene usata per descrivere i peccati clericali, se vai su Wikipedia esce tutta la storia.

Guardali, io che volevo redimervi invece ... :-)

@ Amarilli, vai di latinismi ! Anche a me piacciono molto !
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
17 Ottobre, 2012
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Guarda che e'bello davvero.
ABBI FEDE, mia Doo.
Bella CUB!
Lo leggo senz´altro: questo personaggio mi incuriosisce dai tempi delle superiori.
Non ho capito qual'è il peccato.. In un'epoca in cui le "vocazioni" erano forzate ed i papi avevano molti figli dalle concubine, che peccato aveva commesso quella povera disgraziata?
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
17 Ottobre, 2012
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Leggi il libro Rakovic, e' molto esaustivo, io piu' di quel che ho scritto non diro', e' un po' come fare spoiler.
Io non la condanno dal punto di vista sessuale, visto che poveraccia l'hanno costretta senza alcuna vocazione in quel convento.
Per il resto la sua condotta non fu di certo esemplare, salvo si approvi l'omicidio , eccetera eccetera...
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